EA7 Emporio Armani Milano – Granarolo Bologna 99-72 (Serie 2-0)

MILANO – Se il punteggio di gara 1 in un certo senso andava stretto a Bologna per quanto aveva fatto vedere in campo, gara 2, nonostante il divario sia simile, è tutta un’altra musica, in un incontro che assomiglia più che altro alle due sfide senza storia in stagione regolare. Milano vince, convince e stravince, dominando fin dai primi minuti e rischiando, se proprio si vuole usare questo verbo, solo nel secondo quarto, unico momento negli 80 minuti finora disputati in cui Allan Ray non è sembrato il suo cugino meno talentuoso.

Alessandro Gentile, tra i migliori per Milano (Foto: Savino Paolella 2015)

Alessandro Gentile, tra i migliori per Milano (Foto: Savino Paolella 2015)

Sulla partita in sé c’è poco da dire, e per una volta sono i numeri a dirla tutta o quasi, a partire da un primo quarto in cui la Virtus ha segnato 4 punti nei primi 7 minuti, e in cui la valutazione tra le due squadre è stata addirittura di 34-0, fino ad arrivare al computo delle palle recuperate, 9 per Milano, solo 2 per Bologna (a fronte di 17 palle perse, contro le sole 8 dei padroni di casa).
Come detto la Granarolo, dopo essere andata sotto di 14 dopo 7 minuti, sembra tornare prepotentemente in partita nel secondo, quando grazie a 13 punti in 4 minuti di Allan Ray da una parte, e agli errori di Kleiza dall’altra, riduce il divario fino a -4. I bolognesi però si fermano lì, perché l’Olimpia torna a +12 già all’intervallo grazie a 8 punti di Ragland (gli unici della sua gara), e nella ripresa dilaga con un parziale iniziale di 14-2 per il +22 dopo meno di 5 minuti.
In pratica la gara si chiude qui, con un ultimo quarto di pura accademia in cui Bologna cerca di ridurre il divario con una serie di triple dei suoi americani e con Milano che fa divertire il pubblico con i voli sopra il ferro di Elegar.
Coach Banchi non può che essere soddisfatto della prestazione dei suoi: «Non era facile a livello mentale replicare la partita di 48 ore fa, e invece siamo andati anche meglio, ed è quello che dovremo fare tra due giorni, quando entreremo davvero in clima playoff, andando in trasferta. Bologna ha dimostrato di avere le armi per essere incisiva, soprattutto con i loro tiratori, e per questo dovremmo stare attenti a ogni aspetto».

Allan Ray, una fiammata nel secondo quarto e tanti punti a gara finita (Foto: Savino Paolella 2015)

Allan Ray, una fiammata nel secondo quarto e tanti punti a gara finita (Foto: Savino Paolella 2015)

Più contrariato coach Valli, anche se non con i suoi giocatori: «Le cifre non dicono tutto: tra noi e Milano ci sono almeno 30 punti, non serve essere scienziati per capirlo. La mia squadra ha dato tutto quello che aveva, e anche di più (abbiamo perso Gaddy e Fontecchio e Mazzola non era nemmeno in grado di scendere in campo). Una partita che poteva essere fisica, atletica e bella è diventata brutta, sporca e cattiva, e certo non per colpa nostra. Bisogna fischiare infrazioni e sanzionare i contatti illeciti… Ancora non sono riuscito a capire il metro utilizzato. È ovvio che non c’entriamo niente in questa serie, ma ci proveremo di nuovo davanti al nostro pubblico, che merita tutto il nostro impegno. Ci manca proprio l’energia fisica, che ora è quasi esaurita, ma vogliamo fare comunque una partita vera a Bologna».

MVP. In una partita in cui la squadra vincente ha mandato in doppia cifra cinque giocatori, scegliamo come migliore in campo un giocatore in singola cifra: Joe Ragland ha messo solo 8 punti, ma tutti nel momento più importante, in risposta al break bolognese a metà del secondo quarto. Se a questi 8 (con 3/5 al tiro) aggiungiamo poi 7 assist e 4 rimbalzi, per 19 di valutazione, non dovrebbero esserci altri dubbi.

EA7 Emporio Armani Milano – Granarolo Bologna 99-72 (23-12, 23-22, 26-17, 27-21)
Milano: M. Brooks 16, A. Gentile 15, B. Cerella e D. Hackett 13. Rim (38): N. Melli e F. Elegar 7. Ass (23): J. Ragland 7.
Bologna: J. Hazell 24, A. Ray 22, O. White 14. Rim (36): O. White 12. Ass (8): J. Hazell e A. Ray 2.