Damian Lillar, Rookie of the Year della scorsa stagione (fonte:  Doug Pensinger/Getty Images)

Damian Lillar, Rookie of the Year della scorsa stagione (fonte:
Doug Pensinger/Getty Images)

La Northwest Division è spesso tra le più interessanti dell’NBA. Casa di franchigie che si trovano ai confini geografici, ma non cestistici, del panorama americano, la Division delle montagne e delle grandi praterie anche quest’anno si sta rivelando di grande interesse, con qualche sorpresa e le solite conferme.

Partiamo dalla conferma: gli Oklahoma City Thunder. Durant e compagni hanno iniziato con la marcia giusta. Pur avendo perso Kevin Martin, partito per Minneapolis prima dell’inizio della stagione, i Thunder hanno ritrovato prima del previsto Russell Westbrook. Perfettamente recuperato dall’operazione al ginocchio Westbrook ha recuperato molto in fretta il ritmo NBA (ieri, contro i Nuggets, 30 pts/12 reb/ 7ast). Durant è sempre il solito Durant, e lo fa sempre meglio. Tuttavia, se OKC vuole tornare ai livelli di due anni fa, servirà molto più aiuto da tutto il resto della squadra. Ibaka sta facendo piuttosto bene ma Perkins non è in gran forma, così come Sofolosha. Scott Brooks si aspettava molto da Lamb che, in questo inizio di stagione, ancora non è riuscito a dare il meglio di sé.

La prima sorpresa sono i Portland Trail Blazers. Anche se la squadra era anche sulla carta di tutto rispetto, era difficile immaginare una partenza così, con 9 vinte e solo 2 partite perse, record che vale persino il secondo posto nella Western Conference. La striscia di vittorie, ancora aperta, segna 7 partite. Se dovessero riuscire a superare le 16 partite vinte consecutivamente arriverebbero a battere il record della franchigia (’90-’91). Come avevamo previsto prima dell’inizio di questa stagione, la staffetta per il miglior giocatore della squadra tra Lillard, Albridge e Batum sta dando i suoi frutti. LaMarcus Aldridge sta flirtando con la doppia-doppia di media (22.6 pts/9.2 reb/2.3ast). Lillard dopo l’incredibile primo anno nella lega che gli è valso il premio di miglior rookie è tornato dall’offseason in grande forma. Per non parlare di Batum che, fresco vincitore del titolo europeo da protagonista con la Francia, sta giocando magnificamente. Le seconde linee convincenti completano il quadro di una squadra da tenere d’occhio quest’anno.

Kevin Love (AP Photo/Lynne Sladky)

Kevin Love (AP Photo/Lynne Sladky)

La seconda sorpresa, anche se meno esplosiva, sono i Minnesota TimberWolves. Il record di queste prime 11 partite è positivo (7W-4L), niente male per una squadra che da due anni deve fare i conti con la sfortuna e qualche scelta sbagliata di troppo. Riguardo alla sfortuna si parla soprattutto di infortuni. Dopo il guaio di Ricky Rubio di un paio di anni fa e la mano martoriata di Kevin Love che lo ha tenuto lontano dai campi per quasi tutta la scorsa stagione, i TWolves hanno ritrovato il loro quintetto ideale. Love sta giocando da MVP, Rubio sta ritrovando il ritmo dopo un europeo un po’ in ombra, Pekovic, dopo il ritardo nel rinnovo del suo contratto, è tornato a dominare l’area a Minneapolis e Kevin Martin ha portato concretezza dall’arco. Attenzione a questa Minnesota!

La seconda sorpresa, questa volta in negativo, è Denver. Dopo le stagioni positive dell’era Karl-Ujiri, Denver deve fare i conti con un nuovo inizio. Gallinari è lontano dal ritorno, McGee starà fermo per un paio di mesi per colpa di una frattura da stress. Il record è 4W-6L e se non fosse per Ty Lawson, e l’altitudine a cui si gioca a Denver, le cose sarebbero ancora più complicate.

Fanalino di coda, come era prevedibile alla vigilia, èUtah. Si è ripartiti da zero a Salt Lake City: e il record di queste partite iniziali (1W-11L) lo dice forte e chiaro. Ventinovesima per punti segnati a partita (88.6 ppg). Sarà una stagione lunga…

Hot: Difficile dire chi tra LaMarcus Aldridge, Kevin Durant e Kevin Love sia il migliore in questo momento. Tuttavia, i numeri ci aiutano a decidere. Love sta viaggiando in doppia-doppia di media con 26.8 punti a partita supportati da 13.6 rimbalzi e 4.5 assist. Inoltre, sta tirando con il 48% dal campo (35.7% da tre). Se non è un inizio di stagione da MVP questo…

Ty Lawson

Ty Lawson

Not: La difesa dei Denver Nuggets è sicuramente una delle cose di cui Brian Shaw si dovrà occupare nel breve periodo. I Nuggets concedono ben 105.6 punti a partiti, sono i 27esimi in tutta la lega in questa speciale categoria statistica. Anche se in casa questa mancanza può essere sopperita dal cercare un punteggio più alto correndo contro le difese avversarie affannate dall’altezza del Pepsi Center, “on the road” non si può concedere così tanto.

Unexpected: il ritorno sul parquet così presto di Russell Westbrook è sicuramente l’unexpected della Northwest per queste prime settimane di Regular Season. Sia per come è stata gestita la cosa dai Thunder, sia per quanto è stato decisivo sull’avvio di stagione a OKC. Oklahoma è stata molto brava a non attirare l’attenzione sul ritorno di Russell Westbrook così da evitare qualsiasi tipo di pressione sul giocatore. Inoltre, senza di lui questo inizio di stagione sarebbe stato per lo meno complicato, visto anche che le seconde linee nello spot di point guard ancora non stanno dando l’apporto sperato.


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