Marco Belinelli (foto AP)

Settimana dura per gli Hornets, che in quattro gare hanno collezionato altrettante sconfitte.   Dopo il buon periodo attraversato a ridosso della pausa “All-Star Game”, New Orleans sembra essere risprofondata nei meandri di una stagione all’insegna della sconfitta, dove la via d’uscita sembra impossibile da trovare. A discolpa dei ragazzi di coach Williams, resta il fatto che questa sembra essere una stagione stregata, soprattutto dal punto di vista degli infortuni. Oltre alla oramai perenne assenza di Eric Gordon, gli Hornets hanno spesso dovuto aver a che fare con le assenze di Ariza, Landry e Okafor, indiscutibili elementi da quintetto.

Dal canto suo, Marco Belinelli ha disputato una settimana tutto sommato positiva. A livello di produzione personale le cifre gli danno credito, con 14 punti a partita contro gli 11 stagionali, tuttavia le percentuali dal campo, che si attestavano su cifre più che positive nelle settimane passate, hanno visto un netto calo, soprattutto per quanto riguardala percentuale da tre punti (-8%) e quella dai tiri liberi (-22%).

Per gli Hornets la settimana è cominciata il 3 Marzo contro i Pacers, in una sfida casalinga. Stranamente, in controtendenza con quanto mostrato nell’arco della stagione, questa volta New Orleans si è dimostrata una squadra rinunciataria fin dall’inizio, permettendo agli avversari di avere vita facile e di guadagnare fino a 30 punti di vantaggio in ingresso al 4° quarto. L’unico scatto d’orgoglio è avvenuto verso la fine del terzo quarto, dove un parziale di 7-0 ha costretto coach Vogel a chiamare un time-out. Con 6/16 dal campo, Belinelli ha messo a referto 15 punti, ai quali ha aggiunto 2 assist e 1 rimbalzo. Jarrett Jack, autore di 18 punti, ha commentato così la sconfitta contro Indiana: “Abbiamo ottenuto una vittoria carica di significato emotivo ieri (riferendosi alla vittoria ottenuta sui Mavs, n.d.r.), e oggi non ci è rimasta benzina nel serbatoio.”

Archiviata la pesante sconfitta interna, gli Hornets sono partiti alla volta di Portland per affrontare i Blazers, nella prima gara esterna di una serie di tre consecutive. Ancora una volta, Belinelli ha offerto una buona prova, segnando 18 punti, tirando con un ottimo 8/14 dal campo e raccogliendo 5 rimbalzi. Assieme a lui, Kaman ha prodotto una solida gara da 10 punti e 11 rimbalzi, tuttavia le loro prestazioni non sono bastate a consegnare una “W” a New Orleans, che, ancora una volta, ha pagato le assenze. Ariza, appena rientrato dopo aver saltato due gare, ha segnato solo 4 punti, mentre Landry, dopo essere stato incerto fino all’ultimo minuto, è rimasto ancora fuori. Per la cronaca, gli Hornets hanno perso la gara nel terzo quarto, segnando solo 10 punti, totalizzandone 48 dopo tre frazioni di gioco, il numero più basso della stagione. Al termine della sfida Kaman ha offerto la sua opinione sulla partita: “Al momento dobbiamo solo combattere e giocare duro. Ci sono gare in cui non ci sono i presupposti per far bene. E’ difficile”.

La tappa successiva ha portato i ragazzi di coach Williams a Sacramento, dove la squadra ha ottenuto una cocente sconfitta per 99-98 dopo aver giocato punto a punto per tutta la gara. Non sono bastati i 25 punti di Jack, i 20 di Ariza e i 18 punti e 11 rimbalzi di Kaman. Belinelli ha concluso il match con 11 punti e un deficitario 5/16 dal campo, non riuscendo ad incidere sulle sorti del match come nelle precedenti partite. Coach Monty Williams ha espresso il suo dispiacere al termine dell’incontro, lamentando una poca cura nella gestione della palla: “Non mi piace il fatto che abbiamo perso palla molto nel finale di gara, anche se in totale lo abbiamo fatto solo 20 volte. Viene sempre facile fare riferimento alle ultime battute di gioco perché eravamo in vantaggio e abbiamo avuto palle perse sanguinose”. In aggiunta, Kaman ha detto: “Un paio dei miei compagni di squadra hanno sofferto per via dei troppi falli commessi, e si sa che non è una situazione ideale perché poi mancano i giocatori necessari per giocarsela alla pari nei minuti finali.”

Digerita la sconfitta contro Sacramento, gli Hornets si sono diretti a Denver per affrontare i Nuggets. A livello personale, il “derby italiano” è stato vinto da Belinelli, anche se, grazie ad un grande Afflalo (28 punti per lui), la vittoria se l’è aggiudicata Denver. Al rientro dal pesante infortunio alla caviglia, Gallinari sta faticando a ritrovare il ritmo partita e lo ha dimostrato anche contro gli Hornets sbagliando i primi sei tiri della gara e finendo il match con 9 punti tirando 3/10 dal campo. Belinelli invece, in 26 minuti di gioco ha segnato 12 punti, tirando 4/12 dal campo raccogliendo 2 rimbalzi e smistando 3 assist. A poco sono serviti i 17 punti di Jack, che non ha potuto evitar la sconfitta dei suoi per 110-97. Ancora una volta, coach Williams ha espresso il disappunto nei confronti dei suoi, riferendosi al fatto che la squadra ha giocato con scarsa energia, non riuscendo a controbattere quella portata in campo dai Nuggets. Riecheggiando il suo allenatore, Jack ha aggiunto: “Loro (i Nuggets, n.d.r.) hanno fatto quello che spesso fanno quando giocano in casa. Durante il corso della gara danno luogo a contropiedi e parziali. A noi è successo verso la fine del terzo quarto, ed è stato difficile poi recuperare.

Giunti a meta’ stagione con il peggior record ad Ovest, gli Hornets avranno la possibilità di togliersi dall’ultima piazza nella Western Conference settimana prossima, nella quale disputeranno 4 gare. Giocheranno fuori casa contro i Timberwolves, poi in casa contro i Bobcats, i Lakers e i Wizards.