Chris Bosh (AP Photo/Lynne Sladky)

Altra serata ricca di partite nella NBA. San Antonio, trascinata da Parker, continua a vincere, mentre ci vuole un gioco da quattro punti di Ray Allen per consentire agli Heat di battere Denver in volata. I Nets festeggiano l’inizio della nuova era a Brooklyn con la vittoria su Toronto, Boston si sblocca a Washington grazie ad un grande Pierce. Al supplementare Portland vince a Houston, riportando Harden a livelli un po’ più terrestri, mentre servono due prolungamenti a Indiana per sconfiggere Sacramento. Golden State sorprende i Clippers, Chicago (13 in 29′ di Belinelli) si schianta contro l’equilibrio di New Orleans e cade in casa. Tutto facile invece per Dallas.

Boston @ Washington 89-86
Sacramento @ Indiana 98-106 (2OT)
Denver @ Miami 116-119
Toronto @ Brooklyn 100-107
Portland @ Houston 95-85 (OT)
New Orleans @ Chicago 89-82
Utah @ San Antonio 100-110
Cleveland @ Milwaukee 102-105
Charlotte @ Dallas 99-126
Golden State @ L.A. Clippers 114-110

MVP. Con James e Wade imprecisi dal perimetro, Chris Bosh si è preso sulle spalle i Miami Heat confezionando una sontuosa prova da 40 punti, 7 rimbalzi e 15/22 al tiro. La sua miglior partita da quando è approdato in Florida. Ma l’opera l’ha completata Ray Allen (23 con 6/10 da tre), pescato da James, con un gioco da quattro punti a 6.7″ dalla sirena.

LVP. Soprattutto in assenza di Wall e Nenè, i Wizards hanno subito un gran bisogno di Bradley Beal. Ma la terza scelta assoluta sta facendo fatica: contro Boston 0/5 e 2 punti in 22 minuti. In stagione il dato complessivo al tiro è 2/13.

On Fire. Paul Pierce ritrova la sua pericolosità, 27 punti e 7 rimbalzi con 4/8 da tre per consentire ai Celtics di cancellare lo zero dalla casella delle W. OJ Mayo è assolutamente immarcabile e domina la partita contro Charlotte grazie a 30 punti con 10/17 al tiro e il career-high di 7 triple (su 10) a bersaglio. Brook Lopez è il principale artefice del successo di Brooklyn: 27 punti, 5 rimbalzi, 8/17 su azione e 11/15 ai liberi. Fondamentale Mike Dunleavy (29, 12 rimbalzi e 6 assist) nel secondo successo consecutivo di Milwaukee: per lui una prova offensiva praticamente perfetta, 10/12 su azione, di cui 6/7 da tre. E’ davvero in grande forma Tony Parker, che ne firma 24 con 10 assist e porta San Antonio sul 3-0. 23 punti a testa per Curry e Landry, nel successo dei Warriors sul campo dei Clippers (Paul 27 con 19/20 ai liberi).

Losing Effort. Fermare questi Spurs al momento non è facile per nessuno. Stanno giocando bene e sanno come si vince. Utah ci ha provato soprattutto con un Maurice Williams dalla mano caldissima: 9/13 complessivo per i suoi 29 punti, 11 dei quali nel parziale con cui i Jazz sono rientrati da -18, conditi da 9 assist. Nei Clippers, Jamal Crawford sta continuando a segnare tantissimo: 27 punti, 8/17 dal campo, 4/8 da tre in 32 minuti, partendo dalla panchina. Non sono bastati per vincere, ma una minaccia del genere nella “second unit” è fondamentale. Prestissimo per parlarne, ma forse c’è già il primo candidato forte per il premio di “Sesto uomo dell’anno”.

Ups. Portland frena un James Harden che pareva quasi inarrestabile dopo le prime due mostruose prestazioni e rovina l’esordio casalingo dei Rockets. Merito della difesa di Matthews, che tiene a 8/24 il “Barba” (24 punti, 6 rimbalzi e 5 assist alla fine), che spreca la palla per vincere alla fine dei regolamentari, e del sapiente attacco di Aldridge (27+11 rimbalzi e 6 assist) che genera spazio anche per gli altri. Nel supplementare lo sfruttano bene Batum (17 con 4/6 da tre) e soprattutto un Lillard (20, 9 assist, 8/15 dal campo) che continua ad impressionare.

Downs. Seconda sconfitta consecutiva per Toronto, che non riesce a rovinare la festa del debutto di Brooklyn. Alla prova convincente di Lowry (28, 8 rimbalzi e 8 assist) e DeRozan (25 con 8/13 al tiro), si abbinano i punti di domanda legati al resto del quintetto. Bargnani (13) si ferma ancora a 3 rimbalzi, Fields continua a non essere una minaccia in attacco (2 con 1/4) e anche Valanciunas, dopo l’incoraggiante esordio, fatica molto contro Lopez.

Buzzer Beater. È un grande canestro di Brandon Jennings a regalare la vittoria ai Bucks contro i Cavaliers. Sul 102-102, con appena 7 decimi sul cronometro, l’ex romano riceve palla dalla rimessa e tira oltre le braccia di Varejao e Waiters, inscaccando la sua unica tripla della serata (era 0/4), quella decisiva. A Denver invece, finale meno tirato ma ugualmente emozionante: i Nuggets vanno in vantaggio con Iguodala a 14 secondi dalla fine, ma 8 secondi dopo Ray Allen riceve da James in angolo, segna da tre e subisce il fallo, portando i suoi Heat a +3. Gallinari va poi per il pareggio ma sbaglia.

Stats of the Night. La tenuta difensiva di Indiana è davvero notevole, dall’inizio alla fine. E nei due supplementari concede ai Kings appena 7 punti con 3/19 al tiro. Il tiro di Gallinari (13 e 6 rimbalzi) a Miami non ne voleva sapere di entrare: 3/17 totale, 1/9 da tre, sbagliando anche la tripla del pareggio allo scadere. Pessimo il 33% dal campo per i Bulls che, contro gli Hornets, si sono ricordati cosa significa dover giocare senza Rose: 3/18 e 6 punti in coppia per Hinrich e Hamilton.

Ecco la Top 10 delle gare della notte:

httpv://www.youtube.com/watch?v=_qTtTrbMkiQ