Ebi Ere (Foto Savino Paolella 2012)

Ebi Ere (Foto Savino Paolella 2012)

VARESE – Ultima giornata del girone di andata, al Pala Whirlpool è ospite della Cimberio Varese l’Umana Venezia. I biancorossi sono già matematicamente campioni d’inverno grazie al bottino di 13 vittorie e una sola sconfitta (a Roma), i lagunari si trovano a 12 punti in decima posizione insieme a Bologna. Discorso Final Eight, qualificazione ovviamente già in tasca per Varese mentre Venezia mantiene ancora qualche piccola speranza, nonostante la dolorosa sconfitta con Avellino. Gli oro granata in caso di vittoria devono sperare in una sconfitta di Milano sull’insidioso campo di Brindisi.

Infermeria piena per Varese, che si trova in grossa difficoltà e con un roster cortissimo, Ebi Ere sarà ancora out in compagnia di Adrian Banks e Bruno Cerella, notizie dell’ultima ora parlano anche di un Polonara in dubbio a causa di un grosso ematoma causato da un contrasto in allenamento. Coach Vitucci in emergenza, non si preoccupa eccessivamente e cerca di ottenere il meglio dai suoi uomini a disposizione per mantenere imbattuto il proprio palazzetto, queste le sue dichiarazioni: “Venezia è una squadra dal rendimento altalenante ed è alla ricerca della continuità, ma soprattutto di punti per potersi qualificare alle Final Eight. L’Umana ha roster formato da giocatori di esperienza in grado di colpire in ogni momento. Ci mancheranno sicuramente alcuni riferimenti in attacco, dove gli assenti ci garantiscono una trentina di punti, però i problemi sono stati anche uno stimolo per cercare soluzioni alternative: si gioca comunque in cinque per volta e domenica scenderemo in campo nel modo giusto.”
Mazzon non avrà a disposizione Zoroski, ma in compenso avrà un Clemente, appena acquistato da Pesaro, con qualche allenamento in più con i lagunari e forse un po più inserito nel gioco degli oro granata. Il coach di Venezia si sofferma sull’aspetto mentale e di concentrazione, forse il più grosso problema della sua squadra. La discontinuità dei lagunari ha caratterizzato tutto il girone di andata, ennesima dimostrazione di questo problema l’esito delle ultime due gare con la prestigiosa vittoria contro Siena seguita dallo scivolone casalingo con un’Avellino di certo non in un buon periodo. Queste le parole di Mazzon prima della sfida alla capolista: “Rischierò anche di essere ripetitivo ma quello che dico é che bisogna giocare con tutto quello che si ha dentro, concentrando le energie mentali. Ci sono campi, come quello di Varese, dove bisogna giocare con la consapevolezza che ogni errore può essere punito. E’ una gara che personalmente reputo molto importante. Non sto certo pensando alle final eight, piuttosto l’obiettivo dev’essere di giocarla fino all’ultimo centesimo di secondo. Se guardiamo al fatto che abbiamo vinto con quasi tutte le squadre in testa alla classifica e perso con tutte quelle che stanno in coda puó sembrare che questo gruppo sia presuntuoso ma garantisco che non é così. Le ragioni di questo sono molteplici. E poi bisogna anche sempre riconoscere i meriti dell’avversario. Varese é una squadra che ha lavorato bene, ben costruita, hanno un allenatore molto preparato, un’ottima chimica. Se una squadra perde una sola partita in tutte quelle disputate la cosa non é mai casuale. Le assenze di Varese? Le assenze pesano allo stesso modo che hanno pesato per noi in tutto l’arco di questa prima metà di campionato. Questo comunque non ci ha precluso di vincere partite importanti così come non ha impedito a Varese di vincere, si veda anche l’ultima gara a Pesaro. Non dobbiamo quindi pensare a questo quanto a restare concentrati su di noi”

Andrea Mazzon (Foto Roberto Caruso 2012)

Andrea Mazzon (Foto Roberto Caruso 2012)

Varese schiera Mike Green a impostare il gioco supportato da De Nicolao, Rush in guardia, Polonara e Sakota come ali. Sotto le plance Dunston dovrà fare la voce grossa contro i lunghi lagunari, dalla panchina a dargli fiato l’estone Talts.
Per Venezia pacchetto eesterni ricco con Clark a guidar la squadra, dalla panca subentra Clemente, in posizione di guardia si alternano Bowers e l’eterno Young capace di una stagione da quasi 30 minuti e 13 punti punti di media a 38 anni, da non dimenticare il ruolo di giocatore di rottura del Bullo anch’esso autore di una buona stagione finora a dispetto di chi lo aveva dato per finito. Tra le ali troviamo l’ex Diawara, Szewczyk e Rosselli e pacchetto lunghi composto da Fantoni, l’esperto Marconato e Hubalek alla sua quarta partita con i lagunari e finora poco incisivo.

La partita si presenta equilibrata anche grazie al roster decisamente limitato dagli infortuni di Varese che dovrà far a meno delle sue bocche da fuoco principali e si ritrova con un roster davvero corto, dovrà essere brava Venezia a sfruttar la squadra più lunga cercando di mantenere un ritmo di intensità alto, difesa dura ma soprattutto cercare di attaccar l’area e caricare di falli i biancorossi. Proprio Diawara, l’ex di turno, potrebbe risultare decisivo e crear difficoltà per i biancorossi vista l’assenza di Ebi Ere, la sua fisicità e il suo atletismo sarà uno dei problemi maggiori per la difesa varesotta. Varese dovrà puntare tutto sul suo asse play-centro Green-Dunston e farsi caricare dal proprio pubblico che ancora una voltà sarà caldissimo, già si parla di almeno 4000 spettatori, per superare forse il primo vero momento di possibile difficoltà nell’arco di questo girone d’andata.
Venezia ha già dimostrato di poter vincere anche con squadre che stanno ai piani alti della classifica e forse la classifica attuale non rispecchia il potenziale del suo roster, se Mazzon riuscirà a mantenere concentrati i suoi, con una partita di intelligenza potrebbe conquistare i 2 punti e causare la prima sconfitta casalinga per Varese.

Ore 18.15, appuntamento al Pala Whirlpool e diretta televisiva su Televenezia.