ROMA – La Scavolini Siviglia Pesaro conquista due preziosissimi punti sul campo dell’Acea Roma, che chiude il proprio girone d’andata con l’ennesima beffa della prima parte di campionato: i capitolini, infatti, perdono il quarto match chiuso al tempo supplementare, dimostrando ancora una volta che alla squadra di Lardo ancora una volta manca un centesimo per fare una lira, o un euro se preferite. I biancorossi, dunque, passano 77-73, capitalizzando il perfetto secondo tempo di Hickman, autore di 20 punti, di cui 16 segnati nella sola ripresa. Sugli scudi anche White (22 punti), mentre nella Virtus il migliore è Kakiouzis, autore di 19 punti.

Nei quintetti iniziali, Lardo gioca la carta Tonolli, sul parquet con il chiaro intento di limitare Jones, al quale il capitano dei capitolini si francobolla sin dalla palla a due. A completare il quintetto romano, Maestranzi, Dedovic Tucker e Crosariol, con Datome ancora out. Per Dalmonte, sarting five più che sperimentato con Hackett, Hickman, White, Jones e Lydeka, con Cusin fuori dalle rotazioni per infortunio. L’inizio delle due squadre è soft, complice il clima tutt’altro che caldo del PalaTiziano, semivuoto. Pesaro cavalca subito l’ottima vena di White, autore di 6 punti nelle battute iniziali del match (chiuderà con 8 i primi 10′), Roma risponde con Crosariol e la prima tripla di serata di Maestranzi. Il quarto va avanti punto a punto, le due squadre trovano risposte importanti dalla panchina, Slokar da una parte, Cavaliero dall’altra. Infine, tocca a Lydeka e Kakiouzis chiudere con i primi punti a referto il primo quarto, che si chiude sul 18-20 a favore dei marchigiani.

Nel secondo quarto, Roma parte forte con un 5-0 firmato Tucker e Gordic, ma ben presto arrivano brutte notizie per coach Lardo, che si trova a dover fare i conti con il repentino terzo fallo di Slokar. L’Acea raggiunge il bonus in un battibaleno e Pesaro capitalizza l’occasione dalla lunetta, tornando a menare le danze con White e Jones sul 25-29. Lardo chiama timeout e la sua squadra riesce a non farsi sfuggire gli avversari, trovando un’immediata risposta da Tucker e, soprattutto, Kakiouzis (5 punti consecutivi). Roma potrebbe arrivare all’intervallo lungo in vantaggio, ma Maestranzi commette una sciocchezza a 2″ dalla fine del quarto, regalando a White (15 punti nella prima frazione) la più comoda delle schiacciate, che vale il 35-35 con cui si chiudono i primi 20′.

Pesaro inizia malissimo la ripresa, restando all’asciutto per oltre 3′ e dovendo incassare anche il terzo fallo di Hackett. Roma, invece, capitalizza il momento negativo degli avversari e confeziona un parziale di 6-0, che sul 41-35 costringe Dalmonte al timeout. La risposta dei biancorossi è immediata: Lydeka firma 5 punti consecutivi, Jones realizza la prima tripla della serata e sul 41-43 a favore degli ospiti tocca a Lardo parlarci su con i suoi. Per l’Acea piove sul bagnato, perché la squadra resta oltre 6′ senza segnare e Slokar commette il suo quarto fallo. Pesaro, però, è altrettanto bloccata in attacco e quando Gordic ritrova la via del canestro il punteggio è in perfetta parità, condizione nella quale sul 45-45 si chiude un terzo periodo davvero arido di emozioni, con un inquietante parziale di 10-10.

Squadre più vivaci in avvio dell’ultimo quarto, nel quale Roma trova il +5 con una bomba di Maestranzi, ma poi è costretta a subire la reazione di Pesaro, che trova 8 punti consecutivi di Hickman e rimette il naso avanti sul 52-53. Roma comunque c’è e il match va avanti punto a punto, visto che ai quattro punti consecutivi di Slokar la Scavolini risponde ancora con Hickman (tripla del 58-58). Tucker piazza la bomba, Jones cancella un sottomano di Dedovic con una veloce che il bosniaco sognerà a lungo, Lydeka accorcia sul 61-60. Tucker dalla lunetta fa 1/2, Lydeka non lo imita e con 27″ da giocare impatta la gara sul 62-62. L’ultima azione è per l’Acea, e qui succede di tutto: Tucker sbaglia il layup della vittoria, Jones cattura il rimbalzo, ma Dedovic gli strappa la palla che Slokar riesce a catturare e a indirizzare verso il canestro avversario, trovando il più beffardo degli in&out, che manda le squadre all’overtime.

Il tempo supplementare si apre con il canestro di Lydeka e la tripla di Dedovic, dopo la quale è Pesaro a prendere il pallino, raggiungendo con una tripla di Hickman il +5 a proprio favore sul 65-70 con 2’07” da giocare. Con un ultimo scatto d’orgoglio, Roma riesce a ricucire il divario sul 71-71, ma Hickman completa il suo capolavoro con un canestro in penetrazione e quando la difesa marchigiana ruba il pallone all’attacco virtussino e Jones si invola a canestro sul match scendono i titoli di coda: la Scavolini Siviglia torna a casa con un sorriso, per la Virtus la beffa arriva ancora una volta al supplementare. Una beffa che, sulla strada per la Final Eight di Torino, sa di bocciatura definitiva.


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