Andrea Bargnani (Jared Wickerham/Getty Images)

Andrea Bargnani (Jared Wickerham/Getty Images)

Andrea Bargnani

La situazione in casa New York Knicks continua ad essere indecifrabile e dopo la deludente trasferta a Cleveland, nel ritorno al Madison Square Garden arriva una sofferta vittoria contro una rimaneggiata versione dei Chicago Bulls (oltre a Rose, out anche Deng e Butler). In una partita in cui i Knicks volano sul +23 a metà terzo quarto, Andrea Bargnani continua a non essere efficace al tiro e chiude con 8 punti (4/10 dal campo), 3 rimbalzi in 27′, venendo sostituito nell’ultimo quarto, quando i Bulls suonano la carica tornando a contatto, da un ben più concreto Amar’e Stoudemire. Andrea però si riscatta al TD Garden di Boston, guidando la rimonta con un grande terzo quarto da 10 punti, 4 rimbalzi e 3 assist, punendo spesso la difesa Celtics con pick and roll e pick and pop con Pablo Prigioni. Non basterà per il successo, visto il 22-7 subito negli ultimi 10′ di gioco, ma il Mago ha mostrato un atteggiamento differente rispetto alle ultime 3 giocate, dando il suo cospicuo contributo con 22 punti e 7 rimbalzi, mentre lo stesso non può dirsi di JR Smith, in sciopero con 0/1 al tiro in 26′ e in generale di tutto il backcourt (3/20 al tiro e 12 punti). Nella sfida interna contro gli Atlanta Hawks, ancora senza Felton e Chandler a cui si aggiunge Kenyon Martin per un problema addominale, arriva il 2° successo consecutivo al MSG grazie anche agli Hawks che tirano in maniera sublime (60.6% dal campo), ma perdono una marea di palloni, ben 27 alla fine. In una partita combattuta Andrea segna 23 punti, ma soprattutto trova con regolarità il canestro (10/13 da due e 1/3 da 3), senza forzature, grazie ad un’ottima intesa con Prigioni, aggiungendo anche 6 rimbalzi e 2 recuperi. Per dare seguito a queste buone prestazioni sarebbe servita una vittoria contro i non irresistibili Washington Wizards reduci da 4 sconfitte consecutive, ma ancora una volta la luce in casa Knicks si spegne e arriva una sconfitta alquanto grottesca per come maturata, con una difesa totalmente assente sull’ultimo possesso, concedendo una penetrazione indisturbata a Beal. Certamente anche l’infortunio di Prigioni non ha aiutato, ma la gestione degli ultimi possessi, con annesso timeout non chiamato da Mike Wooodson, rendono bene l’idea delle difficoltà non solo tecniche dell’ambiente, ma anche di lucidità nei momenti topici. Andrea torna ad essere poco efficace sui due lati del campo (nel mese di dicembre 41.3% al tiro e 16% da 3) e, con l’imminente ritorno di Tyson Chandlersembra sempre più destinato ad un impiego limitato dalla panchina, anche se coach Woodson ha più volte lasciato intendere di gradire i quintetti alti, non escludendo un impiego di Bargnani come power forward. 

 

Marco Belinelli

Marco Belinelli

Marco Belinelli

Continua la marcia dei San Antonio Spurs che aprono la settimana con la vittoria agevole al Bradley Center, in una serata in cui gli starter dei Milwaukee Bucks segnano appena 19 punti senza mai impensierire la squadra di Gregg Popovich. Marco Belinelli gioca con la solita precisione e determinazione senza mai forzare più del necessario (11 punti, 5/8 al tiro e 5 rimbalzi), cercando di rendere fluido l’attacco Spurs con ottimi movimenti lontano dalla palla. Nella sfida interna con i Minnesota Timberwolves dell’incontenibile Kevin Love (42 punti e un terrificante 8/9 da 3), battuti solo nell’ultima frazione grazie a Tony Parker e Manu Ginobili da 28 punti e 6 assist nel 37-21 decisivo, concreto ancora una volta il contributo di Marco. Nei primi tre quarti pur non avendo la solita brillantezza al tiro (3/7 dal campo) trova molto spazio, e nell’ultima frazione con 5 punti filati (una tripla e un lay up su assist di Ginobili) fa partire la rimonta Spurs finiti a -9. All’Energy Solutions Arena arriva la quarta vittoria consecutiva per la squadra di Gregg Popovich, spegnendo le velleità dei Jazz che erano reduci da 2 vittorie convincenti in trasferta. La legione straniera degli Spurs nel 2°quarto lancia il 24-9 che ferma i padroni di casa, grazie ad un preciso Manu Ginobili in cabina di regia, ad un Aron Baynes combattivo nel pitturato e al Beli che trova con regolarità il canestro dal perimetro (3/3 da 3), chiudendo con 12 punti, 2 rimbalzi e 1 assist. Il primo passo falso per gli Spurs e per Belinelli arriva allo Staples Center contro i Clippers. Una partita che San Antonio guida inizialmente toccando anche il +10 con l’ingresso della second unit nella seconda frazione. Poi arriva il parziale Clippers di 19-0 che spegne la luce in casa Spurs, che subiscono troppo in transizione e dal perimetro. Marco ha il suo unico guizzo della partita, con due triple in rapida sequenza che riavvicinano gli Spurs, finendo poi in panchina in evidenti difficoltà difensive. In apertura di 2° tempo Marco viene addirittura lanciato in quintetto al posto di Danny Green, non trovando però più la via del canestro (0/3 al tiro e 1 persa) e sparendo completamente dal match. L’infortunio di Tony Parker per una contusione allo stinco destro che lo terrà fuori per le prossime due trasferte a Phoenix e a Okland, può essere importante per Marco, che avrà più spazio e ulteriori responsabilità nel fare entrare gli Spurs nei giochi offensivi assieme a Ginobili.

 

Gigi Datome (rantsports.com)

Gigi Datome (rantsports.com)

Luigi Datome

Settimana agrodolce in casa Detroit Pistons con 4 buone prestazioni, tra sconfitte maturate all’overtime e vittorie sorprendenti e convincenti. In questa situazione e con queste prove che riportano la squadra del Michigan in zona playoff nella Eastern Conference (attualmente hanno il 5°record), Gigi Datome colleziona 4 DNP consecutivi. Coach Maurice Cheeks continua ad utilizzare rotazioni piuttosto corte, al massimo 8-9 elementi e in questo momento sia Kyle Singler che Josh Harrellson sono le riserve preferite come small forward e power forward. Infatti nella sconfitta all’overtime alla New Orleans Arena coach Cheeks concede spazio al solo Josh Harrellson e una breve comparsata di 3′ a Jonas Jerebko, mentre nella vittoria al Palace of Auburn Hills contro i Brooklyn Nets Jerebko resta con Gigi in panchina per tutta la durata del match. Copione che si ripete anche nella sconfitta interna all’overtime contro i Portland Trail Blazers, in una partita in cui i Pistons toccano anche il +13 ad inizio 4° quarto, dove per l’occasione anche il minutaggio di Harrellson viene ridotto in maniera cospicua. Nel back to back alla imbattuta Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis, arriva una vittoria sorprendente e Datome nonostante non abbia messo piede in campo da più di 7 giorni, sembra ancora tranquillo, come riportato in una intervista a Tuttosport:  “Non mollo, quando ho avuto problemi nel corso della mia carriera ho sempre trovato nuove motivazioni per migliorare. Ora sono quasi uscito dalle rotazioni, però avverto la fiducia di allenatore e dirigenza. Cheeks mi parla di continuo, mi stimola, mi consiglia. Tutti mi dicono di pazientare e che il mio momento arriverà”.

 


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