Stephenson ne ha fatte di tutti i colori per far perdere la pazienza a Lebron e compagni

Stephenson ne ha fatte di tutti i colori per far perdere la pazienza a Lebron e compagni

I Pacers annullano il primo match point agli Heat, riportando la serie a Miami sul 3-2 per James e compagni. Nonostante la serata-no del Prescelto (appena 7 punti con 2/10 dal campo), gli Heat guidano per tutta la prima metà di gara con un Bosh al solito impeccabile quando le partite si fanno importanti. A suonare la carica per i gialloneri è George, che mette a referto 21 dei sui 37 punti nell’ultimo periodo spingendo i Pacers anche a +11 con meno di 4’ da giocare (77-66). Gara finitia? Nemmeno per sogno. Wade riporta sotto gli Heat, le triple di Lewis e Bosh valgono addirittura il -1 Miami (91-90 con 16” da giocare). Indiana rischia oltre il lecito su un tocco di Battier ad anticipare George che gli arbitri affidano ai gialloneri, poi West fa 1/2 dalla lunetta (92-90 a 13” dalla sirena) e lascia la porta aperta agli Heat. James è ben contenuto da George ma pesca nell’angolo libero Bosh. Ma il tiro da 3 dell’ex Toronto che varrebbe game, set e match si infrange sul ferro. Si torna a Miami, una ghiotta occasione per chiudere i conti per gli Heat.

Miami Heat @ Indiana Pacers 90-93 (serie 3-2)

MVP – Paul George. È la sua metamorfosi nel secondo tempo a spingere Indiana verso una vittoria che sembrava un miraggio a inizio gara. 21 dei suoi 37 punti (con 6 rimbalzi e 6 palle recuperate) arrivano nell’ultimo periodo, nel quale tira con 8/10 dal campo con anche tre canestri pesanti. Ma anche in difesa è determinante, chiudendo la strada a LeBron nell’azione che potrebbe significare beffa e fine del sogno per i Pacers.

LVP – LeBron James. Serata da dimenticare per King James. La sua partita inizia male (2 punti con 1/5 dal campo) e prosegue peggio, condizionata dai falli (saranno 5 alla fine, limitandolo a 24’ sul parquet) e dal trash talking di Stephenson. Chiude con appena 7 punti (peggior prestazione personale nei playoffs) con 2/10 dal campo, 4 assist e 3 palle perse.

6 triple per Rashard Lewis  (foto: Joe Robbins/Getty Images)

6 triple per Rashard Lewis (foto: Joe Robbins/Getty Images)

The Unexpected – Rashard Lewis. Ruggito di orgoglio dell’ala ex Seattle e Orlando. Mano caldissima dall’arco per lui (6/9 da 3), ma soprattutto ferma nel finale, quando con 16” da giocare premia l’assist di Wade con la bomba del -1 Heat. Asso importante nella manica di Spoelstra.

Losing Effort – Chris Bosh. Quando il gioco si fa duro, lui comincia a giocare. Con LeBron presto fuori causa e un Wade “normale” (18 punti, 8 rimbalzi e 7 assist), il pivot ritorna per una notte quello di Toronto, griffando una doppia-doppia da 20 punti e 10 rimbalzi. Peccato la tripla della vittoria fallita a una manciata di secondi dalla sirena…

Stat of the Night: Indiana continua a litigare con i tiri liberi: 13/22 stanotte, ma se Miami ne tira appena 8 (7 a bersaglio) è tutto più semplice.