Keep dreamin': tantissime difficoltà quest'anno per Michigan, ma il sogno può durare altre 24 ore (chatsports.com)

Keep dreamin’: tantissime difficoltà quest’anno per Michigan, ma il sogno può durare altre 24 ore (chatsports.com)

Non sono mancate sorprese ed emozioni nel primo vero giorno di gare del torneo della Big Ten, che si presenta ora con un quadro dei quarti di finale completo e piuttosto interessante, tra conferme e squadre meno attese, ma desiderose di essere benedette da un po’ di quella magia di marzo che tanto ci piace.

Michigan-Illinois: 73-55

La giornata si apre subito con questo piccolo upset, il cui effetto-sorpresa è rafforzato dalla grande facilità con cui i Wolverines hanno annichilito Illinois e le sue speranze di torneo NCAA: i ragazzi di Beilein hanno infatti concluso già il primo tempo avanti di ben 17 lunghezze per poi concludere tranquillamente la pratica nella seconda frazione, condannando alla quinta sconfitta nelle ultime sette partite dei “Fightin’ Illini” particolarmente poco combattivi. Per Michigan molto bene i due freshman Dawkins (18 punti) e Abdur-Rakham (15), ma soprattutto il lavoro sul tiro da tre proprio (7-15) e degli avversari, con la solitamente ottima Illinois tenuta ad un osceno 1-13 complessivo. Mission impossible contro Wisconsin in arrivo per i Wolverines.

La gioia e la grinta dei Nittany Lions (victorybellrngs.com)

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Penn. State-Iowa: 67-58

Altro giro, altro upset e questa volta decisamente più sorprendente: Iowa è arrivata al torneo di conference come una delle squadre più in forma, pronta -perché no- ad essere una delle mine vaganti di questa quattro giorni di partite. Di diversa idea è stata però Penn State, squadra dal pessimo record nella Big Ten (4-10) ma tutt’altro che oscena, che ha trovato oltre al solito D.J. Newbill un ottimo Ross Travis al suo massimo stagionale con 17 punti. Iowa ha dominato a rimbalzo, ma ha riconfermato gli enormi problemi a livello di percentuali da oltre l’arco e non solo: 15-57 il computo finale dei tiri dal campo degli Hawkeyes (5-30 per i giocatori non chiamati Uthoff o White), i quali si confermano squadra a metà che anche questa stagione non sembra riuscire a trovare una sua dimensione quando il gioco comincia a farsi duro. Interessante sfida ora contro Purdue per i Nittany Lions che potrebbero confermarsi la grande sorpresa di questo torneo.

Northwestern-Indiana: 56-71

Chi necessitava di una vittoria come dell’aria è Indiana, la quale non è venuta meno ai suoi doveri sconfiggendo senza difficoltà Northwestern, sempre dietro in doppia cifra dal 6-16 dopo nemmeno otto minuti di gioco fino al termine della gara. Per Indiana attacco sostenuto dai soliti sospetti Yogi Ferrell (17) e soprattutto dall’eccellente freshman James Blackmon Jr., autore di 25 punti corredati 7 assist e sei rimbalzi. Per i ragazzi di Collins buona prova al tiro ma soliti, enormi, problemi in pitturato, specialmente a rimbalzo offensivo, dove il 20 a 5 in favore degli Hoosiers racconta piuttosto bene una partita in cui la squadra di Crean ha avuto a disposizione 19 tiri in più, segnando la bellezza di 20 punti su seconde occasioni. Ora per Indiana difficile banco di prova contro Maryland: una vittoria vorrebbe dire torneo NCAA pressoché certo, una sconfitta terrebbe i tifosi col fiato sospeso e speranze leggerine in vista del Selection Sunday.

Quando peschi un fenomeno come Russell hai vinto alla lotteria: il volto di Matta dice tutto (elevenwarriors.com)

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Minnesota-Ohio St.: 73-79

Vittoria attesa ma non per questo semplice quella di Ohio St. ai danni di Minnesota, con i Buckeyes che hanno necessitato del solito D’Angelo Russell e del career-high di Shannon Scott, autore di 21 punti. E’ stato però Russell a spaccare la partita nel momento più delicato, dimostrando quel carattere da professionista che gli assicurerà una delle primissime chiamate del prossimo Draft: sul 42 pari il freshman -solo sulla carta- ha infatti segnato 5 punti nel decisivo parziale di 10 a 2, prima di condannare Minnesota con un’altra tripla a 11′ dalla fine, dando ai suoi il primo vantaggio in doppia cifra. Da lì Ohio St. non si è più fermata e quando i Gophers hanno cercato l’aggancio nel finale riportandosi sul -4 è stata la terza tripla del secondo tempo di Russell (dopo lo 0 su 5 del primo) a concludere definitivamente la pratica. Per i Buckeyes in arrivo il più atteso dei quarti contro Michigan State: gli Spartans hanno già battuto Ohio St. in regular season, con Russell che fu tenuto a soli 10 punti tra le mura del Breslin Center, sarà interessante vedere se sarà più forte la compattezza degli uomini di Izzo o la voglia di rivalsa del fenomeno da Louisville.