dailybasket-reggio-avellino-1-0-marques-green-questanno-con-sacripanti-giochiamo-benissimo-hqdefault.jpgÈ la Sidigas Avellino ad aprire al meglio il 2017 nel derby del Palamaggiò. I biancoverdi sconfiggono i cugini della Pasta Reggia Caserta per 82-86 e si porta al secondo posto in classifica con Venezia, in attesa di Reggio Emilia che giocherà domani; Caserta invece va al tappeto per la quarta volta consecutiva e vede le Final Eight allontanarsi. Non basta alla Juve, che distribuisce 20 assist contro 5 e stravince il confronto in valutazione (98-77), la coppia Watt-Sosa per riassaporare il successo, con il lungo che chiude a 25 punti e 14 rimbalzi ed il playmaker che ne mette altri 23; Avellino ha la meglio facendosi trascinare prima da Ragland (17), per poi trovare diversi protagonisti durante la gara; ma i più importanti, nel finale, sono gli esperti Leunen e Green che regalano i due punti a Sacripanti.

I primi minuti sono marcati Mitchell Watt; il centro casertano viene coinvolto in situazioni offensive dinamiche per mettere in difficoltà il pariruolo Fesenko. L’ucraino, presumibilmente, fa fatica e la Juve vola subito sul 9-2 dopo due minuti. La Sidigas fa fatica a sbocciare in attacco, complici i raddoppi in pitturato della squadra di Dell’Agnello; dall’altra parte Caserta fa viaggiare il pallone e le triple di Gaddefors e Sosa firmano il 17-5 al 5’. Sacripanti ci parla su e chiede ai suoi di attaccare la zona casertana con agli esterni; la rimonta bianco verde ha la firma in calce di Joe Ragland, che inizia a dettare i ritmi di Avellino; undici punti in cinque minuti e al primo pit stop Avellino è sotto di sole tre lunghezze. Ma il piano biancoverde funziona alla perfezione; la zona casertana, che deve usare un Czyz in palese difficoltà con il suo ginocchio, inizia ad imbarcare acqua. Break di 15-5 in tre minuti e la Sidigas rimette il naso avanti sul 30-37. Caserta però resiste, grazie alle triple di Gaddefors, i tiri liberi ed il minuto di follia di Fesenko che si fa chiamare tecnico per aver preso in giro il pubblico del Palamaggiò. La Juve torna anche a -2, ma la tripla di Zerini allo scadere manda tutti all’intervallo sul 43-48.

Maarten Leunen (Foto R.Caruso 2015)

Maarten Leunen (Foto R.Caruso 2015)

Al rientro in campo Caserta prova a rimettersi in moto aiutandosi ancora con la sua difesa aggressiva. Per qualche minuto i cambi difensivi di Dell’Agnello sono inarrestabili e tolgono dalla partita gli esterni avversari, Ragland in primis. Con un break di 7-0 concluso da un canestro di Putney i bianconeri tornano di nuovo avanti, ma sulla loro strana incrociano il cammino con un Green chirurgico con due triple ed un Thomas infuocato. È un canestro del numero 55 a chiudere il terzo parziale a quota 66 per un maxisupplementare. Dove parte meglio Avellino: palla a Fesenko che ne firma cinque in fila e break di 8-0 in due minuti, mentre l’asse Watt-Sosa è ancora in panchina. La Juve non si scompone e, al rientro del suo duo principe, gioca alcuni minuti celestiali: contro break di 11-1 e la Juve è in vantaggio a due minuti dal termine sul 77-75. La partita cambia però lì. La Sidigas trova subito il pari per un fallo ingenuo di Putney ed i bianconeri perdono lucidità in attacco, perdendo tre palloni sanguinosi. La tripla di Green per il 77-80 è lo spartiacque definitivo, con la Juve che deve alzare bandiera bianca per il suo attacco diventato difettoso nel finale e l’imprecisione ai tiri liberi che spengono le già flebili speranze bianconere, mentre i biancoverdi danno la palla in banca con Maarty Leunen che segna e ringrazia.

Pasta Reggia Caserta – Sidigas Avellino 82-86 (25-22, 43-48, 66-66)

Caserta: 21/39 da due, 8/20 da tre, 16/26 ai liberi. Watt 25, Sosa 23, Gaddefors 9. Rimbalzi 35 (Watt 14), assist 20 (Sosa 11).

Avellino: 13/29 da due, 15/36 da tre, 15/18 ai liberi. Leunen 19, Ragland 17, Thomas 14. Rimbalzi 33 (3 giocatori a 5), assist 5 (5 giocatori a 1)