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Steph Curry contro Chris Paul

Iniziano con il botto i playoffs NBA ad ovest con la sfida tra Los Angeles Clippers e Golden State Warriors, attesa come uno degli scontri più entusiasmanti del primo turno. Dopo un inizio difficile i Warriors trovano fiducia nel terzo quarto, grazie alle solite accelerazioni di Steph Curry, una difesa competente e i canestri di Klay Thompson. Nonostante la doppia cifra di vantaggio accumulata da Warriors a inizio 4° periodo il finale è in volata e dopo una serie rocambolesca di tiri liberi sbagliati da ambo le squadre (2/8 totale negli ultimi 30 secondi) la vittoria arride a Golden State che ribalta il fattore campo.

Nella seconda partita in programma vittoria degli Oklahoma City Thunder sui Memphis Grizzlies con una grande partenza firmata Russell Westbrook ed un divario impietoso arrivato anche alle 25 lunghezze di distacco. La partita sembrava già in ghiaccio ma con un terzo quarto eroico, in cui Conley e Gasol hanno preso per mano le redini della squadra apparecchiando la tavola per una rimonta che nel cuore del 4° periodo ha visto Memphis arrivare fino al -2. Ci ha pensato Kevin Durant a chiudere i conti e permettere ai suoi di vincere gara 1.

UPS

I mismatch favorevoli ai Warriors. L’infortunio di Andrew Bogut ha tolto ai Warriors un elemento importante nello scacchiere di coach Mark Jackson. Con il reparto lunghi alla mercè della fisicità di Blake Griffin e DeAndre Jordan, il reverendo ha saputo volgere a proprio vantaggio alcuni mismatch favorevoli sul perimetro, con Andre Iguodala capace di portare vicino a canestro JJ Redick in modo continuativo e con un Thompson commovente su ambo i lati del campo contro Chris Paul. Nonostante il 7/20 finale al tiro, proprio Thompson è stata la chiave di volta della vittoria Warriors, specialmente nel 3° periodo che ha girato l’inerzia in favore dei suoi.

Il terzo quarto difensivo dei Grizzlies. Usciti dal primo tempo sotto di 22 punti si preannunciava un blow out, ma i Grizzlies non hanno mollato e con una difesa stellare hanno tenuto a 3/16 dal campo gli Oklahoma City Thunder. Grandioso il lavoro svolto da Tony Allen in difesa su Durant, dopo un inizio pessimo da parte di Tayshaun Prince, che in 4 minuti ha collezionato un rivedibile -11 di plus/minus venendo trafitto constantemente dal numero 35 in maglia Thunder, salvo poi vedere il resto della gara dalla panchina.

Il quarto periodo di Kevin Durant. Dopo un primo tempo spaziale in cui ha colpito dalle retrovie lasciando il proscenio a Russell Westbrook segnando 17 punti quasi in punta dei piedi, Kevin Durant è esploso con un ultimo periodo da 13 punti e 5/6 per cacciare a distanza gli insidiosi Grizzlies capaci di recuperare 20 punti e portarsi a -2.

JJ Redick. Losing effort per la guarda dei Clippers, che nel terzo periodo ha dato via ad uno show balistico impressionante con Klay Thompson in una serie di botta e risposta che con 12 minuti ancora da giocare nella partita è valso all’ex Magic il career high nei playoffs.

DOWNS

Il terzo quarto di Chris Paul. Nonostante una prova da 28 punti, 7 rimbalzi, 8 assist e 4 recuperi finali, è stato un terzo quarto da incubo per Chris Paul che marcato da Klay Thompson ha chiuso la frazione con un 1/7 al campo e 4 punti segnati a fronte di un 6/7 al tiro e 16 punti realizzati prima di essere preso in custodia dalla guardia dei Warriors.

Troppi falli. La gara tra Clippers e Warriors è stata di una bellezza infinita, ma la terna arbitrale ha cercato di rovinarla fischiando una caterva di falli, alcuni molto dubbi. Visto che tra le due squadre non corre buon sangue, su indicazioni dall’alto i fischietti hanno voluto mettere da subito le cose in chiaro ma il risultato è stato togliere dalla partita Andre Iguodala e Blake Griffin, carichi di falli già alla fine del primo tempo e incapaci trovare il bandolo della matassa nella ripresa.

Plus/Minus dei Grizzlies. Ad eccezione di Tony Allen, il migliore dei suoi, e Jon Leuer schierato appena 47 secondi, nessun Grizzlies è riuscito ad avere un plus/minus positivo. Fa impressione il -15 in quasi 45 minuti di utilizzo rimediato da Marc Gasol, punitivo nei confronti del centro spagnolo che è stato tra i grandi protagonisti nella rimonta effettuata nel 3° periodo, in cui ha registrato un fenomenale +18.