Dal nostro corrispondente

New York Knicks-Boston Celtics 108-89

Grande prova di squadra contro i Celtics

Knicks, grande prova di squadra contro i Celtics

NEW YORK, NY Yankees e Red Sox, Giants e Patriots, Bruins e Rangers, Knicks e Celtics. In altre parole: New York e Boston. Una rivalità che va ben oltre quella sportiva. Provate a chiedere ad un qualunque newyorkese cosa ne pensa di Boston e lui vi dirà sicuramente: “Boston sucks!” – “Boston fa schifo!”. Tutto l’odio fra queste due città in quarantotto minuti su un parquet. E che parquet. Benvenuti al Madison Square Garden l’arena più famosa del mondo per l’ultimo, playoff a parte, incontro-scontro di questa stagione fra le due squadre.

Grande forma e sette in fila per i Knicks contro i rimaneggiatissimi Celtics. Sembrerebbe scontata ma questa partita fa storia a se, che non c’entra con la classifica, che non c’entra con la forma, ma con l’orgoglio, la cattiveria e la voglia di vincere, di essere superiori.

Palla al centro e si inizia con Paul Pierce da subito playmaker della sua squadra. È però dei padroni di casa il primo allungo dell’incontro con Felton, Anthony, Shumpert e Prigioni che provano e mettono il canestro da fuori. Ma Boston in difesa si fa sentire ed in un attimo si riporta in pareggio. L’air-ball di Pierce, in chiusura di quarto, è particolarmente gradito dal pubblico. Anche se Double P stasera però dovrà cedere lo scettro del più odiato a Chris Brown (il fidanzato di Rihanna), presente fra il pubblico e ricoperto con quei “buuu” che per gli americani valgono come i nostri fischi.

Quasi perfetta la prova di Chris Copeland sul parquet del Garden

Quasi perfetta la prova di Chris Copeland sul parquet del Garden

Due triple in fila più un gioco da tre fanno di Copeland il mattatore di inizio secondo quarto. Ci prova Jason Terry con 5 punti a tenere a galla i suoi ma ci pensa J.R. Smith a rimettere le distanze. Ogni azione è un’avventura, una lotta, come se quel pallone fosse l’ultimo.

La difesa di New York è tosta e non dà più respiro alla manovra di Boston. Le due bombe di Novak ed una spettacolare penetrazione di Carmelo, che prima manda Bass in confusione e poi in panchina con il terzo fallo, portano in un amen in Knicks avanti di 14. Per la seconda frazione coach Woodson tiene in panchina Martin mettendo come centro prima Anthony poi Copeland ed infine addirittura Kidd. Ed il campo si allarga così come il margine fra le due squadre e a fine primo tempo i padroni di casa sono avanti di 17 (65 a 48), grazie anche al canestro da metà campo di Ray Felton a fil di sirena.

Impresa che, nell’half-time, non riescono a ripetere alcuni abbonati. Peccato perché un canestro dai quattordici metri avrebbe portato nelle loro tasche la bellezza di diecimila dollari.

La ripresa si apre con un fallo in attacco di Anthony. È il quarto ed il numero sette torna subito a sedersi. E se su New York City piove sui New York Knicks inizia a grandinare. Grandinano triple ed i Celtics tornano a farsi sotto. Questo più la “sindrome del secondo tempo” di cui New York è spesso soggetta fa temere il tracollo ai 19.033 del Garden. Ma i Knicks non sono solo Carmelo. E senza il loro capitano ci sono più tiri per tutti. Felton con due giochi da 3 punti e Copeland con due belle penetrazioni riportano la squadra ad un tranquillo +17 quando mancano solamente dodici minuti alla fine.

Jeff Green, è lui il migliore dei suoi con 27 punti (foto sports.yahoo.com)

Jeff Green, è lui il migliore dei suoi con 27 punti (foto sports.yahoo.com)

Rientra Carmelo per i Knicks, giusto in tempo per mettere a segno due jump shot e servire, con un tracciante, l’assist perfetto che Novak non può che trasformare in 3 punti. Mancano sei minuti e con New York avanti di 24 le stelle (Pierce e Melo) tornano a sedersi. Non c’è più storia, non c’è più partita e questi ultimi istanti servono solamente per rimpolpare le statistiche di chi spesso gioca meno. Per gli ospiti entrano Randolph, Williams e DJ White. Per New York l’omonimo James. Ma saranno soprattutto Copeland e Green a farsi notare chiudendo rispettivamente con 22 e 27 punti.

E mentre i pochi tifosi in maglia verde lasciano e gli minuti scorrono via Mike Woodson se la ride come un bambino che ha appena ricevuto un enorme uovo di Pasqua. Auguri coach Woody, auguri a te e tutti quelli che amano questo gioco meraviglioso.

New York Knicks: C. Anthony 24, C. Copeland 22. Reb (41): J.R. Smith 12, C. Anthony 10. Ast (23): P. Prigioni 5.

Boston Celtics: J. Green 27, P. Pierce 24. Reb (37): P. Pierce 15. Ast (12): P. Pierce 5.


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