UP
EA7 Emporio Armani Milano: Le scarpette rosse hanno forse compiuto lo step mentale decisivo con il passaggio del primo girone di Eurolega. Nel big match di domenica sera contro la Dinamo Sassari i lombardi confermano il loro trend positivo al PalaSerradimigni giocando allo stesso gioco dei sardi, quello del tutti all’attacco e tanto tiro da fuori, con Banchi conscio di poterselo permettere quando dalla sua parte ha giocatori che sanno infuocarsi come MarshOn Brooks e Linas Kleiza, oltre ad un ottimo Samardo Samuels sotto le plance. Il risultato gli dà ragione: 112 punti segnati con 14/25 da dietro l’arco e secondo posto in coabitazione con Reggio Emilia. Prossimo obiettivo, tornare in vetta.
Simone Fontecchio (Granarolo Bologna): come a Pistoia realizza la tripla che regala la vittoria alla Virtus contro Avellino. Fino a quel momento Fontecchio aveva tirato molto male da oltre l’arco, sbagliando tre conclusioni, ma la tripla più importante l’ha messa a segno. Quando il livello sale e la pressione aumenta il talento bianconero, classe 1995, alza l’asticella. La sicurezza nei propri mezzi, insieme alla volontà di lavorare duramente in palestra, potranno essere il suo passe-partout per palcoscenici sempre più prestigiosi.
Gli “Splash Brothers” di Reggio Emilia: se Milano nelle posizioni nobili di classifica è un copione che tutti si aspettavano, possiamo dire qualcosa di molto simile della Grissin Bon Reggio Emilia, squadra che ha investito tanto per provare ad occupare il posto lasciato libero dalla Montepaschi Siena. Se i biancorossi stanno navigando a vele spiegate il merito è anche, se non soprattutto, di due ragazzini di 21 e 18 anni che fanno sfracelli con il loro tiro da tre punti: il più grande, Amedeo Della Valle, nominato addirittura MVP di ottobre, con tanti centimetri, atletismo e difesa come un novello Klay Thompson; il più piccolo, Federico Mussini, capace di segnare tanti punti in pochi minuti e con un non so che di Steph Curry. Menetti ha i suoi Splash Brothers, e sotto i baffi sorride anche Simone Pianigiani…
DOWN
La sala stampa di Brindisi-Varese: l’esposizione ad emozioni contrastanti, da una parte la tristezza per l’infortunio a Cedric Simmons e dall’altra la gioia per aver interrotto una striscia di sconfitte che pareva essere stregata, ha fatto un brutto scherzo ai presenti nella sala stampa del PalaPentassuglia che, ad un certo punto, ha rischiato di trasformarsi in un saloon quando i giornalisti, e non, presenti hanno risposto in malo modo all’intrusione goliardica capitanata da Gianmarco Pozzecco volta ad interrompere il suo vice Ugo Ducarello durante la sua sintesi del match. Al di la della naturale solidarietà nei confronti di Simmons, stagione finita per il centro tornato solo poche settimane fa in Puglia dopo la parentesi all’Olympiacos, non ci sono piaciute nè la comparsata melodrammatica del presidente Marino prima degli interventi degli allenatori, sarebbe stato più opportuno lasciare a coach Bucchi la scena o eventualmente intervenire a fine conferenza stampa, nè l’ennesima uscita sopra le righe di Pozzecco che non poteva non sapere dell’infortunio di Simmons e di conseguenza autolimitarsi per rispetto dell’avversario ferito e che non più tardi di un anno fa sali agli onori della cronaca per un epica sfuriata verso il tecnico di Ferentino Gramenzi che, a suo dire, lo aveva preso in giro dopo averlo battuto e che quindi dovrebbe ricordarsi della regola del “non fare agli altri ciò che non vuoi venga fatto a te stesso”, ma soprattutto l’aggressione verbale subita da Ducarello da parte dei giornalisti, e non, presenti che si sono lasciati andare ad esternazioni che niente hanno a che fare con lo sport e davvero poco con l’educazione. A riportare la calma è stato Marino, tornato in scena con del ghiaccio sulla mano destra, che però si è lasciato scappare di bocca un “diamogli una esempio di superiorità” che cozza clamorosamente con il suo ruolo istituzionale di presidente di Lega. Siamo curiosi di sapere se arriveranno provvedimenti disciplinari verso lo squalificato Pozzecco e per la società di Brindisi.
Acqua Vitasnella Cantù: seconda sconfitta casalinga consecutiva per la formazione di Pino Sacripanti che si deve piegare a Pistoia al termine di una battaglia durata 45 minuti. Il Pianella non sembra più un fortino e alcuni giocatori sono aspramente criticati da una parte della tifoseria. Il ritorno di Giorgi Shermadini in brianza, per il momento, non sta dando i frutti sperati e toccherà al coach canturino cercare di disciplinare un gruppo che spesso si rende protagonista di decisivi black out.
Alessandro Aita, Marco Bogoni, Nicola Martinelli