LBJ vs. Iggy (Photo: Yahoo! Sports)

LBJ vs. Iggy (Photo: Yahoo! Sports)

Miami Heat @ Philadelphia 76ers 84 – 78
Giunge tardi la reazione di Philadelphia, che non regala il prezioso scalpo ai ventimila del Wells Fargo Center: sotto di 27 a metà gara, infatti, i ragazzi di coach Doug Collins risalgono la china lentamente, ma con costanza. L’unica tripla di Evan Turner, a 6:27 dal termine, avvicina i Sixers sul 68 a 73, dando vita ad un finale avvincente, in cui LeBron James risponde con un jumper dalla media ad uno stepback di Lou Williams, sancendo la W Heat con 1:05 sul cronometro. Insolita doppia-doppia di Dwyane Wade, che tira 6 su 16 dal campo e chiude con 12 punti e 11 rimbalzi, mentre LBJ si dimostra stat-filler per antonomasia, firmando per 28 punti, 7 rimbalzi, 8 assist, 2 recuperi e 2 stoppate. Phila, in leggera flessione e alla seconda L in fila, ha ancora un ottimo Turner, sbocciato dallo spostamento in quintetto, che chiude con 13, 8 rimbalzi e 5 assist, mentre il 4 su 15 di Williams, è sintomatico del .355 con cui i 76ers chiudono il match.
Miami (32W-11L): L. James 29, D. Wade 12, C. Bosh, M. Chalmers e U. Haslem 10. Rim (42): D. Wade 11. Ass (25): L. James 8.
Philadelphia (25W-19L): E. Turner 13, L. Williams 12, A. Iguodala 11. Rim (54): A. Iguodala 10. Ass (20): E. Turner 5.

New Jersey Nets @ Orlando Magic 70 – 86
Partita tutt’altro che memorabile quella andata in scena all’Amway Center di Orlando. Deron Williams, Jordan Farmar, Gerald Wallace, Brook Lopez: non i marcatori in doppia cifra dei Nets, ma alcuni dei loro giocatori indisponibli. Con premesse di questo tipo non può sorprendere del tutto il .337 con cui New Jersey tira dal campo nel match, e nel quale MarShon Brooks, Sundiata Gaines e Anthony Morrow chiudono con un complessivo 6 su 36. Orlando, pur non ammazzando subito l’incontro, non stacca mai le mani dal timone, veleggiando senza patemi verso l’ultima sirena. Dwight Howard, dato in partenza per Newark fino a poche ore prima della chiusura del mercato, scrive 18 punti, 6 rimbalzi e 3 stoppate, aprendo un elenco di sei Magic in doppia cifra, in cui Glen Davis, 13 e 5 rimbalzi, è l’unico ad alzarsi dal pino.
New Jersey (15W-30L): G. Green 14, D. Stevenson 11, J. Williams 10. Rim (39): J. Petro 7. Ass (16): A. Morrow 5.
Orlando (29W-16L): D. Howard 18, G. Davis e J. Nelson 13. Rim (41): R. Anderson 11. Ass (24): J. Nelson e H. Turkoglu 6.

Indiana Pacers @ New York Knicks 100 – 115
“Era tutta colpa di D’Antoni”: facile immaginare i titoli dei quotidiani newyorkesi all’indomani della seconda W consecutiva dalle dimissioni del coach italo-americano. La realtà, tuttavia, è ben più complessa: Carmelo Anthony e Amar’e Stoudemire godono di diversi minuti di riposo, rinviando ad avversari più probanti i test di convivenza sotto coach Mike Woodson. La sfida del Madison è tale solo sulla carta intestata, dato che assume ben presto i connotati dell’amichevole da pre-season. Solo un ultimo quarto da 42 punti consente ad Indiana di rendere meno umiliante il divario, e a comprimari del calibro di A.J. Price e Danthay Jones di chiudere rispettivamente con 14 e 13 punti. I Knicks godono dei 59 punti prodotti dalla panchina, e sforano con il solo Landry Fields il muro dei 30 minuti giocati. A spiccare dal refero rosa i 12 di Steve Novak, tutti prodotti da oltre l’arco, ed i 16 con 8 su 11 al tiro, 7 rimbalzi e 4 stoppate di un brillante Tyson Chandler.
Indiana (25W-17L): D. Collison 15, A.J. Price 14, D. Jones 13. Rim (39): P. George e T. Hansbrough 6. Ass (17): D. Collison e G. Hill 4.
New York (20W-24L): T. Chandler e J.R. Smith 16, J. Lin 13. Rim (44): C. Anthony e L. Fields 7. Ass (22): C. Anthony e J. Lin 5.

Washington Wizards @ Atlanta Hawks 88 – 102
Sfuggito all’ennesima ridda di rumors circa il proprio, eventuale futuro lontano da A-Town, Josh Smith continua ad inanellare prestazione da All-Star, in quella che è a tutti gli effetti la sua miglior stagione. A dargli un consistente contributo nella agevole W sui trasandati Wizards, un Joe Johnson finalmente in forze ed in salute, autore di 34 punti, massimo stagionale, e di un mortifero 6 su 8 dall’arco. Zaza Pachulia si ferma a 10, 10 e 7 assist, mentre è sempre più una certezza la crescita di Jeff Teague: per lui 14 punti, 5 rimbalzi, 4 assist, 5 rubate e 2 blocked shots. Washington salva il solo Trevor Booker, 18 e 9 in 32 minuti, mentre John Wall rovina con 9 turnevers una prestazione da 14, 7 e 9 assist.
Washington (10W-33L): T. Booker 18, J. Wall 14, R. Mason Jr. 12. Rim (39): T. Booker 9. Ass (19): J. Wall 9.
Atlanta (25W-19L): J. Johnson 34, J. Smith 23, J. Teague 14. Rim (34): Z. Pachulia 10. Ass (30): J. Smith 8.

Coach Canales: imbattuto in carriera (Photo: Yahoo! Sports)

Coach Canales: imbattuto in carriera (Photo: Yahoo! Sports)

Portland Trail Blazers @ Chicago Bulls 100 – 89
Con un ultimo quarto da 22 a 10 i Portland Trail Blazers sbancano lo United Center di Chicago, superando i Bulls ancora privi di Derrick Rose e Rip Hamilton. A condannare i Tori dell’Illinois un deprecabile 8 su 27 da oltre l’arco, nel quale si distinguono per imprecisione l’1 su 7 di Luol Deng ed il 2 su 8 di John Lucas. Inutile la doppia-doppia da 22 e 14 di Carlos Boozer, che nel pitturato banchetta con Joakim Noah approfittando della menomata frontline avversaria, in cui Joel Pryzbilla parte da centro titolare. Portland, alla prima gara dopo il repulisti della trading deadline, bagna con un successo il debutto assoluto di coach Kaleb Canales, facendosi trascinare dai superstiti LaMarcus Aldridge, 21 e 5 rimbalzi, e Nicolas Batum, 15 e 9: i Blazers del futuro ripartiranno da loro.
Portland (21W-23L): L. Aldridge 21, W. Matthews 18, R. Felton 16. Rim (35): N. Batum 9. Ass (17): R. Felton 5.
Chicago (36W-10L): C. Boozer 22, L. Deng 19, J. Noah 12. Rim (45): C. Boozer 14. Ass (21): J. Noah 5.

Toronto Raptors @ Memphis Grizzlies 114-110 (OT)
A Memphis c’è bisogno di un overtime per permettere ai Raptors di battere i Clippers. Protagonista indiscusso della vitturia Jerryd Bayless che mette a referto 28 punti conditi da 9 assist. Ad aiutare i Raptors anche un insospettabile Gary Forbes, che piazza il proprio career high segnando la bellezza di 20 punti. Bargnani e DeRozan contribuiscono alla causa con 18 a testa. Dall’altra parte non bastano i 28 punti di Marc Gasol e la doppia doppia a 26+11 di Rudy Gay, fermato dai falli durante l’overtime. Buona notizia in casa Grizzlies è il ritorno di Zach Randolph, dopo due mesi e mezzo di stop, che piazza subito 25 punti e 9 carambole. La partita è stata equilibrata per tutti i 48 minuti, infatti all’intervallo il punteggio era di 47-46 in favore degli ospiti, che già mettevano diversi giocatori, tra cui lo stesso Forbes, in doppia cifra. L’inizio della ripresa è caratterizzato da un parziale di 15-4 a favore dei Raptors, che provano a scappare via. Gli ospiti hanno praticamente la partita in tasca, ma uno scatenato Rudy Gay manda tutti al supplementare. L’extratime vede protagonista Bayless, che segna 5 punti e permette ai suoi di battere i Grizzlies dopo 6 sconfitte di fila negli scontri diretti.
Raptors (15-29): J.Bayless 28, G. Forbes 20, D. DeRozan e A.Bargnani 18. Reb (39): J.Johnson e A.Bargnani 7. Ast (19): J.Bayless 9.
Grizzlies (24-18): M.Gasol 28, R.Gay 26, Z.Randolph 25. Reb (45): R.Gay 11. Ast (19): M.Conley 10.

San Antonio Spurs @ Oklahoma City Thunder 114 – 105
Un dominio nei punti nel pitturato permette agli Spurs di vincere in casa della capolista della Western Conference, la statistica recita 54-36 per la squadra di Popovich. In generale gli ospiti hanno controllato i tabelloni, vincendo il confronto diretto anche a rimbalzo. San Antonio parte forte e chiude il primo quarto già sul +11, continuando a macinare canestri anche nella seconda frazione, quando un canestro di Blair porta il punteggio sul 63-36. Mostruosa partita del duo Blair-Duncan, con Tim che sigla il suo season high alla voce rimbalzi, raccogliendone 19. I Thunder sul proprio campo non mollano e, complice anche un ottimo 18 su 20 dalla lunetta, rientrano in partita. Sul 92-88 per gli ospiti, Kevin Durant mette a segno il jumper che vale il -2, a 9 minuti dalla fine. L’inerzia pare tutta per i Thunder, che riescono anche a correre, ma che non piazzano mai il sorpasso. Alla fine San Antonio dà l’ultima accelerata e porta a casa una partita importantissima, vanificando i 36 punti di Westbrook e riaprendo la corsa alla vettaa della Western Conference.
Spurs (29-13): T.Parker 25, D.Blair 22, D.Green 21. Reb (49): T.Duncan 19. Ast (16): T.Parker 7.
Thunder (33-11): R.Westbrook 36, K.Durant 25, J.Harden 19. Reb (37): S.Ibaka 12. Ast (17): R.Westbrook 6.

Rodney Stuckey tra gli alberi (Photo: Yahoo! Sports)

Rodney Stuckey tra gli alberi (Photo: Yahoo! Sports)

Detroit Pistons @ Phoenix Suns 101-109
E’ dall’inizio della stagione che i Suns provano a raggiungere il .500, finalmente ci son riusciti durante la notte in Arizona. Terza vittoria in tre giorni di fila e decima nelle ultime tredici per Phoenix, che si conferma come una delle squadre più in forma in questo periodo. Nash comincia a servire assist fin da subito, chiudendo poi a 17 e pareggiando il suo season high. La partita è equilibrata, a dimostrazione che anche i Pistons stanno vivendo un ottimo periodo. Rodney Stuckey mette 23 punti, e aiutato dal 5 su 5 di Ben Wallace tiene i suoi a contatto. Ci pensano poi le riserve dei Suns a indirizzare la partita, mettendo 36 punti a referto, 11 dei quali da parte di uno scatenato Michael Redd, che richiude un tentativo di fuga dei Pistons nel secondo quarto. Nei minuti finali si infiammano Channing Frye e Shannon Brown, che infilano una tripla dopo l’altra contro l’impotente difesa dei Pistons. Un’ottima difesa dell’ex di turno Grant Hill chiude definitivamente la contesa e consegna la nona piazza ad Ovest alla squadra allenata da Gentry.
Pistons (16-28): R.Stuckey 23, B.Gordon 17, J.Maxiell e T.Prince 12. reb (32): G.Monroe 9. Ast (23): R.Stuckey 8.
Suns (22-22): J.Dudley 23, M.Gortat 16, C.Frye 15. Reb (40): C.Frye 13. Ast (32): S.Nash 17.

Boston Celtics @ Sacramento Kings 95-120
Imbarazzante sconfitta per i Boston Celtics, inaspettatamente fermi dopo la deadline passata da poco. Primo tempo all’insegna dell’equilibrio, che si chiude con il punteggio di 52-51 per i Kings. Il parziale che ammazza la partita lo si ha nel terzo quarto, quando i Kings infilano un mortifero 11-0 e chiudono il quarto segnando ben 41 punti, grazie a Cousins e Thornton soprattutto. Pierce e Allen provano a tenere i Celtics attaccati alla contesa, ma Thorton segna 26 dei suoi 36 punti nella ripresa, segnando 5 delle sue 10 triple. Ottimo il contributo di Jason Thompson che mette 21 punti con solo 11 tiri dal campo ed in più cattura anche 15 rimbalzi. Ventello anche per DeMarcus Cousins, che spazza via la frontline avversaria. I King insolitamente fanno girare la palla e mettono a segno un season high di 29 assist di squadra.
Celtics (23-20): R.Allen 26, P.Pierce 19, B.Bass 16. Reb (28): K.Garnett 9. Ast (25): R.Rondo 12.
Kings (15-29): M.Thornton 36, J.Thompson 21, D.Cousins 20. Reb (45): J.Thopson 15. Ast (29): I.Thomas 10.

Minnesota Timberwolves @ Los Angeles Lakers 92-97
Buona la prima senza Fisher per i Los Angeles Lakers, che si prendono la quinta vittoria consecutiva e pareggiano la loro più lunga winning streak stagionale. Piccola curiosità, si tratta anche della diciannovesima vittoria consecutiva contro i Timberwolves. Kobe e Love duellano da 3 e portano la partita sul 13-13. Nel frattempo debutta dalla panchina Ramon Sessions, che subito dimostra di saper attaccare il ferro e di non difettare in personalità, mettendo 7 punti a referto. I Lakers provano a scappare e uno spettacolare alleyoop per McRoberts porta i Lakers sul +13. I Wolves provano a non mollare, ma Kobe Bryant è in serata di grazia dalla lunga distnza e mette 5 dei suoi 8 tentativi, in più Gasol e Bynum sono in grande spolvero e tengono testa alla frontile avversaria. Nell’ultima frazione i Wolves guidati dai soliti Love e Pekovic provano a rientrare e quasi azzerano il distacco, ma poi un capolavoro con virata del numero 24 gialloviola mettono la parola “fine” alla contesa e condannano i T-Wolves ad un record negativo.
Timberwolves (22-23): K.Love 27, N.Pekovic 20, M.Webster e L.Ridnour 12. Reb (55): K.Love 15. Ast (21): L.Ridnour 11.
Lakers (28-16): K.Bryant 28, P.Gasol e M.Barnes 17. Reb (47): A.Bynum 14. Ast (21): S.Blake 6.

Milwaukee Bucks @ Golden State Warriors 120-98
Il destino beffardo mette contro Bucks e Warriors, le due squadre protagoniste della trade più interessante del mercato appena conclusosi. Monta Ellis si gode la standing ovation dei quasi venti mila spettatori della Oracle Arena. Ad Ellis la mano non trema, e subito regala ai suoi nuovi compagni uno dei primi vantaggi della partita. Dall’altra parte Golden State non sembra avere altra ambizione che il tanking in vista del prossimo draft e chiude il primo quarto con solo 12 punti segnati e ben 31 concessi. Provano a reagire guidati da Thompson, ma crollano poco prima dell’intervallo e si arrendono ai più forti e meno infortunati Bucks. Milwakee domina sotto canestro, vincendo 54-35 il duello a rimbalzo e segnando ben 52 punti in area. Grande impatto sulla gara anche da parte di Mike Dunleavy, che segna ben 24 punti partendo dalla panchina. Sesta partita di fila sopra i 100 punti per i Bucks, che continuano la loro corsa verso i Playoff, con una nuova stella a guidarli.
Bucks (20-24): M.Dunleavy 24, L.Mbah a Moute 22, M.Ellis 18. Reb (54): L.Mba a Moute 17. Ast (33): B.Jennings 7.
Warriors (18-23): D.Lee 22, K.Thompson 19, D.Wright 17. Reb (35): D.Lee 9. Ast (23): N.Robinson 6.

Ecco la Top 10 della giornata

httpv://www.youtube.com/watch?v=NTITJS1rbqg

Carmine D’Amico e Marco Vettoretti