Buon esordio per Mordente (foto Brandolini)

ACEA ROMA 91
BENNET CANTU’ 74

ROMA – Una Virtus pimpante e concentrata fa un solo boccone di una Bennet Cantù dalle rotazioni limitate (Micov a casa, Shermadini in panchina per 40’) e con la testa alla sfida di Eurolega contro Vitoria. Alibi che solo in parte riescono a giustificare l’imbarcata presa dal quintetto di Trinchieri nella Capitale: nel giorno dell’esordio di  Mordente (9 punti e molta sostanza per l’ex Milano), Roma confeziona la partita perfetta: 63% nel tiro da due, 43% in quello da tre e dominio assoluto sotto le plance (32-24), con quattro uomini in doppia cifra (Tucker il migliore con 19 punti, Datome 17, Dedovic 16 e Dasic 15).

Starting five con sorpresa da parte di Roma, con Lardo che lascia fuori Datome, ritrovando nelle rotazioni il recuperato Dasic. Assieme a lui, Gordic in regia, Dedovic, Tucker e Crosariol sotto le plance. Priva di Micov, rimasto in Brianza, Trinchieri punta su Cinciarini, Mazzarino, Markoishvili, Leunen e Marconato. Avvio di marca ospite, ma Roma dimostra di essere viva e con Gordic e Dasic risponde colpo su colpo agli ospiti. Sull’8-6 per la Bennet, Roma piazza un parziale di 7-0 che le regala il primo vantaggio, spingendola fino al 13-8. Allo scatto della Virtus, però, Cantù reagisce immediatamente, ritrovando la parità con i canestri di Ortner e Basile (tripla). Poi il primo canestro di Mordente e quattro punti consecutivi di Lighty confezionano il 18-17 a favore dei capitolini con il quale si chiude il primo parziale, chiuso dalle due squadre con percentuali di tiro identiche.

Un canestro di Datome apre i giochi nel secondo quarto, nel quale Lardo continua a puntare su Mordente. Dall’altra parte, con Shermadini seduto in panchina, Trinchieri confida in Ortner, che però dimostra di subire fisicamente l’ottimo approccio con cui Slokar entra in partita. Lo sloveno fa la voce grossa sotto canestro, conquista rimbalzi sotto entrambi i canestri e dà il la a un nuovo allungo della Virtus, che ritrova il +10 sul 30-20, grazie anche ai primi punti della serata di Tucker. I brianzoli subiscono il colpo e continuano a fare confusione, permettendo alla squadra di Lardo di allungare nuovamente, complice un fallo antisportivo fischiato a Mazzarino su Dedovic. A 3’37” dalla fine del quarto Cantù torna a segnare, chiudendo un parziale di 15-0 a favore degli avversari. Roma perde slancio, complice il terzo fallo di Gordic, e un controparziale di 7-0 riporta la Bennet in linea di galleggiamento. Due giocate di Datome (stoppata su Cinciarini e tripla) ridanno però vigore alla Virtus, che chiude il primo tempo con un vantaggio di 14 lunghezze sul 45-31.

Resta deluso chi si aspetta una reazione veemente da parte di Cantù all’inizio del terzo quarto: la Bennet trova due canestri con Marconato e Markoishvili, ma non riesce a scalfire le certezze della Virtus, che risponde con Tucker. In 6’ le due squadre segnano nel complesso la miseria di tre canestri e quando una delle due trova il tiro pesante è Roma, che con Datome allunga sul 50-35 a proprio favore e costringe Trinchieri al primo time out della ripresa. L’imbarcata della Bennet, però, prosegue e i canestri di Tucker e Dasic regalano il +24 ai capitolini sul 60-36. Mazzarino ferma l’emorragia segnando 5 punti consecutivi, ma un tap in di Crosariol a fil di sirena regala a Roma il 62-41 con cui si chiude il terzo parziale.

Roma non molla la presa neanche nell’ultimo periodo e le triple di Tonolli e Datome ribadiscono il vantaggio dei padroni di casa. Trinchieri lascia in panchina l’acciaccato Leunen e sobbarcarsi il peso dell’attacco canturino tocca a Mazzarino (18 punti per lui alla sirena) e Markoishvili (15), gli unici a rispondere positivamente alle sollecitazioni della sfida. Il match prosegue senza troppi sussulti, Roma alza il piede dall’acceleratore e Cantù piazza subito un parziale di 9-0 cercando di ridurre lo scarto finale. L’ultimo colpo di reni, però, è ancora della Virtus, che chiude la pratica sul 91-74 tra gli scroscianti applausi del proprio pubblico.


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