Kevin Durant di fianco a Dirk Nowitzki, il quale l'ha enormemente elogiato

“Il migliore in Nba è Durant” parola di Dirk Nowitzki – l’Mvp uscente delle ultime Finals ha esposto cosa ne pensi della stella dei Thunder Kevin Durant, uno dei suoi probabili successori su quel trono: “KD è molto più avanti di me alla sua età. E’ senza dubbio il miglior giocatore della Nba in questo momento, non ha punti deboli. E’ un 2,08 con l’apertura di braccia di un 2,23 e può fare canestro dal parcheggio dell’arena. Ora gioca anche in post-up e quando va in transizione se riceve palla sulla linea dei tre punti con un solo passo può partire per un appoggio o una schiacciata” – il tedesco ha poi continuato – “Ha un palleggio-arresto-tiro, fondamentale per essere un realizzatore completo, perché non ti basta fare canestro da tre o schiacciare. E’ molto più 3 di quanto io sia mai stato, palleggia molto meglio di me in contropiede, ha un raggio di tiro superiore e tutto questo a soli 23 anni. Ha vinto tre titoli di capocannoniere consecutivi, significa che il primo l’ha vinto a 21 anni. Io ero sopravvissuto a fatica al mio anno da rookie, quando avevo 21 anni Gary Trent mi faceva nero in allenamento“.

LeBron intende marcare Durant – James avrebbe fatto la richiesta al suo coach Erik Spoelstra di poter difendere su Kevin Durant nella gara 2 delle Finals programmata per questa notte. Nel primo atto della sfida tra Heat e Thunder il talento proveniente da St. Vincent-St. Mary High School aveva difeso sul miglior marcatore di stagione solo per brevi tratti, mentre nell’altra metà campo Durant, secondo le disposizioni di Scott Brooks, aveva difeso su James per quasi tutto l’arco dell’incontro.

David Stern è intervenuto su diversi argomenti nell'ultima conferenza stampa

David Stern interviene sul flopping e sulle polemiche legate al draft – introducendo gara 1 delle Finals il Commissioner Nba David Stern è voluto intervenire nuovamente sulla questione tecnica più spinosa di questo periodo, il flopping: “Il flopping non rende giustizia a questo sport, è un inganno progettato a rendere il gioco diverso da quello che è, dobbiamo prendere provvedimenti per far si che si estingua. I nostri arbitri devono svolgere il loro lavoro al meglio e quindi ci riuniremo per cercare un modo per agevolarli“; è bene dire che una soluzione che in Nba si sta tenendo in considerazione è quella dell’Istant Replay, già in uso durante le partite per una miriade di altre occasioni. Successivamente s’è parlato dei prossimi draft, i quali sono avvolti dalla voce fastidiosa secondo cui la prima scelta dei New Orleans Hornets sarebbe stata “pilotata” nella lottery dalla Lega, in quel momento ancora formalmente proprietaria della franchigia della Louisiana; sull’argomento è andato diretto il giornalista Jim Rome di ESPN che ha insistito molto sulla questione ripetendo più volte in diverse forme la domanda al Commissioner, ottenendo però naturalmente solo risposte negative da David Stern che ha considerato come “ridicola” l’intera vicenda. Per fortuna polemiche del genere in futuro difficilmente le risentiremo: la Nba ha infatti annunciato in queste ore che il Board ha approvato ufficialmente il passaggio dei New Orleans Hornets dalla vecchia proprietà a quella di Tom Benson (il quale ha dichiarato che la squadra giocherà alla New Orleans Arena minimo fino al 2024).

Kwame Brown, una delle prime scelte più discusse della storia del draft

Kwame Brown rimane a Milwaukee – ha sorpreso la voce di mercato secondo cui il centro Brown, scelto nel draft del 2001 con la prima chiamata, arrivato nei Bucks durante lo scambio che ha coinvolto Monta Ellis, avrebbe ottime possibilità di rimanere nella squadra del Wisconsin. Il motivo sarebbe solamente la scarsa presenza di centri presenti nella Lega (motivo principale per cui lo scorso anno i Warriors firmarono Brown con un contratto da 7 milioni di dollari) unita al fatto che Milwaukee ha dovuto dare l’addio al suo centro titolare degli ultimi anni, Andrew Bogut.