Al Jefferson(Kent Smith/Getty Images)

Al Jefferson(Kent Smith/Getty Images)

Con l’attenzione del mondo cestistico, e non solo, spostata su Arlington, Texas, dove nella notte si sono disputate le due semifinali delle Final Four NCAA, l’NBA non ha fermato la sua corsa verso i playoffs mettendo a disposizione dei tifosi sei sfide. Il risultato più interessante è la vittoria dei Charlotte Bobcats sui Cleveland Cavaliers. La franchigia di sua maestà Michael Jordan chiude così il discorso playoffs, raggiungendo la post-season per la seconda volta in dieci anni di, non sempre, onorata carriera. Chicago e Washington si sono sfidati nella capitale dell’Unione per un anticipo di quella che con molta probabilità potrebbe essere una delle serie al primo turno della prossima post-season. Bene anche Detroit che con un’ottima prestazione difende il parquet del Palace of Auburn Hills dai Boston Celtics. I Nets ritrovano Kevin Garnett (fuori da 19 partite consecutive per spasmi alla schiena ndr) e vincono una gara non impossibile contro i Philadelphia 76ers.

Minnesota Timberwolves@Orlando Magic 92-100

Chicago Bulls@Washington Wizards 96-78

Charlotte Bobcats@Cleveland Cavaliers 96-94

Boston Celtics@Detroit Pistons 111-115

Brooklyn Nets@Philadelphia 76ers 105-101

Toronto Raptors@Milwaukee Bucks 102-98

Deron Williams (Brooklyn Nets) (AP Photo/Jim Prisching)

Deron Williams (Brooklyn Nets) (AP Photo/Jim Prisching)

MVP: Consegnamo il premio di miglior giocatore di serata a Deron Williams. La PG dei Nets ha dimostrato di aver voglia di giocarsi questa post-season. I Nets non  arrivano certamente ai playoffs da favoriti. I 19 punti di D-Will ma soprattutto la cattiveria che il l’ex Jazz ha messo in campo dimostrano che c’è speranza per i Nets.

LVP: Luol Deng ha “contribuito” alla sconfitta interna contro i Charlotte Bobcats con solo cinque punti in più di 36 minuti di utilizzo. Arrivato quest’inverno dai Chicago Bulls, Deng è stato spesso accostato a rumors che lo volevano in partenza dall’Ohio. Non se ne è fatto nulla ma Deng non ha incantato in questa seconda parte di campionato a Cleveland.

On Fire: R. Rubio (MIN) 18 p, 19 a; C. Brewer (MIN) 15 p, 5 st; A. Afflalo (ORL) 18 p; DJ. Augustin (CHI) 25 p, 4 r, 4 a; J. Noah (CHI) 21 p, 12 r, 3 a; J. Wall (WAS) 20 p, 3 r, 6 a; M. Gortat (WAS) 19 p, 8 r; A. Jefferson (CHA) 24 p, 15 r, 4 a; K. Walker (CHA) 20 p, 4 r, 7 a; K. Irving (CLE) 44 p, 7 r, 8 a; J. Bayless (BOS) 25 p, 4 r, 3 a; P. Pressey (BOS) 12 p, 2 r, 11 a; J. Sullinger (BOS) 22 p, 10 r, 5 a; A. Drummond (DET) 19 p, 20 r; R. Stuckey (DET) 26, 4 r, 4 a; D. Williams (BKN) 19 p, 4 r, 9 a; T. Young (PHI) 20 p, 5 r, 3 a; G. Vasquez (TOR) 26 p, 4 r, 4 a; D. DeRozan (TOR) 23 p, 2 r, 5 a; J. Henson (MIL) 23 p, 9 r, 6 a.

Losing Effort. I 44 di uno scatenato Kyrie Irving meritano il Losing Effort di serata, non fosse altro che valgono anche il Career High della point guard australiana dei Cleveland Cavaliers.

The Unexpected. Ottima prestazione di Phil Pressey, che mette a referto 12 punti, 2 rimbalzi e 11 assist con i suoi Boston Celtics.

Ups. Vincendo una gara molto divertente, arrivata addirittura all’OT, contro i Cleveland Cavaliers, gli Charlotte Bobcats son riusciti a ottenere matematicamente la qualificazione ai playoffs per la seconda volta in dieci anni di storia. Ricordiamoci che solo due anni fa questa squadra era riuscita a ottenere il non invidiabile record di 7 vittorie e 59 sconfitte (peggior percentuale W/L nella storia della lega.

Downs. I Minnesota TimberWolves sono alla ricerca del primo record positivo in nove anni. A una sola partita dal riuscirci, i TimberWolves hanno sprecato l’occasione di migliorare il loro record contro gli Orlando Magic. Il fatto che Kevin Love sia costretto a stare in panchina per spasmi alla schiena è sicuramente un fattore.


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