EA7 Milano vs Vuelle Pesaro 95-64

Tutto facile per l’EA7, che sbriciola la pallida resistenza di Pesaro dopo pochi minuti. Autentica passerella nella seconda parte di gara per la capolista, che diverte il proprio pubblico con le schiacciate di Lawal e le incursioni del solito scatenato Cerella.

LA GARA

Bruno Cerella, indiavolato dall'inizio alla fine (Foto: Alessia Doniselli)

Bruno Cerella, indiavolato dall’inizio alla fine (Foto: Alessia Doniselli)

Qualche fiammata illusoria di Perry regala un barlume di speranza alla Vuelle, che mette a nudo l’approccio non proprio perfetto in termini di concentrazione dei padroni di casa: 2-8 al 4‘. Coach Banchi striglia i suoi dopo un rabbioso timeout e toglie Samuels, costretto a due premature penalità. Moss è l’ariete dell’armata milanese con 5 punti filati, arriva anche il primo squillo di Gentile e Lawal converte un recupero in una poderosa schiacciata, 10-10. Poco reattive le seconde linee di Pesaro, con Dordei travolto dall’esperienza di un vecchio mestierante come Kristjan Kangur, dell’estone le triple del nuovo allungo dei padroni di casa, 25-15 al 10′. In contumacia Turner, cancellato dalla difesa del’Olimpia, dà segnali di vita finalmente anche Johnson, promettente 5-0 iniziale di seconda frazione per la Vuelle, 25-20. Brani di basket non particolarmente suggestivi soprattutto di Milano, che non mette in mostra il miglior Hackett. È Cerella il fattore che cambia l’inerzia a favore dei lombardi: la grinta e la pressione dell’italo-argentino sono il motore del nuovo strappo, 32-24.
Le mani velenose di Petty mettono in difficoltà Hackett, ma stranamente è nella metà campo offensiva che Pesaro fatica in modo eccessivo con palle perse in serie; Turner si “concede” anche un’infrazione di otto secondi a dir poco imbarazzante. Liberi sbagliati, un paio di ulteriori ingenuità difensive e il vantaggio di Milano arriva a un comodo più 19 con Samuels a giganteggiare in area colorata, 49-32. Pesaro aspetta Turner, ma è il solito Petty a provare a fornire un po’ di energia agli ospiti, 55-38.Troppo poco per arrecare fastidi alla capolista, che amministra con facilità e dilaga nel finale con le schiacciate di Lawal. C’è gloria anche per il giovanissimo Restelli, le uniche “emozioni” arrivano dagli spalti con i cori di disapprovazione del pubblico di casa verso la curva, che continua la propria personale, e solitaria, battaglia contro la dirigenza dell’EA7.

EA7 MILANO: Gentile 6 (2/4 0/1), Cerella 11 (4/7, 1/2), Melli 2, Restelli 4 (2/2, 0/1), Hackett (0/1, 0/1), Kangur 11 (0/2, 3/6), Samuels 16 (7/10, 0/1), Wallace 9 (3/4), Lawal 16 (8/12), Athinaiou (0/1), Moss 12 3/4 2/4), Jerrells (1/1, 2/4). All. Banchi
VUELLE PESARO: Musso 6 (0/2, 2/5), Johnson 10 (3/7, 1/4), Pecile 6 (0/2/, 0/2), Dordei 2 (1/1), Trasolini 14 (6/8), Anosike 3 (1/4), Turner (0/6, 0/2), Perry 20 (2/7, 4/7), Bartolucci 3 (1/2 da tre).

ARBITRI: Begnis, Seghetti, Bettini

NOTE: parziali 25-15, 49-32, 74-48; tiri da due: Milano 30/48, Pesaro 13/37; da tre: Milano 8/20, Pesaro 8/22; liberi: Milano 11/14, Pesaro 14/18; rimbalzi: Milano 46 (30 dif., 16 off.), Pesaro 24 (15, 9); falli: Milano 21-15, Pesaro 15-21; palle recuperate e perse: Milano 22-9, Pesaro 24-11; assist: 23-10; Uscito per 5 falli: Gentile. Spettatori 5.700