Mandatory Credit: Brad Rempel-USA TODAY Sports

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1 – Karl Anthony Towns – C – MIN
Stabilmente in testa alla classifica grazie a prestazioni che ne fanno il favoritissimo vincitore al premio di Rookie of the Year. Si è anche tolto lo sfizio di vincere lo skill challenge all’All Star Saturday battendo il piccolo Isaiah Thomas. Chiude il mese di febbraio con 21.1 punti e 11.8 rimbalzi di media, con il 53.7% dal campo. Il processo di ampliamento del range di tiro è ancora in corso, ma se dovesse aver successo potrebbe davvero diventare un’arma letale.

2 – Jahlil Okafor – C – PHI
Tutt’ora in testa alla classe di Rookies per punti segnati, dopo un gennaio in cui ha tirato con oltre il 60% dal campo, ha passato un febbraio in cui ha tirato comunque con il 56.8% e in cui è tornato sulle sue medie stagionali di rimbalzi e migliorando nella distribuzione degli assist. Rimane stabilmente nella top 10 del numero di possessi in post, con 316 totali in stagione, situazione in cui tira con il 47.1% dal campo.

3 – Kristaps Porzingis – F – NYK
Pare abbia un po’ preso il rookie wall, ovvero la crisi che attraversano i rookie dopo l’all star game, data la loro scarsa abitudine a giocare tante partite come il calendario NBA richiede. Nelle otto partite successive all’All Star Break, infatti, il lettone tira il 42.6% dal campo e il 27.6% da tre, raccogliendo 5 rimbalzi di media, contro i 7.7 rimbalzi a partita prima della pausa e il 34.9% da tre, anche se appare un po’ in ripresa nelle ultime due gare. Giocare in una squadra dall’identità difficile da inquadrare come i Knicks di Rambis non lo aiuta di certo.

 

4 – Justise Winslow – F – MIA
I propositi di Spoelstra di farlo giocare da 4 si sono avverati e Winslow ha tenuto botta a rimbalzo anche dovendosela vedere contro avversari spesso più corazzati di lui. L’arrivo di Joe Johnson ha cambiato un po’ la distribuzione dei minuti ma l’ex Duke resta uno dei giocatori più utilizzati dal suo coach. Da dopo la pausa per l’All Star Game ha sensibilmente migliorato le sue statistiche a rimbalzo e il volume di tiri, anche se resta uno shooter piuttosto titubante

5 – D’Angelo Russell – G – LAL
Finalmente pare esplosa la stella dell’ex Ohio State. Da dopo la pausa dell’All Star Game sta tirando con il 47.1% dal campo e addirittura il 50% dall’arco per 19.7 punti di media. Nella vittoria contro Brooklyn è arrivata anche la sua miglior prestazione stagionale, con 39 punti e 6 rimbalzi. Per lui un rookie wall al contrario.

Bobby Portis (immagine tratta da internet)

Bobby Portis (immagine tratta da internet)

6 – Bobby Portis – F – CHI
Negli ultimi due mesi l’ex Arkansas ha guadagnato minuti e spazio in squadra, giocando più di 20 minuti a partita. Da dopo l’All Star Game viaggia a 8.3 rimbalzi e 1.5 assist di media. Ancora al tiro non è così efficace, anche se sta cercando di ampliare il suo range da oltre l’arco. Purtroppo paga un po’ il calo della squadra, che è scivolata ai margini della zona playoff in uno slump che coach Hoiberg fatica a interrompere.

7 – Emmanuel Mudiay – G – DEN
Con l’infortunio di Gallinari le residue speranze di playoff dei Nuggets si possono definitivamente abbandonare, per cui coach Malone ha la possibilità di sviluppare a cuor leggero Il talento del ventenne (oggi, Auguri!) ex giocatore della lega cinese.Lui continua a faticare al tiro e a perdere qualche pallone di troppo. Resta un giocatore fondamentalmente di Pick And Roll, anche se la sua efficacia in questo aspetto del gioco è ben lungi dall’essere di un livello accettabile, con solo il 29.7% di frequenza in cui lui o la sua squadra riesce a ricavare punti da questa situazione di gioco.

8 – Myles Turner – F/C – IND
Da dopo l’All Star Game coach Vogel gli sta dando più minutaggio, anche se a giudicare dalle cifre, la sua efficacia è calata e quanto l’ex Texas riusciva a produrre in 20 minuti è sostanzialmente uguale ad oggi, in cui gioca quasi 10 minuti in più. Il processo di crescita è ancora ampiamente con il cartello di lavori in corso esposto fuori e i Pacers gli stanno dando fiducia anche in un momento in cui hanno bisogno di cambiare un trend che li vede con un record di sole 4 vittorie nelle ultime 10 gare.

9 – Nikola Jokic – C – DEN
Passa ancora da partite da 10 minuti a partite da 30 minuti in campo, ma dopo la pausa dell’All Star Game pare aver trovato una maggior solidità a rimbalzo e nelle ultime 7 gare è andato  5 volte in doppia cifra in questa voce statistica. Continua a tirare con il 50% abbondante dal campo, nonostante non sia un giocatore prettamente da pitturato come ci si aspetterebbe da un giocatore così fisico.

10 – Mario Hezonja – G – ORL
La partenza di Tobias Harris ha liberato spazio e minuti per l’ex blaugrana, che da alcune partite ha anche iniziato a prendere fiducia. Contro Chicago, il 2 marzo, è arrivato il career high in punti, 21, conditi da 5 rimbalzi e dalla vittoria finale. Titolare nelle ultime 3 partite ha iniziato a tirare con il 46.7% dal campo e il 38.5% da tre, con 12 punti di media.