MASNAGO – Cantù domina il campo per quasi tutto la durata del match e vince una partita che gli era quasi scivolata via da una presa che sembrava saldissima. Otto minuti di follia permettono a Varese di recuperare più di 20 punti e portarsi a meno due, fallendo però l’aggancio e dando la forza alla formazione ospite di aggiudicarsi il derby grazie al trio Waters – Jhonson – Darden (78 punti complessivi).
LA PARTITA
Il primo possesso è dei giocatori di Cantù, i quali provano da dietro la linea dei 3 punti con Pilepic, che trova però solamente il ferro. Sono i di Maynor (32 pt) i primi punti, tre per la precisione, seguito da un canestro dalla media distanza di Anosike (11 punti, 10 rimbalzi). Gli ospiti raddrizzano il tiro e con due triple e un gioco da due punti trovano prima il pareggio sul 5 – 5 e poi 3 punti di vantaggio. Contro ogni pronostico è Varese a subire il gioco fisico degli avversari: faticano ad arrivare al ferro anche quando gli schemi escono alla perfezione e concedono molto, troppo, in fase difensiva. Avramovic (16 punti) accorcia le distanze grazie ai tiri liberi che riportano i padroni di casa a meno due, quando il solito Waters (25 punti, 11 assist) mette a segno altri tre punti. 15 – 21 il punteggio quando mancano due minuti e mezzo di gioco. Sono sempre i biancorossi a soffrire, il gap alla fine del primo quarto è dovuto principalmente dalla differenza realizzativa dalla media distanza: Cantù sembra sapere solo segnare e, quando sbaglia, ci pensa Johnson (24 punti, 11 rimbalzi).
20 – 28 il punteggio alla fine della prima frazione
L’inizio del secondo quarto vede le triple di Jhonson e Darden (19 punti, 17 rimbalzi). Il palazzetto ci crede, ma la carica sembra arrivare agli avversari, i quali tirano con quasi tirano con il 20% in più di successo da dentro l’area. Due minuti di gioco e 13 punti di distanza: Darden e Waters guidano la fuga canturina, Varese fatica, perde rimbalzi difensivi e sembra non saper rispondere ai movimenti degli avversari. Al quinto minuto il punteggio è di 28 – 40, Eyenga e Maynor sembrano provarle davvero tutte per sfondare la barricata delle maglie blu, ma la difesa canturina non mostra crepe. L’ennesima tripla di Darden, in isolamento, fa guadagnare altri tre punti alla Red October, recuperata dai 2 di canestro di Maynor, il quale comincia una sfida nella sfida con Darden, che sembra però saper segnare da ogni posizione. Proprio il numero 3 commette un fallo antisportivo, concedendo tre liberi e possesso a Cantù, la quale chiude con altri tre punti segnati. 19 le lunghezze di differenza a due minuti dall’intervallo. Cavaliero e Avramovic segnano 5 punti successivi quando la difesa della OJM pare in crescita: l’ ottimo lavoro di Anosike funziona, ma la tripla di Waters e l’appoggio facile al tabellone trovato da Johnson rimettono in ordine le posizioni.
Il quarto di chiude con 2 canestri a testa, l’ultimo dei quali di Waters sulla sirena dell’intervallo.
AL rientro in campo si vede solo la formazione ospite: parziale di 5 – 0 in tre minuti, serie interrotta da una tripla di Maynor, che alza il punteggio finora invariato dall’ultima sirena. Kangur trova canestro e fallo, segnando pure il libero. La OpenjobMetis sembra voler avvisare il pubblico di essere rientrata dagli spogliatoi, messaggio sottolineato da palla rubata in difesa, seguita dal contropiede di Avramovic e dal rimbalzo offensivo di Pelle con esito pari a due punti. 46 – 63 il punteggio dopo quattro minuti di gioco.
Un incredibile rimbalzo di Pelle rianima la squadra: Avramovic ci prova da tre ma trova il ferro, compito risolto da Maynor dopo un’altra bomba scoccata. Fallo di Waters e pubblico che ricomincia a crederci. Eyenga risponde ai due liberi realizzati da Pilepic e costringe coach Bolshakov a chiamare il secondo time. Ancora il play statunitense da due, prima di fare esplodere il palazzetto trovando un fallo su una tripla e i 4 punti che ne conseguono che pesano come montagne. Bulleri, Waters, Maynor e due liberi di Callahan portano il punteggio sul 61 – 68 e trasformano il PalA2A in una bolgia.
Gli ospiti vanno in all-in scommettendo sul giro palla veloce e sull’ isolameto di Pilipic, che trova 3 punti. Risponde con la stessa moneta il numero 6 biancorosso, prima del 2 su 2 di Avramovic dalla lunetta. Proprio lui condanna Pilipic al quarto fallo. Palla rubata di Anosike e antisportivo di Acker proprio sul numero 1, che ne segna 2 su 3.
Un terzo quarto incredibile riduce il gap a 2 punti. Il tabellone segnala 69 – 71.
Darden e Avramovic da 3 punti aumentano i propri punteggi senza toccare gli equilibri. Con la crescita della fase difensiva, Varese prende in mano la situazione e continua a dominare. Anosike fallisce l’aggancio dalla lunetta, dando energia agli ospiti che reagiscono alla folle rincorsa varesina con Waters che aggiunge quattro lunghezze alla distanza. Il Gioco di entrambe le squadre rallenta, il punteggio è di 78 – 83 quando mancano poco più di 3 minuti all’ultima sirena. Una serie di tiri troppo forzati fa perdere punti preziosi ai biancorossi, che continuano comunque a dominare in fase difensiva, riuscendo a contenere la fuga della Red October. Ad un minuto dalla fine il punteggio è di 78 – 85. Maynor sblocca lo stallo di Varese portando la propria squadra a meno 5, quando sono 25 i secondi rimasti. Waiters e la tripla di Kariniauskas firmano la condanna varesina e portano a casa il derby.
82 – 92 il risultato finale.