Jahlil Okafor (Foto M.Bradley-Dukebluelanet.com)

Jahlil Okafor (Foto M.Bradley-Dukebluelanet.com)

Con l’arrivo di Louisville si completa la campagna acquisti della ACC che si tramuta nella conference dal maggiore appeal televisivo con una varietà di stili di gioco, storie e rivalità che l’altra grande conference ovvero la Big Ten non può contrastare con la sua tendenza al gioco duro, tradizionale ma poco eccitante per il pubblico generico. Pitino invece apporta leadership, pressing e gioco in velocità all’Atlantic Coast Conference che già annovera le grandi rivalità della Tobacco Road, la zona 2-3 di Boeheim, i duri di Pitt, il fascino di Notre Dame, il sole della Florida, allenatori leggendari e super talenti.

Peraltro i Pitino Boys vi arrivano in un anno di transizione dopo aver perso Russ Smith e Luke Hancock ma il tremendo impatto fisico di Montrezl Harrell e la regia di Chris Jones sono buone basi dalle quali ripartire, ricostruzione parziale anche per la new entry più brillante della scorsa stagione ovvero Syracuse che ha perso Ennis, che sarà sostituto dal freshman Kaleb Joseph e  C.J.Fair, ma riparte da Rakim Christmas in area e Trevor Cooney sul perimetro ed ha un super prospetto in Chris McCullough. Anche Pitt ha perso giocatori importanti, Lamar Patterson e Talib Zanna in primis, ma coach Dixon è un mago nello spremere difesa ed intensità in roster sottovalutati mentre grande attenzione a Notre Dame che recupera Jerian Grant dalla sospensione al fianco dell’altro senior Pat Connaughton per un back court di grande esperienza che compensa un pacchetto di lunghi che necessita di passi avanti da parte di Zach Auguste.

Ma in mezzo a queste novità fresche e meno fresche alla fine le candidate al titolo sono sempre quelle due là sulla statale 501: Duke e North Carolina.

Roy Williams dopo un’estate terribile passata alle prese con lo scandalo accademico che sta sconquassando Chapel Hill tira un sospiro di sollievo tornando ad occuparsi di basket giocato ed ha notevoli aspettative ripartendo da Marcus Paige, ormai maturato e pronto ad essere il leader dei Tar Heels, in grado di coinvolgere i lunghi Kennedy Meeks e Brice Johnson, il volante Tokoto e la solita nidiata di freshmen guidata da Theo Pinson e Justin Jackson.

Estate decisamente migliore quella di Mike Krzyzewski che dopo l’oro mondiale torna a Durham per allenare la migliore classe di freshmen di sempre a Duke: oltre al bianco Grayson Allen, che non è il classico tiratore bensì un clamoroso saltatore, sono arrivati infatti i tres amigos Justise Winslow (figlio di Ricky visto all’Estudiantes e pure a Cantù), ala piccola mancina dal fisico imponente, Tyus Jones che invece è un play velocissimo e col mirino laser per trovare i compagni e soprattutto il centro Jahlil Okafor.

Big Jah è semplicemente il lungo più forte visto nella ACC dai tempi di Tim Duncan e siamo proprio su questi termini di paragone: se a rimbalzo non è ancora dominante come potrebbe, ma ha Amile Jefferson al suo fianco ad aiutarlo, a livello offensivo è una minaccia totale in grado si segnare in post basso spalle a canestro, in semigancio, fronte a canestro virando come Nureyev, dalla media distanza con un morbido jumper, correndo in transizione tutto ciò con un footwork e polpastrelli semplicemente divini. Si fermerà a Duke un solo anno vediamo se saprà ripetere ciò che fece Anthony Davis a Kentucky qualche stagione fa.

Infine qualche nome sparso da appuntarsi: la guardia realizzatrice di Boston College Oliver Hanlan, serio candidato al titolo di capocannoniere, il recuperato da Florida State Xavier Rathan-Mayes, il nuovo coach di Wake Forest (un certo Danny Manning… remember?), Virginia che ha perso i suoi leader in campo ma non il suo boss in panchina Tony Bennett e la sua tremenda difesa e l’interessante  Abdul-Malik Abu (NC State)

RANKING:

1 Duke

2 UNC

3 Syracuse

4 Louisville

5 Virginia

6 Notre Dame

7 Florida State

8 Pittsburgh

9 North Carolina State

10 Wake Forest

11 Miami

12 Clemson

13 Georgia Tech

14 Boston College

15 Virginia Tech