Nottata di fuoco nella NBA con ben 12 partite disputate e 24 squadre a calpestare i parquet di tutta America. Tutte presenti all’appello le cinque regine della classe, le uniche col record sopra il 70% di vittorie: Indiana e Miami vincono agevolmente, San Antonio fatica in casa di Memphis ma porta a casa la “W” dopo un supplementare, Portland cede il passo nella tana dei Kings al termine di un incontro tirato e dal punteggio alto, infine i Thunder si arrendono a Salt Lake City.
Importante, perchè arrivata contro un’avversaria diretta in ottica playoffs, la vittoria raccolta da Washingotn, mentre negli scontri diretti nei bassifondi della Eastern Conference la spuntano New York (che supera al Madison i Pistons) e Cleveland (contro Philadelphia).
Nella classica tra Dallas e Los Angeles ha la meglio la squadra di Nowitzki che trionfa senza troppi patemi; infine, nelle altre tre partite tra squadre di Conference diverse, i Bulls vincono in casa contro i Suns, ma l’ovest si rifà grazie alla vittoria a domicilio di Golden State a Milwaukee ed a quella di Denver, che in Colorado liquida la pratica Celtics con uno scarto di 31 lunghezze.

Ecco tutti i risultati:

Washington Wizards @ Charlotte Bobcats 97-83
Toronto Raptors @ Indiana Pacers 79-86
Philadelphia 76ers @ Cleveland Cavaliers 93-111
New Orleans Pelicans @ Miami Heat 88-107
Detroit Pistons @ New York Knicks 85-89
Phoenix Suns @ Chicago Bulls 87-92
San Antonio Spurs @ Memphis Grizzles 110-108
Golden State Warriors @ Milwaukee Bucks 101-80
Los Angeles Lakers @ Dallas Mavericks 97-110
Boston Celtics @ Denver Nuggets 98-129
Oklahoma City Thunder @ Utah Jazz 101-112
Portland Trail Blazers @ Sacramento Kings 119-123 

DeMarcus Cousins (Photo by Rocky Widner/NBAE via Getty

DeMarcus Cousins (Photo by Rocky Widner/NBAE via Getty

MVP – Tutt’altro che semplice consegnare riconoscimenti personali oggi, vista la quantità di giocatori scesi in campo. Una delle prestazioni più impressionanti tuttavia, unita alla vittoria della propria squadra, la sfodera DeMarcus Cousins. Il ragazzone, cui quest’anno sono state consegnate le chiavi ideali della franchigia bianco-viola, riesce a sprazzi a dimostrare di poter essere quel giocatore assolutamente dominante che tutti si aspettano possa diventare.
Contro una grande avversaria come Portland, Cousins in 42 minuti sul parquet colleziona queste cifre: 35 punti (13/28 dal campo, 9/15 dalla lunetta), 2 assist, 13 rimbalzi perfettamente bilanciati nelle due metà campo, 2 stoppate e 1 palla recuperata, a fronte di 2 sole palle perse. Il tutto condito da un confortante +7 nel plus/minus. Dominante, per l’appunto.

Jonas Valanciunas

Jonas Valanciunas

 LVP – Forse la scelta è un po’ ingenerosa, perchè finora si è comportato discretamente, ma questa non verrà certo ricordata come la serata di Jonas Valanciunas. I suoi Raptors son costretti a inseguire Indiana per l’intera durata del match, e il ragazzo lituano non dà certo la svolta, soffrendo terribilmente la batteria di lunghi di Indiana. 4 punti con brutte percentuali e 8 rimbalzi sono decisamente troppo poco come apporto in 32 minuti giocati. Se aggiungiamo un plus/minus da -13, il quadro è completo.

On Fire – DeMar DeRozan, con 28 punti e 6 assist, prova a trascinare i suoi Raptors in un’inutile cavalcata contro Indiana, il principale candidato al Rookie of The Year, Carter-Williams, infila 33 punti con 5 assist e 6 rimbalzi nella sonora sconfitta dei Sixers a Cleveland. LeBron James decide di liquidare i Pelicans velocemente e ne mette a referto 32 con 5 assist, Anthony è fondamentale per New York coi suoi 34 punti e un irreale 6/7 dalla lunga distanza, Mike Conley tenta in tutti i modi di sotacolare la marcia di San Antonio con una prestazione da 30 punti, 5 assist e 6 rimbalzi. David Lee garantisce la solita solidità sotto le plance per Golden State: 22 punti e 18 rimbalzi per lui nella notte, 27 punti e 7 rimbalzi per WunderDirk contro i Lakers, Lillard è strepitoso con 41 punti nonostante la sconfitta di Portland.
Ma il vero uomo “on fire” della notte è Gordon Hayward: 37 punti con 13/16 dal campo e 9/13 dalla lunetta, 7 assist, 11 rimbalzi, +11 di plus/minus. Tripla doppia sfiorata, prestazione irreale per di più contro una corazzata come OKC.

Losing Effort – Parlando dei Thunder, impossibile fare a meno di citare Durant in questa sezione. 48 punti, 5 assist e 7 rimbalzi in 45 minuti di gioco per lui. Numeri che, come sempre, si commentano da soli.

The Unexpected – In quel di Cleveland ha piovuto ieri notte: Miles ha deciso bene di ergersi a protagonista segnando 34 punti, con un superbo 10/14 nel tiro dalla lunga distanza e un surreale +34 di plus/minus.

CJ Miles al tiro

CJ Miles al tiro

Ups – Se c’è una squadra letteralmente esplosa in questo momento, quella è Golden State: decima “W” consecutiva e aggancio ai Clippers in classifica. Denver sta oliando i meccanismi dopo un avvio difficile e con la vittoria su Boston ha finalmente raggiunto un record non negativo, che a Ovest quasi sicuramente non sarà sufficiente per accedere ai playoffs ma è un primo traguardo. Impressionante infine il rollino di marcia dei Pacers, unica franchigia sopra l’80% di vittorie, che ha fatto propria una costanza impressionante di prestazioni e risultati.

Downs – Le situazioni di Boston e Detroit sono indicative, per quanto riguarda l’Est questa stagione: anche le franchigie più gloriose e vincenti restano intrappolate nel pantano di una conference mai così povera prima d’ora. Cinque sconfitte consecutive per entrambe le squadre, ma entrambe restano in corsa per un posto alla post season.