LeBron James

LeBron James

I 61 punti di Lebron James hanno certificato quel che è noto da tempo: Miami, con l’avvicinarsi della postseason, ha decisamente cambiato passo. La squadra della Florida ha vinto 8 partite di seguito battendo avversari come Warriors, Thunder, Mavs, Suns e Bulls. Una striscia più che positiva interrotta solamente dalle due sconfitte contro Houston e San Antonio, sconfitte che però pesano relativamente nella gerarchia della Conference visto che Indiana per la prima volta in stagione sembra in calo, un calo che ha permesso agli Heat di tornare a due partite dalla vetta e rimettere così in discussione il primato ad est. La notizia migliore per coach Spoelstra comunque non arriva dalla classifica, ma dal campo: Dwyane Wade, al netto di qualche partita saltata di troppo, ha ritrovato una condizione fisica di buon livello e con essa è migliorato moltissimo anche il suo gioco. In questo periodo in numero 3 ha confezionato prove importanti e ha chiuso il suo fantastico febbraio con il 60.9% dal campo e con 21 punti media (basti pensare che a gennaio si era fermato a 15.6).  Impossibile poi non spendere qualche parola per Lebron James che nelle ultime 10 partite ha scollinato oltre quota 30 ben 6 volte, una di questa sono i 61 punti inflitti ai Bobcats che stupiscono soprattutto per l’incredibile 22/33 dal campo con cui ha chiuso la sua partita.

Trevor Ariza  (Mitchell Layton/MCT via Getty Images)

Trevor Ariza (Mitchell Layton/MCT via Getty Images)

Quinti ad est e secondi nella division i Washington Wizards hanno finalmente cambiato passo, utilizzando al meglio il potenziale che, sulla carta, ne faceva una squadra di alto livello. Il record adesso dice 32-29 (52.5% di vittorie) e i playoff, vero traguardo stagionale, sono a portata di mano. La squadra della capitale ha saputo affrontare al meglio un calendario abbastanza morbido di recente vincendo 7 delle ultime 8 partite.  Un periodo in cui, vittorie contro NOLA e Cleveland ha parte, ha sempre messo a referto almeno 104 punti mostrando, finalmente, un attacco decisamente spumeggiante. Merito anche, se non soprattutto, di un Trevor Ariza in forma smagliante. Solo nel suo anno a Houston Ariza aveva avuto cifre simili a quelle di questa fantastica annata in cui viaggia a 15 punti di media con 43.1% da 3 punti. Se però stringiamo il campo alla stretta attualità vediamo un giocatore ancora più importante, l’ala dei Wizards nelle ultime 10 partite infatti viaggia a ben 19 punti e 7.7 rimbalzi di media con la ciliegina dei 40 punti, con 8/12 da 3 punti, inflitti ai Sixers in una serata praticamente perfetta.

Gary Neal (Photo by Brock Williams-Smith/NBAE via Getty Images)

Gary Neal (Photo by Brock Williams-Smith/NBAE via Getty Images)

Alle spalle di Washington e saldamente in zona playoff troviamo invece Charlotte.  I Bobcats, settimi ad Est, nonostante un calendario durissimo, stanno emergendo come una solida realtà. Nelle ultime 5 gare hanno affrontato in trasferta Memphis, San Antonio, OKC e  Miami prima di ospitare Indiana. Difficile trovare una “schedule” più dura di questa, ma Jefferson e compagni sono riusciti comunque a vincere 2 partite (contro Memphis e Indiana) e sono rimasti in partita contro l’uragano James, che proprio contro di loro ha deciso di entrare nella storia con una prova da 61 punti. Dove la squadra di Steve Clifford deve davvero migliorare è negli scontri diretti con le altre squadre della division visto che al momento il record dice 1-8, il peggiore della Lega.  Passando ai singoli l’uomo di copertina non può che essere Al Jefferson, autore di una stagione super, “Big Al” è ulteriormente salito di colpi e nelle ultime 10 partite viaggia a 25.9 punti e 9.8 rimbalzi di media. Cifre importantissime, ma che non descrivono l’efficacia del ragazzo da un punto di vista difensivo dove, forse, Jefferson da il meglio di se. Chiudiamo parlando di Gary Neal, arrivato a fine mercato per dare incisività sul perimetro e chiudere la lacuna più grande della squadra, l’ex guardia di Spurs e Bucks si è subito calato nella parte e nelle 4 partite giocate è sempre andato in doppia cifra, in chiave playoff si tratta di un’aggiunta importante.

 Kyle Korver (Photo by Kevin C. Cox/Getty Images)

Kyle Korver (Photo by Kevin C. Cox/Getty Images)

Passiamo agli Hawks, al momento ottavi, ma a fortissimo rischio lotteria. Con una sola vittoria nelle ultime 13 partite la squadra della Georgia è sprofondata in classifica  e se è ancora nel tabellone della post season, con 3 partite di margine su Detroit peraltro, lo deve solo ed esclusivamente all’inadeguatezza degli avversari. Nel lungo periodo l’assenza di Al Horford si è rivelata un ostacolo quasi intramontabile e adesso che si è fermato anche Paul Millsap il disastro sembra completo. Atlanta ha perso due dei 3 giocatori più importanti e si ritrova senza lunghi importanti. Una situazione difficilissima per qualsiasi squadra, a maggior ragione per chi, come gli Hawks, non ha certo una panchina lunghissima. Da segnalare anche la fine, a quota 127, della lunghissima striscia di gare con almeno una tripla a referto da parte di Kyle Korver. KK si è fermato mercoledì notte nella gara persa contro i Blazers. Dietro Cleveland sembra in rapida ascesa e anche se Atlanta ha 3.5 partite di vantaggio l’accesso ai playoff non è affatto sicuro e forse nemmeno auspicabile vista l’altissima qualità del prossimo draft. Molto più importante dei playoff sarebbe chiudere la stagione con dignità e nel frattempo mettere basi importanti per il futuro della franchigia vista la grande quantità di giocatori giovani da testare e far crescere al senza troppe pressioni.

Tobias Harris (Photo by Sam Greenwood/Getty Images)

Tobias Harris (Photo by Sam Greenwood/Getty Images)

Tristemente ultima nella division e con il terzo peggior record della Lega, Orlando continua a lavorare sul lungo periodo coccolandosi i suoi giovani. Va interpretata in questo senso la decisione di rinunciare a Glen Davis e al suo pesante contratto, con una stagione fortemente negativa i Magic hanno preferito risparmiare il più possibile e liberare il cap in vista della prossima stagione. Nel frattempo Victor Oladipo si è messo alle spalle un bel febbraio da un punto di vista personale e non è un caso che la Lega lo abbia nominato rookie del mese. Da segnalare anche la crescita di Tobias Harris che nelle ultime 10 gare viaggia a 18.3 punti e 6.4 rimbalzi di media. Lo abbiamo detto tante volte e non possiamo che ripeterlo, lui Oladipo e Vucevic sono il trio di giovani su cui si fonderanno i nuovi Magic, assieme ovviamente ai giocatori che arriveranno nei prossimi draft. Nel frattempo si continua a lavorare in vista del futuro e qualche segnale importante arriva anche Maurice Harkless, altro giocatore tutto da costruire, ma che ha fatto vedere buone cose.


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