R. Kaukenas sfrutta il blocco e tira da 3 punti ( Foto Alessandro Montanari 2015 )

R. Kaukenas sfrutta il blocco e tira da 3 punti ( Foto Alessandro Montanari 2015 )

C’è voluto tanto, tantissimo cuore e anche un po’ di fortuna, ma Reggio Emilia riesce alla fine a sfatare il tabù Palamaggiò dopo 15 ko nelle ultime 16 gare. La Grissin Bon ha dovuto faticare tantissimo con la Pasta Reggia Caserta, portandosi a casa i due punti con il punteggio finale di 82-87. C’è voluto un Kaukenas da favola, con 21 punti importanti nell’economia della gara, e le prove solide di Aradori, Polonara e Della Valle per lasciare a digiuno una Juve trascinata da Bobby Jones, autore di una ‘tripla doppia’ da 26 punti, 14 rimbalzi e 11 falli subiti, e da un ottimo Hunt da 12+15. Caserta però ha ricevuto poco dai giocatori più attesi, come Peyton Siva e Micah Downs, con 18 punti complessivi con 21 tiri e qualche errore di troppo nel finale. La Grissin Bon resta così in corsa per il primo posto, mentre Caserta non riesce a tirarsi fuori dalla lotta retrocessione.

L’avvio di gara è tutto marcato Reggio Emilia ed il suo possesso di palla. Per due minuti e mezzo l’attacco biancorosso sembra onnipotente, con Polonara abile a finalizzare il lavoro dei compagni: sette punti nel 9-1 che mette subito in salita la gara della Juve. I padroni di casa danno l’idea di non avere idea di come offendere la Grissin Bon: il ‘facilitatore’ Siva ha la museruola piazzata da De Nicolao e gli altri esterni, Downs in primis, non sanno come poter dare un apporto alla causa. Hunt è l’unico capace di intimorire gli avversari, e con l’uscita di Vereemenko i bianconeri decidono di dare costantemente palla nel pitturato a lui e Jones: break di 8-0 con l’ex Roma protagonista (16 di valutazione al 10’, 21 all’intervallo) e la Pasta Reggia torna in corsa sul 21-23 del 10’. Per rimettere le cose a posto Menetti sceglie di fare del lungo bielorusso l’ancora della difesa e la Juve perde Hunt per falli; di conseguenza, senza punti di riferimento il gioco di Dell’Agnello inizia a perdere efficienza. Kaukenas, da vero killer, fiuta l’odore del sangue e azzanna la preda, firmando otto dei tredici punti con la quale Reggio allunga fino al 38-46 dell’intervallo.

Bobby JONES - foto Alessio Musolino 2016Al rientro in campo Reggio gioca di pura accademia; con il talento che ha a disposizione potrebbe permettersi di amministrare il vantaggio accumulato. Ed in effetti per almeno sei minuti gli ospiti giocano al gatto con il topo, rispondendo per le rime ad ogni volta in cui la Pasta Reggia tenta di riavvicinarsi. La tripla di Della Valle al 27’ scrive il 49-63 che potrebbe significare i titoli di coda, ma la Juve trova ancora una volta energia dai propri lunghi. Hunt e Jones sfruttano la loro mole fisica e riescono  a riempire il solco passo dopo passo, o meglio fallo subito dopo fallo subito, rimettendo nuovamente in piedi la partita sul 61-67 del terzo quarto. La forbice si accorcia ancora di più in avvio di ultimo parziale, quando il solito Jones e Cinciarini portano Caserta a soli due punti di margine, ma Reggio, dopo aver rischiato di perdere la testa con l’antisportivo di Aradori come campanello d’allarme, ritrova la sua proverbiale calma. Tre liberi di Della valle e la tripla di De Nicolao rimandano gli ospiti sul +8, ma la Juve non è ancora morta. Perché finalmente Siva e Downs si svegliano dal torpore e riportano i bianconeri a contatto sull’80-81, ma dopo i liberi di Polonara prima Jones perde la maniglia per un appoggio facile, poi Downs si fa carambolare la palla sul piede e consegna palla e partita ad una più fredda e meritevole Grissin Bon.

Pasta Reggia Caserta – Grissin Bon Reggio Emilia 82-87 (21-23, 38-46, 61-67)

Caserta: 20/42 da 2, 5/17 da tre, 27/31 ai liberi. Jones 26, Hunt 12, Downs 11. Rimbalzi 40 (Hunt 15), assist 13 (Siva 6)

Reggio Emilia: 14/33 da due, 12/30 da tre, 23/27 ai liberi. Kaukenas 21, Polonara 18, Della Valle e Aradori 14. Rimbalzi 26 (Vereemenko 9), assist 6 (Della Valle e Kaukenas 2)

PAGELLE

Pasta Reggia Caserta

Micah Downs 5 Per tanto tempo ha fatto il leader offensivo di Caserta, ma oggi non gliene va bene una. Sebbene provi a rendersi utile in altre situazioni, litiga troppo spesso con il canestro perdendo ad un certo punto lucidità. Ha un picco nel finale di gara, ma perde il pallone che chiude definitivamente i giochi.

Peyton Siva 5 De Nicolao non gli lascia un attimo di respiro ed il play ex Louisville non riesce a trovare uno spiraglio per crearsi un tiro, nonostante metta a referto i soliti sei assist. Un po’ beccato dai tifosi nel terzo parziale, nel finale sembra poter spingere la Juve alla rimonta ma il quinto fallo lo estromette dal match

Dario Hunt 7: All’ inizio del match Caserta era in vita solo grazie a lui, che prendeva ogni pallone sporco per convertirlo in due punti. Con il suo terzo fallo la Pasta Reggia vive il momento più complicato della gara, ma al suo rientro è un fattore importantissimo per la rimonta.

Daniele Cinciarini 5,5:  Rispetto alla coppia Siva-Downs, il Cincia riesce a farsi sentire nell’economia della gara, seppur a strappi. Regala un paio di perle, come il canestro del 65-67 in cui si è travestito da Alberto Tomba, ma dall’altra parte perde spesso le piste di Kaukenas, De Nicolao e Aradori, giustificando il -12 di plus/minus.

Bobby Jones 8,5: In tanti hanno storto il naso a vederlo in campo invece di Johnson, ma alla fine l’ex Roma ha sfoderato una prova a tutto tondo da vero campione. È il vero trascinatore di Caserta, permettendole di non affondare nelle situazioni più disperate e di accarezzare fino al 40’ la vittoria che avrebbe significato (quasi) la salvezza, nonostante abbia ancora sulla coscienza la palla scivolata dalle mani sotto canestro nell’ultimo minuto. Nonostante questo scrive la partita migliore della stagione con 26 punti, 14 rimbalzi e 11 falli subiti.

Marco Giuri 7: Uno degli ultimi a mollare. L’impegno c’è sempre, sale progressivamente di tono in attacco prendendosi alcun responsabilità che gli altri sembravano quasi non volersi prendere; tra palle recuperate ed assist dispensati ai compagni è vitale per la Juve e la sua sopravvivenza nel match.

Uros Slokar 5,5: In controtendenza rispetto a Hunt e Jones, non riesce a far sentire un grande impatto sul match, ma la sua mano morbida torna sempre utile. Non era facile però con i due americani in questa forma.

Coach Sandro Dell’Agnello 6: Prova a cavalcare Bobby Jones per quasi tutta la gara, liberando spazi per i suoi esterni. Non riesce però a liberare Siva dalla gabbia costruita da De Nicolao. La sua Juve tutta cuore deve inchinarsi un’altra volta.

Grissin Bon Reggio Emilia

Pietro Aradori 6,5: In molti ricorderanno la sua gara solo per il fallaccio su Bobby Jones, ma fino a quel momento aveva sfoderato una prova solida. Non perde la bussola e continua per la sua strada, segnando nel finale i liberi della sicurezza.

Achille Polonara 7,5: Per i primi due minuti e mezzo è un’iradiddio, con sette punti di fila. Dopo la sfuriata iniziale torna ‘sulla terra’, ma mettendo un mattone pesante per l’ennesima vittoria stagionale: 21 punti con il 60% al tiro, mettendo paura agli avversari sia in area che fuori l’arco, 7 rimbalzi e 6 falli subiti.

Amedeo Della Valle 6: Non gioca ai livelli ai quali ci stava abituando, sparacchiando dal campo (3/12) ma la sicurezza nei suoi mezzi e la malizia è quella di un veterano. Pesca un fallo da tre punti di notevole astuzia facendo respirare Reggio nel momento di difficoltà.

Andrea De Nicolao 7: Una partita di grande sacrificio in marcatura su Siva. Si incolla ai suoi pantaloncini e lo innervosisce a tal punto che il numero 3 non riesce nemmeno a tirare per almeno 25 minuti. E nel finale lascia la sua impronta con una tripla di grande importanza.

Salvatore Parrillo 6: Pochi giorni a Reggio Emilia e viene subito buttato nella mischia, iscrivendosi alla festa con una tripla. Si fa ricordare dai suoi vecchi tifosi.

Vladimir Veremeenko 6,5: La prima volta che venne a Caserta segnò trenta punti permettendo a Kazan di restare favorita nella sfida dei quarti di finale di Eurocup del 2011. Oggi è meno decisivo, ma ci piazza la sua impronta: tira male dal campo, ma dai liberi è una sentenza. Ed in più trova le contromosse giuste per Hunt e Jones: in 23 minuti chiude con uno spaventoso 19 di plus/minus.

Rimantas Kaukenas 7,5: Come si dice del vino, più invecchia e più migliora. Segna canestri importantissimi, come nel finale di secondo quarto in cui segna otto punti che allargano la forbice tra Reggio e la Juve. Una vera macchina da punti che inizia a sentire l’odore della post season, e solo da lì inizierà a fare sul serio. Figuratevi cosa potrà succedere…

Stefano Gentile 5 Pochi minuti per l’altro ex della gara, che patisce l’inattività del vecchio infortunio. De Nicolao non lo fa rimpiangere.

Coach Max Menetti 7: Blocca le iniziative degli esterni casertani stoppando la loro fonte primaria, Peyton Siva. Quando è in difficoltà nel pitturato capisce che l’uomo in più è Vereemenko guadagnando i break decisivi nella gara. Reggio è meritatamente in alto grazie anche ai suoi accorgimenti.