Jeff Brooks (foto Domenico Papa, dalla pagina "La Reggia del Basket - Il Palamaggiò")

Jeff Brooks, 25 punti con 11/11 al tiro (foto Domenico Papa, dalla pagina “La Reggia del Basket – Il Palamaggiò”)

La Pasta Reggia Caserta non poteva sognarsi un derby più bello di questo. Condotto dall’inizio alla fine con autorevolezza ed una mostruosa intensità, con geometrie di squadra finalmente ritrovate e senza andare mai, o quasi mai, in difficoltà, con un playmaker come Ronald Moore degno di essere chiamato tale, capace di mettere in ritmo i compagni, ed un Jeff Brooks semplicemente perfetto (25 punti con 11/11 e 36 di valutazione): il risultato finale è di 76-57, con la Sidigas Avellino che torna a casa con il secondo ko consecutivo in saccoccia; se quello con Cantù è stato almeno accettabile, al Palamaggiò i bianco verdi non hanno azzeccato nemmeno una scelta e sono apparsi senza nemmeno la voglia di lottare, a parte nel terzo parziale in cui si sono spinti fino al -8. Caserta ribalta così la differenza canestri e si propone seriamente per la post-season: se si giocasse così ogni partita fino alla fine, non è certo un traguardo impossibile.

Caserta: Mordente, Tommasini, Brooks, Roberts, Easley

Avellino: Thomas, Lakovic, Dragovic, Cavaliero, Hayes

Il primo ad entrare in palla in questo derby è Tony Easley: dopo le ultime due prestazioni opache il numero 43 inizia con cinque punti in due minuti per mettere Caserta avanti. Basta questo per far infiammare i padroni di casa, due rubate e conseguenti schiacciate in contropiede di Jeff Brooks ed è 9-3 al 3’. I biancoverdi faticano ad entrare in gara, quando ci provano con Thomas prendono un ceffone in pieno volto da Roberts e ancora Easley dominante in area, Vitucci può ricorrere solo al time out sul 16-7 del 6’. Avellino sente tantissimo la mancanza di Ivanov non riuscendo a trovare spazio in pitturato e si ricorre solo a tiri dalla media distanza; nelle fila della Juve entra Ronald Moore che si presenta con una tripla e mettendo in ritmo i compagni in maniera sublime, quattro bombe consecutive e i bianconeri controllano agevolmente il primo quarto sul 28-13, con sei uomini ad aver timbrato il cartellino (11/17 totale) e Jeff Brooks capofila a quota 10.

Daniele Cavaliero e Will Thomas hanno provato a reggere la baracca ma non è bastato

Daniele Cavaliero e Will Thomas hanno provato a reggere la baracca ma non è bastato

La sesta bomba della Juve firmata Roberts e i liberi di Vitali scrivono addirittura +20 al 12’ (33-13), Avellino è ancora scossa dall’atteggiamento casertano nella metà campo difensiva che non vuole lasciar spazio in area. Caserta inizia ad incepparsi con l’uscita di Moore e Spinelli prova a trarne beneficio; gli ospiti trovano dunque fiducia strappando qualche importante rimbalzo offensivo (10 in 10’) ma al 16’ il risultato è ancora ancorato sul 35-17. Mentre in attacco si singhiozza da entrambe le parti, la squadra di Molin inizia ad avere qualche problemino di falli  con Michelori, Easley e Roberts a due penalità ma non paga dazio grazie alla perenne imprecisione della Sidigas, squadra irriconoscibile rispetto a quella delle tre vittorie consecutive; si arriva all’intervallo sul 39-21 per i padroni di casa in saldo controllo del match.

Due punti di Brooks in apertura aggiornano il massimo vantaggio, Caserta doppia Avellino sul 42-21. Toccato il punto più basso, arriva finalmente una reazione da parte dei bianco verdi che stringono le maglie in difesa e trovano in Cavaliero ed Hayes delle fonti di energia offensiva, i due riducono lo svantaggio con un break di 12-4 e al 26’ la forbice è di 13 lunghezze sul 46-33. Molin è lesto a chiamare il time out e a reinserire Ronald Moore e Mordente in mezzo al campo per ridare un po’ di fosforo alla manovra; gli effetti tardano ad arrivare e la Sidigas si spinge fino al -10 con le triple dei prodi Cavaliero ed Hayes che danno  motivo per credere in una grande rimonta. La classe di Lakovic fa il resto e con cinque punti nell’ultimo minuto fa tornare i suoi sotto le dieci lunghezze di margine dopo tempo immemore: all’ultimo stop and go è 52-44 Caserta.

La Juve ha smarrito l’entusiasmo della prima frazione e ha permesso il prepotente ritorno irpino; la risposta dei padroni di casa arriva in avvio di ultimo parziale con l’alley oop dell’accoppiata Scott-Brooks per il 54-44. Il numero 21 decide che la Pasta Reggia deve portarsi questi due punti in cascina e con la collaborazione di Ronald Moore, fautore delle sue scorribande offensive, riporta i suoi ad avere un rassicurante +16 di margine; Carleton Scott lo segue a ruota e crea da solo un altro break con undici punti di fila impreziosito da una poderosa schiacciata che significa nuovo +21 al 35’ (69-48). Il finale serve a Ronald Moore per far vedere di cosa è capace in palleggio regalando qualche delizia: è pura accademia fino al 76-57 finale.

MVP: Jeff Brooks Non si può non dare la palma di MVP all’ex Cantù. Sempre presente in ogni centimetro del campo, vive una serata perfetta al tiro chiudendo con 26 punti ed 11/11 al tiro. Contiene bene i lunghi avversari in coabitazione con Scott ed Easley e diventa l’arma letale per consegnare a Caserta la decima vittoria stagionale. Vederlo il prossimo anno in altri lidi non è un’utopia…

Pasta Reggia Caserta – Sidigas Avellino 76-57 (28-13, 11-8, 13-23, 24-13)

Caserta: Brooks 25, Scott, Vitali ed Easley 11. Rimbalzi 34 (Easley 8). Assist 16 (Moore 7)

Avellino: Thomas 17, Hayes 13, Lakovic 11. Rimbalzi 31 (Thomas 8). Assist 9 (Spinelli e Cavaliero 3)