Tim Duncan e Blake Griffin  (Photo by John W. McDonough /Sports Illustrated/Getty Images)

Tim Duncan e Blake Griffin (Photo by John W. McDonough /Sports Illustrated/Getty Images)

Le prime sette gare 2 della serie non sono bastate, ma all’ultimo tentativo  qualcuno è ci è riuscito a pareggiare la propria serie. Parliamo dei San Antonio Spurs che battendo i Clippers dopo un tempo supplementare hanno portato la serie sull’1-1. A guidare San Antonio, vittoriosa dopo un tempo supplementare è stato l’immortale Tim Duncan che scrive un’altra pagina importante della sua strepitosa carriera firmando una prestazione da 28 punti e 11 rimbalzi. Nella serata peggiore per Tony Parker poi, ci pensa Patty Mills, con 18 punti in 19 minuti, a garantire i punti e l’energia che a San Antonio servono come il pane. Dall’altra parte benissimo Griffin (tripla-doppia), Jordan e Paul, bene Redick. Assente ingiustificato tutto il resto della squadra. Rimpianto per Chris Paul che sbaglia il tiro della vittoria sulla sirena dei regolamentari.

Nelle altre due partite della notte registriamo invece la netta vittoria di Memphis su Portland e quella molto più sudata degli Atlanta Hawks contro dei Nets che non hanno nessuna intenzione di fare le vittime sacrificali.  In Tennessee i Grizzlies seguono il loro “classico” piano partita, tengono il ritmo basso, si affidano alla loro devastante coppia di lunghi, tirano poco e bene da 3 e soprattutto difendono forte per 48 minuti. Portland, che non rischia Afflalo che alla vigilia era dato tra i titolari, non ha le armi per competere a questo livello, si aggrappa ai soliti Aldridge e Lillard, ma non basta.  Dall’altra parte invece sono 5 i giocatori in doppia cifra e tra questi spiccano i 18 punti di un ottimo Courtney Lee.

Alla Phillips Arena di Atlanta invece la partita si decide negli ultimi secondi. Dopo essere stati in vantaggio per tutta la partita, anche di 10 punti, gli Hawks subiscono la rimonta di Brooklyn che a 1:55 dalla fine torna sul -1 grazie alla tripla di Jarrett Jack (23 punti, migliore dei suoi). I Nets hanno anche il tiro per pareggiare, sul 91-93, a meno di 10” dalla fine, ma il jumper di Deron Williams rimbalza due volte sul ferro prima di uscire. Dall’altra parte pesano i 19 di Paul Millsap che con 4/4 da 3 punti è un arma impossibile da contrastare per i Nets.

Brooklyn Nets @ Atlanta Hawks 91-96 (0-2)
Portland Trail Blazers @ Memphis Grizzlies 82-97 (0-2)
San Antonio Spurs @ Los Angeles Clippers 111-107 (1-1)

MVP: Trovare aggettivi nuovi per descrivere Tim Duncan sta diventando sempre più difficile, per questo ci limiteremo a nominarlo MVP della serata. A 39 anni suonati il numero 21 degli Spurs è stato il giocatore più determinante della notte. Tenuto in campo da Gregg Popovich per oltre 44 minuti Duncan ha chiuso con 28 punti, 11 rimbalzi, 4 assist, 2 recuperi e una stoppata, il tutto con un ottimo 14/23 dal campo e i numeri non descrivono l’importanza dei suoi canestri nel finale di partita.

LVP: Difficile descrivere la partita di Deron Williams. In una serata in cui ha comunque sfiorato la doppia-doppia con 10 rimbalzi e 8 assist il playmaker dei Nets  ha chiuso con il peggior plus/minus della squadra (-11) e due punti, frutto di un pessimo 1/7 dal campo. Come se non bastasse D-Will ha anche sbagliato il tiro del pareggio a 9” dalla fine, un jumper da 4 metri preso in solitudine totale per una disattenzione della difesa di Atlanta. Da un leader ci si aspetta ben altro.

Losing Effort: Se non avesse avuto di fronte Tim Duncan probabilmente Blake Griffin sarebbe l’eroe della nottata, del resto 29+12+11 con 12/25 da campo sono cifre importantissime in una partita qualunque, figuriamoci in una gara di playoffs. Eppure Blake dovrà accontentarsi del “Losing Effort”.

The Unexpected: Che Patty Mills abbia punti nelle mani non è certo una novità, ma quanto fatto ieri sera è davvero una sorpresa. L’australiano non solo ha messo 18 punti in 19 minuti, ma ne ha segnati 8 nel tempo supplementare, marchiato dalle sue iniziative e non dimentichiamo che gli ultimi due punti di marca Spurs dei regolamentari portano la sua firma.

Up: Visti gli infortuni in casa Blazers il test non sembra essere completamente attendibile, ma la sicurezza messa in campo dai Grizzlies in queste prime due partite di post season lascia ben sperare tutti i tifosi di Memphis. Dopo un finale di stagione difficile Gasol e compagni sembrano aver ritrovato alcuni automatismi spariti nel corso della stagione. La difesa su Lillard è perfetta, sotto canestro “Z-Bo” e Marc sono certezze e il contributo dalla panchina sembra, finalmente, di alto livello.

Down: Per una squadra come i Clippers, il cui attacco dipende spesso e volentieri dal tiro da 3 punti, la mano fredda di gara 2 rischia di pesare tantissimo. Il 9/29 complessivo con cui i “Clips” hanno chiuso non può bastare a certi livelli così come non può bastare il 2/13 dall’arco combinato di Matt Barnes e Jamal Crawford, giocatori che devono crescere da questo punto di vista e piuttosto in fretta perché adesso vincere in Texas non è più un’opzione per i Los Angeles, altrimenti sarà eliminazione.


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati