Karl-Anthony Towns (immagine tratta da NBA.com)

Karl-Anthony Towns (immagine tratta da NBA.com)

Non cambia la testa della classifica del nostro NBA Rookie Report, con la prima scelta assoluta a guardare tutti dall’alto, grazie alla concretezza e alla varietà del suo gioco. Si conferma ancora Porzingis come sorpresa, mentre da segnalare il gronchi rosa di Boban Marjanovic, autore del suo career high di 18 punti in 17 minuti contro i generosissimi Sixers.

1 – Karl-Anthony Towns – C – MIN (15.2ppg, 9.3rpg, 2.2bpg)
La prima scelta assoluta al draft sta facendo vedere tutto il suo potenziale in una squadra che sta lentamente crescendo e che nel primo viaggio ad Est stagionale ha fatto registrare un record di 3W-2L. Quasi doppia doppia di media, nell’ultimo mese ha tirato con il 56% dal campo e il 50% da tre, da dove stanno aumentando le sue conclusioni, mostrando di avere un’ottima mano. In difesa si dimostra già un tassello importante, soprattutto in post.

2 – Krystaps Porzingis – F/C – NYK (14.1ppg, 8.6rpg, 1.9bpg)
Il lettone ha ormai convinto anche I più scettici grazie all’energia e alla dedizione che mette in campo. Anche la mano si è dimostrata molto morbida, anche a discapito di percentuali che non sono così esaltanti dal campo. Tra i rookie, dopo la prima scelta assoluta Towns è anche, dati alla mano, il giocatore che difende meglio da 2 punti   Lui è sicuramente una delle chiavi di New York, che prima di una serie di sconfitte era riuscita anche ad attestarsi al 50% di vittorie.

3 – Justise Winslow – F – MIA (6.2ppg, 5.2rpg, 1.4apg)
In un momento di apparente crisi decembrina al tiro, l’esterno degli Heat continua a dare il suo solido contributo sotto le plance. È il terzo rookie per minutaggio, ma a differenza di Okafor e Mudiay, che gli sono davanti, gioca in una squadra ampiamente sopra il 50% di vittorie e come ha anche detto il suo compagno di squadra Wade, quando è in campo, Miami gioca meglio.

4 – Jahlil Okafor – C – PHI (17.3ppg, 7.9rpg, 1.5bpg)
Ha fatto notizia fuori dal campo dopo aver malmenato un tifoso dei Celtics dopo una trasferta a Boston e per questo sospeso per due partite dai Sixers per cattiva condotta. Poi è rientrato e nelle ultime due partite ha fatto 22p e 8r di media, tirando con il 51,5% dal campo, ma praticamente solo da sotto canestro. Adesso arriverà il difficile, perché oltre ad essere sotto la lente d’ingrandimento per i suoi comportamenti fuori dal campo, pare si dovrà adattare ad un cambio di guida tecnica se, come pare, il neo arrivato Colangelo assumerà come head coach Mike D’Antoni, che con i giocatori di post come Okafor non è mai andato troppo d’accordo.

5 – Emmanuel Mudiay – G – DEN (10.7ppg, 3.5rpg, 5.7apg)
A discapito di una percentuale al tiro ai limiti del sanguinoso bisogna considerare i passi avanti fatti dal rookie di Denver nell’ultimo periodo, che ha raggiunto quota 6 assist a partita. Tende ancora a perdere troppi palloni, ma è normale in un processo di crescita, considerando che il suo decision making è già di buon livello.

D'Angelo Russell ( Ohio State ) photo Paul Vernon / Associated Press

D’Angelo Russell a Ohio State photo Paul Vernon / Associated Press

6 – Nemanja Bjelica – F – MIN (6.7ppg, 5.3rpg, 1.9apg)
Il Serbo continua ad essere un’arma tattica importante per i Timberwolves e con lui in campo l’attacco della squadra di Minneapolis gira decisamente meglio. Buone anche le percentuali dal campo, dove tira con il 47.3% e il 38.6% da tre, prediligendo comunque il lato sinistro dell’attacco.

7 – D’Angelo Russell – G – LAL (12.0ppg, 4.5rpg, 3.2apg)
Salvate il soldato D’Angelo. Coach Byron Scott sta facendo di tutto per minare la fiducia dell’ex Ohio State. L’ultima mossa è quella di farlo partire dalla panchina, cosa che per un giocatore che potrebbe avere le chiavi della squadra in mano dal prossimo anno non è molto usuale. Il vantaggio è che facendo così potrebbe avere più minuti senza Bryant in campo, che al suo farewell tour ha già fatto intuire di voler metter su qualche show personale di troppo. La controfigura del sergente Dokes (se non avete mai visto Dexter non vi voglio nemmeno conoscere) non è l’ideale per sviluppare un talento come lui, che però deve continuare a lavorare per il futuro.

8 –  TJ McConnell – G – PHI (7.2ppg, 4.7rpg, 5.6apg)
Il rookie di Phila è una delle note più liete di una squadra che viaggia per avere uno dei record peggiori della storia NBA. L’ex Arizona, undrafted all’ultimo draft, sta viaggiando con 5,6 assist di media e con uno Usage Rate del 15,5% incide per il 51% degli assist di squadra e su 100 suoi possessi  ben il 37.7% termina con un assist. A volte giocare leggeri e in una squadra che non ha nulla da chiedere alla stagione permette di far vedere un potenziale che altrimenti sarebbe difficile far emergere.

9 – Rondae Hollis-Jefferson – G/F – BKL (5.2ppg, 6.1rpg, 1.4spg)
Brooklyn gioca male, a tratti malissimo, ma Rondae Hollis-Jefferson è uno dei giocatori che maggiormente sta emergendo. Soprattutto a rimbalzo l’ex Arizona sta dando un contributo importante grazie all’energia che mostra in campo. Purtroppo un infortunio alla caviglia lo costringerà a fermarsi ai box per un po’, ma lo aspettiamo al rientro per vedere se continuerà a mantenere le ottime cifre difensive messe in mostra finora (primo tra i rookies nelle palle rubate).

10 – Jerian Grant – G – NYK (5.5ppg, 1.9rpg, 2.5apg)
Novità positiva di inizio anno in casa Knicks, ha progressivamente perso minutaggio con il rientro di Afflalo e nell’ultima partita ha giocato solo 3 minuti. Il calo di minutaggio del Senior da Notre Dame è coinciso con uno slump di 4 sconfitte consecutive da parte della squadra e le cose potrebbero anche essere collegate, dato che con Jerian in campo il Net Rating difensivo passa da 104.6 punti per 100 possessi a 96.4. Lo teniamo ancora in classifica per quanto fatto vedere a inizio stagione, ma se continua a giocar poco scivolerà via in fretta.