Kyrie Irving ha vinto la sfida contro l'altro rookie Brandon Knight (Foto: sports.yahoo.com)

Detroit Pistons @ Cleveland Cavaliers 100-101
Seconda vittoria consecutiva per i Cleveland Cavaliers che, davanti al proprio pubblico, sconfiggono degli ottimi Detroit Pistons. Trascinatori assoluti della contesa sono un Alonzo Gee da 16 punti e 11 rimbalzi e la prima scelta del draft 2011 Kyrie Irving, autore di 25 punti (17 nel quarto periodo) e 8 assist, più i 32 punti del sempreverde Jamison. Cleveland, grazie ad un ultimo quarto meraviglioso, riesce a recuperare il -11 che, a fine terzo periodo, stava dando una certa tranquillità ai Pistons (77-66). I Cavs passano avanti sull’89-87 grazie ad una tripla di Irving e non molleranno più un colpo fino al termine della partita. Detroit, dal canto suo, non vuole alzare bandiera bianca e impatta con una tripla di Knight a 1:02 dal termine a quota 95, ma non basterà. I tiri liberi finali di Irving e Gibson fisseranno il punteggio finale sul 101-100 per i Cavs, che ora insidiano l’ottava piazza occupata al momento dai Boston Celtics. Ai Pistons non bastano i 24 di Knight e la doppia doppia di Monroe (19 punti e 11 rimbalzi + 7 assist) e, dopo un incredibile score di 7 vittorie nelle ultime 10, perdono probabilmente l’ultimo treno utile per provare a raggiungere i playoff.
Pistons (11W-23L): B.Knight 24, G.Monroe 19, B.Gordon 16. Reb (44): G.Monroe 11. Ast (22): G.Monroe 7
Cavaliers (13W-17L): A.Jamison 32, K.Irving 25, A.Gee 16. Reb (49): A.Gee 11. Ast (23): K.Irving 8

New Orleans Hornets @ Indiana Pacers 108-117
Terza vittoria consecutiva per gli Indiana Pacers, che sembrano essere usciti da un febbraio nero che li aveva portati a perdere 5 partite consecutive. Davanti a loro c’erano i sempre più disastrati New Orleans Hornets, alla loro seconda sconfitta di fila. Indiana però fa fatica e chiude la contesa solo dopo un overtime. La partita è segnata dal costante equilibrio, con nessuna delle due contendenti che riesce a trovare la forza necessaria per scappare definitivamente. Gli ultimi secondi della partita sono concitati, con Indiana che a 1:28 dalla sirena finale è avanti +5 (97-92). New Orleans resiste e con 7 punti consecutivi di Ayón riporta la contesa sul -1 (99-98) con ancora 16 secondi da giocare. Collison (18 punti) realizza il libero del 100-98 e Ariza (21 punti) con un bel piazzato porta la partita all’overtime sul punteggio di 100-100. Nel tempo supplementare però non ci sarà storia, Indiana piazza un parziale di 10-0, targato Hibbert (30 punti e 13 rimbalzi) e George (20 punti), che stende gli Hornets e la partita si concluderà con il finale di 117-108 per i Pacers. Per gli Hornets, oltre ai già citati Ariza e Ayón, buona la prova di Jarrett Jack (19 punti e 10 assist) e del nostro Marco Belinelli che mette insieme 15 punti e 6 rimbalzi.
Hornets (7W-25L): T.Ariza 21, J.Jack 19, C.Karnan 17. Reb (38): M.Belinelli, T.Ariza 6. Ast (26): J.Jack 10
Pacers (20W-12L): R.Hibbert 30, P.George 20, D.Collison 18. Reb (44): R.Hibbert 13. Ast (18): P.George, D.Collison 6

Mario Chalmers, protagonista dalla lunga distanza (Foto: sports.yahoo.com)

Sacramento Kings @ Miami Heat 108-120
Miami Heat sempre più inarrestabili, che, con la vittoria di stanotte, incrementano la loro striscia positiva a 7. Con un LeBron James da soli 18 punti e meno brillante del solito, è Mario Chalmers a vestire i panni del terzo big three, mettendo a referto 20 punti con 6 triple (carrer high). Gli altri due original big three tengono in piedi Miami, Wade ne mette 30 (50% al tiro) con 10 assist e Bosh 20 con 10 rimbalzi. Sacramento, grazie ad un Isaiah Thomas da 24 punti e un Evans capace di mettere insieme una doppia doppia da 21 punti e 10 assist (oltre ai 23 punti di Thornton), tiene bene sul parquet dell’American Airlines Arena, rimane in partita e tiene testa ai più quotati Heat. Il terzo periodo si chiude sul +5 per gli Heat (93-88) che, solitamente, a questo punto della contesa avevano già messo il turbo. A inizio quarto periodo però Miami si mette a fare Miami e firma un parziale di 15-5 che mette la parola fine all’incontro, permettendo agli Heat di rafforzare il primato della Eastern Conference.  Per Sacramento, nonostante la buona prestazione di stanotte, la striscia negativa prosegue e le sconfitte consecutive ora sono 6. A ovest peggio di loro soltanto gli Hornets.
Kings (10W-22L): I.Thomas 24, M.Thornton 23, T.Evans 21. Reb (41): J.Thompson 10. Ast (24): T.Evans 10
Heat (26W-7L): D.Wade 30, C.Bosh, M.Chalmers 20. Reb (40): C.Bosh 10. Ast (28): D.Wade 10

Philadelphia 76ers @ Memphis Grizzlies 76-89
Uno straordinario Marc Gasol ha preso per mano i Memphis Grizzlies, che così riescono ad avere la meglio dei Philadelphia 76ers. Lo spagnolo mette a referto 15 punti, 14 rimbalzi e 7 assist, aggiungendoli ai 14 punti di Rudy Gay e i 13 di O.J.Mayo. Ai 76ers non bastano invece i 22 di Holiday per riuscire a portare a casa una partita che fin da subito per i ragazzi di coach Collins si era messa male. Philadelphia si dimentica di giocare il primo quarto, con Memphis che è gia avanti +20 sul 30-10. Iguodala (11 punti e 7 assist) e soci riescono a rimettere insieme i pezzi e i 13 punti consecutivi  di Holiday permettono ai 76ers di andare all’intervallo sotto soltanto di 5 punti (47-42). Philadelphia sia nel terzo che nel quarto quarto non riuscirà a trovare quel qualcosa in più per riuscire a mettere la testa avanti, complice anche un’ottima difesa dei Grizzlies, e la tripla del  +11 a 1:48 dalla sirena messa a segno da Gay mette in frigorifero l’incontro (84-73). I 76ers perdono la quarta partita di fila e non riescono a riprendersi la terza posizione della Eastern Conference, sempre in mano ad Orlando. Per i Grizzlies una vittoria che rafforza la loro settima posizione a ovest.
76ers (20W-13L): J.Holiday 22, L.Allen 14, A.Iguodala 11. Reb (36): T.Young 7. Ast (19): A.Iguodala 7
Grizzlies (19W-15L): M.Gasol 15, R.Gay 14, O.J.Mayo 13. Reb (47): M.Gasol 14. Ast (25): M.Gasol 7

Nicolas Batum è in uno straordinario momento di forma (Foto: sports.yahoo.com)

San Antonio Spurs @ Portland Trail Blazers 97-137
Senza Duncan e Parker, oltre al lungodegente Ginobili, San Antonio crolla di 40 punti (ma poteva andare peggio) al cospetto dei Portland Trail Blazers, interrompendo così un’impressionante striscia consecutiva di 11 vittorie. Portland, spinta dai 21 di Aldridge, dai 20 di Crawford e dai 19 di Wallace e Batum, è già avanti  di 23 punti all’intervallo (66-43). Nel quarto periodo, con un Rose Garden già semivuoto (causa manifesta superiorità Blazers), Portland tocca addirittura il +47 (122-75) ma è già garbage time da molti minuti. Per gli Spurs l’unica nota lieta della serata è la doppia doppia di Kawhi Leonard da 24 punti e 10 rimblazi. In ottica playoff, un’ottima vittoria per i Blazers, che si portano a sola mezza partita di distanza da Denver (attualmente ottava). Ulteriore conferma per San Antonio che, nonostante l’ottimo ricambio generazionale in atto in Texas, ha bisogno ancora dei  suoi vecchi campioni per essere competitiva ai vertici della Western Conference.
Spurs (23W-10L): K.Leonard 24, D.Green 16, C.Joseph 13. Reb (33): K.Leonard 10. Ast (13): G.Neal, C.Joseph, R.Jefferson 3
Trail Blazers (18W-16L): L.Aldridge 21, J.Crawford 20, M.Batum e G.Walalce 19. Reb (47): G.Wallace 10. Ast (31): J.Crawford 8