Cimberio Varese – Acqua Vitasnella Cantù: 77-82

Varese – La Vitasnella Cantù espugna Varese al termine del più classico dei derby: bello, teso, anche cattivo, quasi struggente nello spirito di lotta che le due squadre profondono sul parquet. Un black-out offensivo nell’ultimo quarto costa caro alla Cimberio, bloccando sul più bello il sogno di portare a casa due punti che per l’impegno avrebbe stavolta ampiamente meritato. Ma è il basket, baby, e può essere anche straziante nella sua crudeltà: la mano degli uomini in biancoblù trema meno nell’infuocato finale e può non bastare giocare una buona, anche ottima, pallacanestro per 35 minuti. Per la squadra di Sacripanti, la “w” ha la firma decisiva di Aradori, Ragland e Cusin; dall’altra parte non bastano le prove maiuscole di Clark, Ere e Banks.

Quintetti – Varese in campo con Clark, Banks, Ere, Polonara ed Hassell; Cantù risponde con Ragland, Jenkins, Aradori, Leunen e Cusin.

varese-cantu-176Cronaca – E’ il cuore impavido di capitan Ere a segnare la strada di Varese nelle battute iniziali: sette punti del nigeriano aprono le danze biancorosse. A cui Cantù risponde, però, colpo su colpo con i punti di Ragland, Cusin ed Aradori, per un 13 a 13 del sesto minuto che testimonia l’avvio frizzante delle due squadre. Il Pietro “nazionale” ha la mano bollente e punisce le disattenzioni della difesa varesina, senza scavare tuttavia alcun break a favore dei brianzoli in trasferta, perché Banks è sul pezzo e taglia come il burro la retroguardia canturina ma soprattutto Rush (entrato al posto del capitano) interpreta alla perfezione lo spirito guerriero richiesto da un derby con un immaginifico assist a favore di Hassell, una palla recuperata ed una bomba, che fanno esplodere il Palawhirpool. Il primo quarto si chiude sul 22 a 21 e la sensazione che si assisterà ad una lunga battaglia.

La prima brutta notizia della seconda frazione è per Pino Sacripanti perché Leunen commette in attacco il suo secondo fallo personale, venendo subito cambiato con Jones. Più “spiacevole” ancora per il coach canturino è la grande ed inaspettata voglia di lottare messa sul parquet dai padroni di casa: una difesa asfissiante sulle linee di passaggio, gli eleganti movimenti dell’ex Scekic ed una bomba ancora di Ere valgono il primo vero allungo Cimberio al 13’(30-23). Varese ragiona in attacco – lo dimostra una circolazione di palla più armoniosa del solito, con gli uomini di Frates a cercare sempre il compagno più libero e le soluzioni più intelligenti e proficue – ma Ragland è un problema abbastanza insoluto dall’altra parte del campo: la sua velocità mantiene Cantù in linea di galleggiamento (34-30 al 16’). Clark prima lucra numerosi falli convertendoli in punti dalla lunetta, poi si mette in proprio dalla lunga, dopo una bella finta a far saltare Ragland; Gentile risponde immediatamente, sempre da fuori. Sono poi due errori, sempre dei due playmaker, a chiudere il quarto sul punteggio di 47-42: Varese lotta ed è viva, Cantù non molla un centimetro. Le cifre testimoniano l’equilibrio con la Cimberio a prevalere di poco nelle percentuali e nel controllo dei tabelloni.

Due dardi, uno di Ragland ed uno di Stefano Gentile, aprono il secondo tempo e danno il primo vantaggio agli ospiti (47-48), con Varese a perdere due banali palloni, prima con Hassell poi con Clark su di una rimessa. Ma non si scappa dal punto a punto, la lotta è estrema e le risposte pronte su entrambi i fronti: Banks riporta sopra i padroni di casa, Aradori non trema dalla lunga, così Ragland, cui Ere rende pan per focaccia (56-52 al 26’). Nel frangente sale in cattedra anche un buona dose di agonismo e si segnalano i bei duelli Ragland-De Nicolao ed Aradori-Ere. Sono però le giocate ed i rimbalzi di Hassell a scavare un margine importante in una partita così tirata: il centro di Chesaepeake, ben coadiuvato dal primo passo di Banks a saltare la zona di Sacripanti, conduce gli uomini di Frates al 66-57 dell’ultimo intervallo.

varese-cantu-133Non è finita, non è assolutamente finita: due contropiedi di Cantù, trasformati in quattro punti, rimettono subito in carreggiata la Vitasnella. Rush spreca un incredibile contropiede, Gentile lo punisce da fuori: è 68-64 al 33’. Sacripanti ci prova con una “match-up” che effettivamente blocca la Cimberio offensiva, dall’altra parte De Nicolao si immola su Aradori con una difesa ai limiti della perfezione. Si va verso uno, scritto, finale punto a punto perché Ragland riavvicina Cantù al -2 del 37’ (71-69) con un parziale di 8 a 0. Cusin, dalla media ed allo scadere dei 24” trova un canestro e fallo incredibile (71-72), Polonara brucia la retina da fuori, poi sono ancora Cusin e Aradori a segnare il sorpasso ospite con cui si entra negli ultimi due minuti (74-77 al 38’). Ragland spreca la possibilità di un allungo decisivo, ma l’errore sottocanestro di Hassell è terribile per i sogni varesini, anche perché seguito da un’altra bomba di Gentile. Quella decisiva? Stavolta sì, perché nonostante Ere ci provi ancora, Cusin chiude dalla lunetta. Finisce 77-82. Varese lotta, Cantù vince.

Mvp: Ci permettiamo di andare al di là del nudo scoring e di premiare lo strepitoso ultimo quarto di Marco Cusin. C’è tutta la sua imponenza nel chiudere la strada ad Hassell ed alle penetrazioni degli esterni varesini, c’è la sua corsa, la sua voglia e la sua classe nel trasformare in oro palloni che pesano come macigni. Mvp, di pura stirpe guerriera.

Cimberio Varese – Acqua Vitasnella Cantù: 77-82 (22-21; 25-21; 19-15; 11-25)

Varese: Clark (16), Ere (15), Banks (14). Rim: 28 (Hassell 7). Ast: 13 (Clark 5).

Cantù: Aradori (19), Cusin (16), Ragland (14). Rim: 32 (Aradori e Cusin 6). Ast: 15 (Ragland 5).


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