Prima convocazione all'All-Star Game per Cousins (Foto: NBA.com)

Prima convocazione all’All-Star Game per Cousins (Foto: NBA.com)

ALL-STAR GAME, COUSINS SOSTITUISCE BRYANT. INFURIATO LILLARD – Nella serata italiana di ieri il commissioner NBA Adam Silver ha annunciato che DeMarcus Cousins sostituirà Kobe Bryant, votato dai tifosi nel quintetto base prima del suo grave infortunio alla spalla, all’All-Star Game di New York. E’ la prima convocazione a questo tipo di evento per il centro dei Kings, premiato specialmente per la suo ottimo avvio di annata (23.8 punti e 12.3 rimbalzi) al di là dei risultati della sua squadra (16-28), che non aveva un rappresentante all’All-Star Game dal lontano 2004. Il grande escluso resta il playmaker Damian Lillard, autore, per ora, della sua miglior stagione dal punto di vista delle cifre (21.8 punti e 6.2 assist, 4.6 rimbalzi) e trascinatore di Portland al quarto posto a Ovest con un invidiabile record di 32-15. Il 24enne non ha preso bene tutto ciò, sfogando tutta la sua frustrazione al quotidiano The Oregonian: “La prendo sul personale, sono sorpreso e arrabbiato. Penso di aver fatto tutto quello che dovevo fare per meritare di esserci. E’ una mancanza di rispetto: io gioco in maniera non egoistica per far vincere la squadra, riesco a rendere ad alti livelli e sono sicuro di avere tutte le caratteristiche per essere un All-Star. Sto vivendo la mia annata migliore, non essere scelto è irrispettoso”, ha detto Lillard che ha anche pubblicato un post provocatorio su Instagram e Facebook, poi cancellato. “Voglio solo ringraziare i coach, i fans e Adam Silver che hanno pensato che non fossi buono abbastanza. Non sono il primo e non sarò l’ultimo giocatore ad essere snobbato in questo modo”, scrive il giocatore sui suoi account social.

NETS-NUGGETS, LA “TRADE” PER BROOK LOPEZ NON SI FARA’ – I Nets continuano a trattare con diversi team per la cessione di Brook Lopez (15.3 punti e 6.7 rimbalzi), che ormai da tempo non è più nei piani della dirigenza della franchigia di Brooklyn. In settimana si è parlato di una “trade” con i Nuggets, ma la trattativa non è decollata in quanto i Nets hanno ritenuto inadeguata l’offerta di Denver. Il GM Tim Connelly, infatti, ha messo sul piatto JJ Hickson e JaVale McGee, giocatori ai quali Brooklyn non è per nulla interessata.

MINNESOTA METTE SUL MERCATO MO WILLIAMS E THAD YOUNG – La dirigenza dei T’Wolves, secondo il giornalista Marc Stein, sarebbe disposta a cedere ‘Mr 52 points’ Mo Williams, che con molte probabilità cambierà franchigia entro la “deadline” del mese di febbraio. Il 32enne, nonostante i difetti, è comunque un playmaker che può avere un ruolo molto interessante partendo dalla panchina grazie alle sue capacità realizzative e diverse squadre NBA, infatti, hanno mostrato un notevole interesse: Cavs, Clippers e Heat potrebbero essere le sue prossime destinazioni. Minnesota ha voglia di ricostruire e lo fa capire anche con la volontà di mettere sul mercato Thaddeus Young, arrivato via “trade” da Philadelphia; la dirigenza sta spingendo molto per provare a cedere l’ala piccola 26enne, che ha una “player option” da 9.9 milioni di dollari per la prossima annata, per liberare spazio salariale.

Mark Jackson potrebbe essere il prossimo allenatore dei Magic (Foto: gannett-cdn.com)

Mark Jackson potrebbe essere il prossimo allenatore dei Magic (Foto: gannett-cdn.com)

CRISI MAGIC, EMERGONO NUOVI NOMI PER LA PANCHINA – Dopo un intrigante inizio di “Regular Season”, Orlando non è riuscita a mantenere continuità e ora è ufficialmente in crisi a causa delle sole due vittorie nel 2015 e dell’esonero sempre più probabile di coach Vaughn. Tra i nomi per il nuovo ruolo di capo allenatore sono emersi quelli di Mark Jackson, al timone dei Warriors dal 2001 al 2014, e Scott Skiles, ex coach dei Bucks che ha militato ai Magic durante la sua carriera da giocatore dal 1989 al 1994. Orlando è attualmente terzultima nella Eastern Conference con una serie aperta di sette sconfitte di fila, riuscirà a riprendersi con il cambio di panchina?

GUAI PER I GEMELLI MORRIS? – Secondo quanto riportato da Phil Benson della CBS, Markieff e Marcus Morris, pedine molto importanti del sistema di gioco dei Suns, sono tra gli indagati per un’aggressione avvenuta esattamente una settimana fa fuori da una palestra situata in una zona centrale della città di Phoenix. Al momento i due gemelli, i loro agenti e la franchigia dell’Arizona si sono rifiutati di lasciare ogni tipo di commento o dichiarazione. Nei prossimi giorni avremo dettagli più rilevanti sull’accaduto.


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