Paul Millsap (Photo by Andy Lyons/Getty Images)

Paul Millsap (Photo by Andy Lyons/Getty Images)

Come spesso si dice nella NBA, nei playoffs le serie iniziano a tutti gli effetti quando una squadra piazza la prima vittoria in trasferta. Bene, sarà forse anche perché nella Eastern Conference sembra poter succedere (quasi) tutto, ma l’apertura della scorsa notte ci ha detto che i playoffs ad est sono iniziati davvero. Due vittorie su due per le squadre in viaggio, ma se quella dei Nets a Toronto può anche rientrare nell’ordine delle cose perché – record di regular season a parte – l’esperienza non si insegna ed ai playoffs può essere determinante, sorprende molto il colpo degli Hawks ad Indianapolis. Un risultato, quest’ultimo, che dimostra come, pur avendo salvato la prima testa di serie in un finale di stagione da incubo, i Pacers non abbiano ancora sistemato tutti i loro problemi e, anzi, stiano camminando su un filo sempre più sottile, con un equilibrio sempre più precario. E attenzione perché, nelle 5 precedenti serie di playoffs tra Atlanta e Indiana, chi ha vinto gara1, ha sempre conquistato il passaggio del turno.

UPS

Millsap-Teague. E’ la premiata ditta che distrugge i Pacers a domicilio: 28 punti (nuovo career-high nei playoffs) e 5 assist per il playmaker, 25 e 8 rimbalzi per l’ala. La prima zampata arriva nel 16-2 che indirizza la gara nel 1° quarto, ma il meglio lo riservano al 3° periodo (in cui George esce temporaneamente per una contusione alla coscia destra e West commette il 4° fallo) quando segnano 27 dei 30 punti di squadra, lanciando la fuga decisiva che toccherà anche il +20 nel 4°.

Antic. E’ un rookie atipico, data l’età, ma di certo non erano molti ad aspettarsi quest’impatto all’esordio nei playoffs. Non ha paura di andare a faccia a faccia con David West. In quintetto da centro, permette agli uomini di Budenholzer di lasciare Millsap spalle a canestro e aprire il campo con 4 tiratori, in uno schieramento che Roy Hibbert fatica difensivamente a digerire. Ed il centrone di Indiana ne paga le conseguenze.

Pierce. L’esperienza e la classe al potere. Non è stato il più continuo né il più incisivo dei Nets nell’intero arco del match, ma si è acceso quando contava di più, mettendo 9 dei suoi 15 punti nel finale del 4° periodo, sfruttando i pick-and-roll di Deron Williams e Joe Johnson (24 punti a testa) per avere gli spazi utili a lasciare il segno. “Ho già vissuto praticamente ogni situazione ai playoffs, mi è bastato mantenere la calma”, una prima lezione per i giovani Raptors.

La difesa dei Nets. I Raptors sono stati un po’ troppo pasticcioni, specie in avvio, e poco efficaci a tenere botta all’impatto con i playoffs. L’esperienza di Brooklyn li ha messi molto in difficoltà, con un lavoro difensivo solido e concreto di tutto il gruppo, che li ha indotti a perdere 17 palloni e tirare col 39% dal campo. I Nets sono 13-0 quando tengono gli avversari sotto il 40%.

DOWNS

I cronometri di Toronto. Nel 3° quarto si guasta il cronometro dei 24″, viene provato quello di riserva ma non funziona. Così, dopo una lunga sosta, si è costretti ad “utilizzare” lo speaker per fare il countdown ad ogni azione. Una situazione davvero non da NBA, ma – anche se sembra strano – capitata davvero nei playoffs NBA.

DeRozan. Esordio ai playoffs difficile, contro una squadra di autentici marpioni. Commette due falli rapidi, fatica a trovare il ritmo per tutto il match e finisce a 3/13 dal campo. I Raptors, specie visto che altri due quinti dello starting five (Ross e Johnson) combinano per appena 5 punti con 2/6, avevano bisogno di ben altro impatto dal loro top scorer.

Hibbert. In difficoltà, paga i problemi di una manovra offensiva di squadra involuta e difensivamente si abbina male con Antic, faticando ad uscire sul perimetro. Nelle tre gare contro gli Hawks in cui l’ex Olympiacos è partito da centro, Hibbert ha giocato 61 minuti e i Pacers hanno incassato un pesante -51. Preoccupante per loro anche che Vogel abbia insistito con le consuete rotazioni, invece di variare. Dovrà provare ad inventarsi qualcosa dalle prossime partite.