ANDREA BARGNANI, Toronto Raptors (9W-23L: con lui è 6W-7L)
23.5 pts, 47.6% FG, 34.0% 3p, 84.3% FT, 6.4 reb, 2.1 ast

Andrea Bargnani in borghese sulla panchina dei Raptors

Ormai è quasi un mese che non vediamo in campo Andrea Bargnani. Deve sembrare un’eternità anche a lui ma soprattutto a tutti i Raptors che, dopo le due vittorie nel suo breve ritorno dal primo infortunio, hanno vinto solo 3 delle successive 12 partite. La classifica piange, con un record di 9 successi e 23 sconfitte che è il 4° peggiore ad est e il 5° peggiore in assoluto, e la vittoria sui Celtics di otto giorni fa che è stata davvero solo un lampo illusorio. Infatti nell’ultima settimana altre quattro sconfitte in fila sembrano aver segnato in maniera irreversibile la stagione di Toronto, destinata ad una seconda metà senza ambizioni e mirata a far crescere un gruppo giovane ma che non sta dando quanto auspicato.

E’ vero che due sconfitte sono arrivate in volata, in partite decise dalle giocate individuali di Kobe Bryant e Jeremy Lin, e che gli Spurs sono chiaramente di un altro livello. Ma è stata la caduta interna (4-11 in casa) contro i Bobcats la più sconfortante in assoluto, perché mentre le precedenti avevano palesato soprattutto una certa carenza di fiducia e lucidità nelle fasi calde, aver consentito alla squadra di Silas di interrompere la striscia di 16 sconfitte consecutive e regalare al proprietario Michael Jordan un raro successo nel giorno del suo 49esimo compleanno, è stato un bruttissimo colpo dal punto di vista tecnico ma anche morale.

Coach Casey non è soddisfatto soprattutto dell’approccio mentale di un gruppo che si lascia troppo spesso intimorire dagli avversari, anziché aggredirli. E non ha abbastanza carattere per mettere in piedi una rimonta: quando è arrivato in svantaggio all’intervallo, ed è successo 9 volte, infatti ha sempre perso. L’ex assistente dei Mavericks ha bisogno di lavorare sulla difesa, che aveva iniziato la stagione in maniera molto incoraggiante, ma ora sembra aver perso l’attenzione sui dettagli: gli aiuti, i recuperi, le rotazioni funzionano meno bene di qualche tempo fa. E l’aggressività non è portata sempre nel modo giusto: Toronto è la squadra più fallosa in assoluto e quella che ha perso più giocatori per 6 falli in tutta la stagione.

“La prima cosa che dobbiamo fare è creare una mentalità e saperla mantenere” ha commentato Casey, che, con Bayless e Kleiza sempre tormentati da infortuni, sta avendo buone cose in attacco nelle ultime partite da DeRozan ma avrebbe molto bisogno di  ritrovare Bargnani. Il “Mago” ha ripreso ad allenarsi in piscina ed è stato fatto qualche iniziale tentativo di lavoro individuale sul campo, ma ancora i Raptors non si sbilanciano sui tempi di recupero e, anche per non affrettare la riabilitazione, preferiscono non mettere sul piatto una data. Pare comunque escluso il ritorno prima dell’All-Star Game, potremmo rivederlo probabilmente subito dopo il break.