Matthews a terra dolorante dopo l'infortunio (Foto: columbian.com)

Matthews a terra dolorante dopo l’infortunio (Foto: columbian.com)

ROTTURA DEL TENDINE D’ACHILLE PER WESLEY MATTHEWS – Nei primi minuti del terzo quarto della gara di ieri notte dei Trail Blazers contro Dallas, vinta nettamente da Portland 94-75, Wesley Matthews si è procurato una frattura al tendine d’Achille e sarà costretto a finire qui la sua stagione NBA. Si tratta di duro colpo per la franchigia dell’Oregon, che dovrà fare a meno di un giocatore a dir poco fondamentale sia in attacco sia in difesa. A fine gara la frustrazione e il dispiacere si leggevano facilmente negli occhi di Matthews, che però ha tirato fuori l’orgoglio e la forza di volontà esclamando: “Quanti mesi ci vogliono per recuperare da un infortunio di questo genere? Otto? Bene, cercherò di riprendermi in cinque”. La guardia dei Trail Blazers, presente all’All-Star Weekend dello scorso febbraio alla gara del tiro da tre punti, stava vivendo una delle sue migliori annate in carriera per continuità e percentuale al tiro e le sue cifre recitano 15.9 punti, 2.3 assist e 3.7 rimbalzi a uscita. Inutile dire che il ruolo di Afflalo sarà ancora più essenziale, specialmente in ottica playoffs.

Ray Allen, rientro rimandato al 2015-2016? (Foto: fbexternal-a.akamaihd.net)

Ray Allen, rientro rimandato al 2015-2016? (Foto: fbexternal-a.akamaihd.net)

RAY ALLEN NON TORNERA’ DURANTE QUESTA STAGIONE – “Negli ultimi mesi ho preso del tempo per capire cosa fosse migliore per me. Alla fine ho preso la decisione di non giocare questa stagione. Dunque userò il resto dell’annata e la prossima estate per stare con la mia famiglia e valutare un eventuale ritorno l’anno prossimo”, queste sono le parole di Ray Allen che cancellano ogni dubbio su un suo rientro in campo, parole che ad ogni tifoso NBA hanno fatto sicuramente un certo effetto. Dopo numerosi di tira e molla, voci e tanto interesse da parte di diverse franchigie ambiziose, il 39enne dieci volte All-Star e due volte campione ha deciso di non firmare per nessuna squadra per il resto della stagione, lasciando però aperto uno spiraglio per quanto riguarda un clamoroso ritorno a 40anni durante il 2015-2016. Nelle scorse settimane ‘He Got Game’ sembrava ad un passo dai Cleveland Cavaliers ma le voci si sono rivelate infondate visto che il giocatore non aveva ancora scelto se tornare o meno. Precedentemente sono arrivati forti corteggiamenti anche da parte dei Clippers, Warriors, Bucks e Wizards e nella scorsa annata Allen ha realizzato 9.6 punti in 26.5 minuti con i Miami Heat.

WESTBROOK E LEBRON GIOCATORI DEL MESE, WIGGINS E SMART LE MATRICOLE – Marzo è ormai iniziato e per la NBA è giunto il momento di assegnare i premi dello scoppiettante febbraio concluso da pochi giorni. Russell Westbrook e LeBron James, rispettivamente per la Western e per la Eastern Conference, sono stati ufficialmente nominati giocatori del mese: la point guard classe 1988 ha guidato i suoi Thunder ad un record di 9-12 riportandoli nella zona playoffs con una mostruosa media di 31.2 punti, 10.3 assist e 9.1 rimbalzi a gara, incluse quattro triple-doppie e altrettante prestazioni da 40 o più punti; invece l’MVP della passata stagione è stato premiato specialmente per le sue note qualità da passatore nonostante il ruolo e la stazza, testimoniate dai 7.3 assist di media a Febbraio, conditi comunque da 24.4 punti a uscita. Per quanto riguarda i rookies, hanno ricevuto l’importante riconoscimento Andrew Wiggins e Marcus Smart: l’ala piccola dei T’Wolves è alla quarta nomina consecutiva per la conference occidentale e sta trovando sempre più continuità nonostante i soli 20 anni (tra le sue prestazioni individuali spiccano i 30 punti contro Houston e i 25 contro Memphis); l’esterno dei Celtics ha mostrato un evidente salto di qualità del quale i bianco-verdi hanno giovato attraverso un record di 7-4 nell’ultimo mese, quando Smart ha raggiunto e superato la doppia cifra sette volte.

SALTA L’ACCORDO TRA I CELTICS E JAVALE MCGEE – Tagliato pochi giorni fa dai 76ers e attualmente free-agent, JaVale McGee (4.6 punti, 2.7 rimbalzi, 0.9 stoppate) sembrava a meno di un passo dai Celtics ma qualcosa è andato storto. L’entourage del giocatore e la società bianco-verde si sono visti in contrasto sotto diversi aspetti e non sono riusciti a trovare l’accordo per la prossima annata, in quanto il centro 27enne voleva una player option mentre la dirigenza di Boston era disposta a concedere solo una team option. McGee torna, quindi, sul mercato e valuterà con molte probabilità le franchigie che nei giorni scorsi hanno manifestato forte interesse verso di lui, ovvero Toronto, Dallas, Miami e Golden State.

Horford e Korver, due dei pilastri degli Hawks 2014-2015 (Foto: si.com)

Horford e Korver, due dei pilastri degli Hawks 2014-2015 (Foto: si.com)

HAWKS GIA’ QUALIFICATI PER I PLAYOFFS – Atlanta è la prima squadra della stagione 2014-2015 a qualificarsi automaticamente ai playoffs, grazie all’eccellente record di 48-12 per l’attuale primo posto nella Eastern Conference. Si tratta dell’ennesima grande soddisfazione dell’annata degli Hawks (che nel frattempo hanno firmato l’ala Jarell Eddie dalla D-League) e di un simbolo dell’ottimo lavoro che coach Budenholzer sta portando avanti per costruire un organico sempre più unito ed efficiente in vista del postseason. La qualificazione ufficiale è arrivata dopo la convincente vittoria ai danni dei talentuosi Rockets (104-96 il punteggio, miglior realizzatore Jeff Teague con 25 punti a referto) durante la notte NBA del 3 marzo.


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