Josh Smith – Con 4:20 minuti alla fine del match di gara 2 disputato contro i Celtics, Josh Smith e’ stato costretto ad abbandonare il campo a causa di un non meglio specificato infortunio al ginocchio sinistro. Dopo le analisi effettuate ieri, ora si e’ a conoscenza che l’ala degli Hawks ha riportato uno stiramento al tendine. Con la serie sull’ 1-1 e le sorti della stagione di Atlanta in bilico, il giocatore e’ stato listato come “day-to-day”, gettando ulteriore ombre sull’effettiva possibilità degli Hawks di passare il turno.

Reggie Miller e LeBron James – Recentemente Miller ha questionato la scelta di LeBron James di chiedere aiuto agli “Hall of Famers” Olajuwon, Magic Johnson e Isiah Thomas per farsi aiutare nel perfezionamento del suo gioco. Queste le parole di Miller: “Fisicamente, e’ uno dei giocatori più dotati della lega. E’ andato via da Cleveland avendo ogni diritto di raggiungere uno dei 5 migliori giocatori della lega in Dwyane Wade.” – poi aggiungendo – “e adesso cerca aiuto dagli ‘hall of famers’ per capire come bisogna fare per vincere? Quando e’ troppo e’ troppo. Vai in campo e scoprilo da solo. Per quale motivo hai bisogno di più aiuto?”

Quando e’ stato chiesto James se nutrisse qualche risentimento nei confronti di MillerLBJ ha risposto: “Fino a che io sono in armonia con la mia famiglia e la mia squadra, tutto il resto non mi importa

Amar’e Stoudemire – Stando alle ultime notizie riguardanti l’ala dei Knicks, la situazione riguardante la sua mano sembra essere meno grave del previsto. La mano e’ stata comunque danneggiata abbastanza seriamente, tuttavia l’infortunio non ha coinvolto nervi o tendini. Sembra improbabile che rivedremo “Stat” in campo questa stagione, anche se, nel caso in cui i Knicks riuscissero a passare al secondo turno, i medici non hanno escluso che Stoudemire possa rientrare per tempo.

Jason Kidd – Al termine della stagione corrente, Jason Kidd diventerà un “unrestricted free-agent”. A questo proposito il play di Dallas ha fatto sapere che non intende accettare un’offerta ai livelli del minimo salariale, preferendo piuttosto un’offerta più simile ad una “mid-level exception”. Questa scelta non va interpretata come un’attaccamento ai soldi da parte di Kidd. La situazione e’ che l’ex-New Jersey a carriera finita probabilmente intraprenderà una carriera da allenatore o dirigente NBA, di conseguenza l’eventuale scelta di cominciare una nuova e impegnativa stagione NBA all’eta’ di 40 anni, per Kidd deve essere remunerata di conseguenza.