All Star Game: Con l’avvicinarsi del weekend delle stelle, come naturale che sia si stanno svelando tutti i nomi che saranno protagonisti all’evento. Dopo aver ufficializzato coloro che parteciperanno alle due partite principali in programma, è la volta dei partecipanti alle speciali esibizioni del sabato. In particolare parliamo della designazione dei giocatori coinvolti nel “Three point contest”. Tra gli invitati alla manifestazione sono stati per ora resi noti due nomi: Ryan Anderson e Kevin Love, che hanno accettato la proposta. Anderson tra l’altro giocherà in casa, essendo l’ASG del 2012 in programma in quel di Orlando.

Uno che invece è rimasto escluso dalla partecipazione alla partita più importante del weekend è Josh Smith che ha sottolineato la sua delusione appellandosi alla politica. “E’ chiaro che c’è molta politica nelle scelte delle riserve all’All Star Game” ha detto il giocatore, prima di articolare il discorso concentrandosi sul fatto che secondo lui la mancata convocazione sia frutto della non conoscenza delle persone giuste e dal non aver avuto nessuno che abbia spinto per lui.

“Linsanity”: Le brillanti prestazioni che Jeremy Lin ha fatto registrare nelle ultime apparizioni da titolare in maglia Knicks hanno scatenato un effetto mediatico incredibile per la velocità con il quale si è diffuso. Ovviamente in molti hanno commentato, e tra gli altri un certo Kobe Bryant che prima di giocarci contro aveva indirettamente fatto commenti sarcastici. Ma subito dopo la partita che ha visto i Lakers cadere al Madison sotto i 38 punti del sino-americano, anche Bryant non ha potuto fare a meno di lodare il play newyorkese.

“Penso sia una grande storia. Lui è una dimostrazione di perseveranza, duro lavoro, e penso che sia un buon esempio per tutti i bambini del mondo… Ha sempre avuto fiducia in se stesso e solo ora ha avuto la possibilità di esprimerla… Una volta che torneranno Melo ed Amar’e dovrebbe essere molto divertente qui.”

Sempre a proposito di Bryant, spunta una notizia di mercato.

Mercato: Kobe ha dato il suo personale assenso alla firma di Gilbert Arenas da parte dei Los Angeles Lakers. Il play, che per ora è free agent, potrebbe finire presto alla corte di coach Brown alla ricerca di un giocatore che occupi quella posizione in campo e che porti punti dalla panchina. Ancora non è stato offerto il contratto all’ex “Agent 0”, ma sembra che in California stiano per presentare la proposta al giocatore.

Ma non c’è solo Los Angeles al centro delle notizie di mercato, anzi. Chicago, forte del gradimento di Howard per la piazza, sembra intenzionata a preparare una trade per portare nella Windy City il lungo più dominante della NBA. Non ci sono ancora notizie sulle contropartite tecniche ma i Bulls hanno molti giocatori con cui possono imbastire un buon pacchetto per bussare alle porte dei Magic. Se si saprà di più sarà solo dopo l’ASG perché come detto si gioca ad Orlando ed Howard lo si vuole ancora padrone del palazzetto.

Cleveland intanto ha firmato con un decadale Ben Uzoh, già nella NBA con New Jersey.

Infortuni: Anderson Varejao dovrà restare fuori dai campi di gioco per via di una frattura al polso destro. I tempi di recupero saranno valutati nei prossimi giorni, seppur si parli già di un paio di mesi di stop. Anche un altro lungo si è dovuto fermare, il centro  Nene Hilario. A causa di un infortunio al polpaccio sarà costretto a qualche giorno lontano dal parquet.

Per due giocatori che si fermano, uno che ritorna. Si tratta della guardia argentina degli Spurs, Emanuel Ginobili. Per lui questa sera solo 17 minuti in uscita dalla panchina vista la scarsa forma dovuta al mese di assenza forzata.

La NBA torna in Italia: Dopo la positiva esperienza romana del 2007, i Boston Celtics atterreranno a Milano il prossimo ottobre per sfidare in una delle consuete amichevoli prestagionali, l’Olimpia targata Armani. Nella tournèe europea, i biancoverdi saranno impegnati anche ad Istanbul, ma le date ufficiali non sono state ancora annunciate.