Dallas Mavericks @ New York Knicks 97-104 

Ottava vittoria in nove partite per i Knicks, che al Madison Square Garden sconfiggono i campioni in carica di Dallas. A metà del quarto periodo, con gli ospiti avanti per 80-78, New York segna un parziale decisivo di 12-1 con 4 triple 3 di Novak uscendo dalla panchina e una di un caldissimo Lin (28 punti e career –high di 14 assist) che gli permette di controllare la partita sino al termine. Buona prestazione anche per il neo-acquisto J.R.Smith (15 punti) e in generale della panchina dei Knicks che con 32 punti surclassa quella dei campioni in carica. Per i Mavericks c’è il solito Nowitzki (34 punti e 5 rimbalzi) e un buon Terry (13 punti, 7 rimbalzi e 6 assist).

Dallas (20W-12L): D.Nowitzki 34, S.Marion 14, J.Terry 13. Reb (41): S.Marion  e J.Terry  7. Ast (24): J.Terry 6.

New York (16W-16L): J.Lin 28, J.R.Smith 15, T.Chandler e S.Novak 14. Reb (40): T.Chandler 10. Ast (21): J.Lin 14.

 

Orlando Magic @ Miami Heat 78-90

Si interrompe a Miami la striscia di 4 vittorie consecutive per I Magic, dove gli Heat hanno dato prova di grande solidità concedendo solamente il 21% (5 su 23)al tiro nel secondo quarto e sostanzialmente chiudendo lì la partita. Grande prestazioni per Wade (27 punti) e James che sfiora la tripla-doppia (25 punti, 11 rimbalzi e 8 assist). Per Orlando ci sono i 17 punti di Redick (con 5-7 da 3 punti) e i 12 con 15 rimbalzi di Howard.

Orlando (20W-12L): J.Redick 17, D.Howard e G.Davis 12. Reb (40): D.Howard  15. Ast (15): J.Nelson 4.

Miami (25W-7L): D.Wade 27, L.James 25, U.Haslem 10. Reb (48): L. James 11. Ast (20): L. James 8.

 

Boston Celitcs @ Detroit Pistons 81-96 

Terza sconfitta consecutive per I Celtics che ritornano così al 50% nel record vittorie-sconfitte. Dopo un primo tempo terminato con 13 punti di scarto a favore dei padroni di casa, i bianco verdi provano a scuotersi con un parziale di 12-1 a cui segue però la risposta dei Pistons con un contro parziale di 12-0 che chiude la partita. Per Detroit 5 uomini in doppia cifra guidati dalla doppia-doppia di Monroe (17 punti e 10 rimbalzi) mentre per Boston c’è il solito Pierce da 18 punti e un Rondo (espulso per protesta nel finale)da 5 punti e 10 assist.

Boston (15W-15L): P. Pierce 18, C. Wilcox 14, R. Allen 13. Reb (41):  J. O’Neal 11. Ast (22): R.Rondo 10.

Detroit (7W-20L): G.Monroe 17, R.Stuckey 16, T.Prince 13. Reb (43): G.Monroe e J.Maxiell 10. Ast (14): B.Gordon, G.Monroe e J.Maxiell 3.

 

 Sacramento Kings @ Cleveland Cavaliers 92-93

Partita molto combattuta in Ohio dove Sacramento si deve arrendere ai Cavaliers dopo che Irving (23 punti ) ha subito fallo e poi segnato i 2 liberi decisivi a 0.4 secondi dal termine della partita. Partita che è stata a lungo in equilibrio con i Kings guidati dalle doppie-doppie di Thornton (21 punti e 10 rimbalzi) e di Thomas (23 punti e 11 assist) che devono arrendersi, come già detto, nel finale quando a 2.9 secondi dalla fine avevano segnato con Cousins il canestro del 92-91. Per i padroni di casa ci sono anche i 21 punti di Jamison e la doppia-doppia di Thompson (15 punti e 15 rimbalzi).

Sacramento (10W-21L): I. Thomas 23, M. Thornton 21, D. Cousins 19. Reb (53): M. Thornton 10. Ast (21): I. Thomas 11.

Cleveland (12W-17L): K.Irving 23, A.Jamison 21, T.Thompson 15. Reb(56): O.Casspi e T.Thompson 15. Ast (15): R.Session 5.

 

Charlotte Bobcats @ Indiana Pacers 73-108

Vittoria in scioltezza per i Pacers, che si liberano senza difficoltà dei Bobcats. La gara vera e propria dura appena due minuti, giusto il tempo per coach Vogel di chiamare timeout e strigliare i suoi per un inizio di partita soft. I padroni di casa rispondono immediatamente con un parziale di 21-2 che in pratica chiude i conti. Il vantaggio di Indiana, infatti, si dilata a + 20 (53-33) all’intervallo, arrivando fino al + 40 nel secondo tempo. In una serata dove nessuno tra i Pacers gioca più di 29 minuti, il migliore in campo è Hibbert (18 e 14 rimbalzi). Tra i sei padroni di casa che raggiungono la doppia cifra, vanno sottolineate le prove di Granger (14 con 5/14 al tiro) e West (14 e 8 rimbalzi). Serata imbarazzante, invece, per il quintetto dei Bobcats, che mette insieme appena 25 punti, con Diaw e Byiombo che chiudono a quota 0.  Le poche cose buone per coach Silas vengono da Brown (16) e Walker (15 e 5 assist), entrambi usciti dalla panchina.

Charlotte (4W-27L): D. Brown 16, K. Walker 15, C. Maggette e D. White 10. Reb (31): B. Byiombo 8. Ast (19): K. Walker 5.

Indiana (19W-12L): R. Hibbert 18, D. Granger e D. West 14. Reb (55): R. Hibbert 14. Ast (22): D. Collison 6.

 

Milwaukee Bucks @New Jersey Nets 92-85

La gara ha un protagonista assoluto: Ersan Ilyasova. Il numero 7 dei Bucks mette insieme numeri da record per la sua carriera sia in fatto di punti (29) che di rimbalzi (25) e guida i suoi ad una vittoria preziosa sul campo dei Nets. I Bucks controllano la partita nel primo tempo, chiuso avanti 43-36, finendo sotto solo per un minuto nel secondo quarto sul 26-27. Gli ospiti allungano poi nel terzo periodo grazie a un break di 15-4, che porta il punteggio sul 58-40. Vantaggio che resta in doppia cifra fino a 4 minuti dal termine, quando un contro parziale dei Nets guidato da Deron Williams (26 e 6 assist), riporta i padroni di casa sotto di soli 5 punti (85-80). La parola fine alla contesa la mette, a 50 secondi dal termine, Carlos Delfino (11, 4 rimbalzi e 4 assist), con uno dei suoi 3 tiri dalla lunga distanza mandati a bersaglio. Milwaukee ringrazia anche Jennings (17, 7 rimbalzi e 4 assist), mentre New Jersey, che paga il 66% dalla lunetta, si consola col ritorno in campo di Brook Lopez (9 punti in 21 minuti) e con i 17 punti di Morrow.

Milwaukee (13W-18L): E. Ilyasova 29, B. Jennings 17, L. Mbah a Moute 12. Reb (53): E. Ilyasova 25. Ast (16): S. Livingston 6.

New Jersey (9W-24L): D. Williams 26, A. Morrow 17, K. Humphries 13. Reb (43): She. Williams 15. Ast (16): D. Williams 6.

 

Utah Jazz @ Houston Rockets 85-101 

Vittoria abbastanza agevole per I Rockets, che battono i Jazz grazie a un secondo tempo in cui limitano gli avversari al 27% al tiro e a soli 8 punti in area. La prima frazione è equilibrata, con Utah che è quella che riesce a raggiungere il massimo vantaggio, che è di sole 4 lunghezze. Una prima svolta arriva a cavallo tra il terzo e il quarto periodo, quando Houston mette insieme un parziale di 15-4 che porta il punteggio sull’80-67. Utah è brava a reagire e grazie a 8 punti di Millsap (22), in un parziale di 11-0, si riporta a – 2 a 6 minuti dal termine (80-68). A questo punto Lowry (32 e 9 assist) prende in mano il ritmo della gara, guidando un nuovo parziale di 16-4 nei 3 minuti successivi, che chiude definitivamente la contesa. Ai Jazz non basta quindi la quarta doppia-doppia nelle ultime 5 gare di Jefferson (23 e 11 rimbalzi), mentre dall’altra parte si conferma davvero incisivo Scola (26 e 9 rimbalzi). Per gli ospiti è la sesta sconfitta nelle ultime 8 gare.

Utah (15W-15L): A. Jefferson 23, P. Millsap 22, R. Bell 11. Reb (41): A. Jefferson 11. Ast (16): G. Hayward e D. Harris 4.

Houston (18W-14L): K. Lowry 32, L. Scola 26, K. Martin 11. Reb (38): L. Scola 9. Ast (18): K. Lowry 9.

 

Philadelphia 76ers @ Minnesota Timberwolves   91 – 92

La striscia negativa per i 76ers si allunga e, dopo la gara a Minnesota di stanotte, raggiunge quota 3 sconfitte consecutive. Tuttavia quella di oggi non è stata, a differenza delle altre, una sconfitta pesante e sonora; e questo lo si capisce considerando che Philadelphia chiude 3 quarti di partita in vantaggio. Onore quindi ai Timberwolves che, trascinati da uno splendido Love (20 punti e 15 rimbalzi), si portano a casa il match allo scadere. L’inizio di partita però è tutto Sixers, i quali si portano sul +11, vantaggio annullato a 42 secondi dalla fine del primo quarto, grazie a Rubio già autore di 14 punti. Nel secondo periodo le squadre si equivalgono e riescono a trovare una buona fluidità offensiva, rendendo la partita molto piacevole e, soprattutto, combattuta. Durante il terzo quarto Minnesota si porta in vantaggio per un paio di volte, prima grazie ai liberi di Pekovic e in seguito con una tripla di Webster, anche se sono ancora gli ospiti a chiudere davanti (74-72). Ma è proprio nell’ultima parte di gara che si scatena Love, il quale mette a segno 12 punti, compresi i 2 liberi a un decimo dal termine, che consegnano la vittoria a Minnesota

Philadelphia (20W – 12L): J. Holiday 20, A. Igoudala 13, L. Williams 13. Reb(48): L. Allen 8. Ast(14): A. Igoudala 3.

Minnesota (16W – 16L): R.Rubio 22, K.Love 20, N.Pekovic 17. Reb (48): K.Love 15. Ast (13): R.Rubio 5.

 

Denver Nuggets @ Oklahoma City Thunder  118 – 124  (OT

Nona vittoria consecutiva in casa per i Thunder, sempre più dominatori della Western Conference, che beneficiano dei 51 punti di Durant (miglior prestazione della stagione), dei 40 di Westbrook e della doppia-doppia di Ibaka. La partita, tuttavia, non è dominata dalla squadra dell’Oklahoma, anche perché i Nuggets si dimostrano dei temibili rivali, in quanto riescono a chiudere il primo quarto avanti 27-25 e aumentano il vantaggio a +14 durante la seconda frazione di gara. I Thunder  tornano in carreggiata grazie a Westbrook e Harden, che consentono alla propria squadra di andare al riposo sotto di soli 5 punti. Il terzo quarto vede uno strapotere iniziale da parte di Oklahoma che, solo con Durant e Westbrook, mette assieme un parziale di 10-0 in meno di 4 minuti, ma i Nuggets riusciranno a rimanere in piedi grazie agli 11 punti di Miller, chiudendo il quarto sull’83 pari. L’ultima parte di gara vede un buon inizio di Denver guidata da Afflalo, che rimane in vantaggio per quasi tutto il periodo, per poi subire il pareggio da parte di Durant, che realizza 5 punti in 40 secondi e che porta le squadre all’overtime. Il prolungamento è dominato dai Thunder che ottengono così la vittoria

Denver (17W-15L): A. Afflalo 27, A. Miller 21, T. Lawson 17. Reb (51): A. Harrington 11. Ast (26): A. Miller 10.

Oklahoma City (24W-7L): K.Durant 51, R.Westbrook 40, S.Ibaka 14. Reb(44): S.Ibaka 15. Ast (20): R.Westbrook 9.

 

L.A. Lakers @ Phoenix Suns  90 – 102

Disfatta Lakers a Phoenix nella seconda sfida coi Suns in 3 giorni, dopo aver vinto il precedente scontro diretto. Ci prova solo Bryant a fasi alterne e stavolta il capitano non riesce a salvare la sua squadra. Merito va soprattutto a Phoenix che domina dall’inizio, grazie a una strepitosa prestazione di Dudley (25 punti), interrompendo una striscia di 4 sconfitte. Già nel primo quarto il vantaggio è di 17 lunghezze per i padroni di casa grazie al layup di Brown a 2 minuti dalla fine del periodo, chiuso sul punteggio di 19-35. Il tracollo dei giallo-viola (nei quali girano solo Bryant e Bynum), però, inizia dal secondo quarto, dove il distacco sale a 23 punti grazie ai punti di Morris dalla linea dei liberi e da quella da 3 punti, e del solito Dudley, che garantiscono un buon margine di sicurezza ai Suns all’intervallo. Il terzo quarto mette bene in chiaro l’andamento del match: L.A. non segna per 2 minuti e Phoenix si porta sul +27; solo Kobe, durante l’ultima frazione, cerca di riportare i suoi a tiro dei padroni di casa, non riuscendo, però, ad andare oltre i 10 punti di svantaggio. Dudley e Nash (14 assist) chiudono il conto e sanciscono il punteggio finale e la vittoria di Phoenix.

Los Angeles Lakers (18W-13L): K.Bryant 32, P.Gasol 17, A.Bynum 16. Reb (45): P.Gasol 12. Ast (21): P.Gasol 6.

Phoenix (13W-19L): J.Dudley 25, M.Gortat 21, G.Hill 15. Reb (41): M.Gortat 15. Ast (25): S.Nash 14.

Marco Pirri, Elia Palazzina e Alessandro Marelli