Brindisi+Sponsor[1]Brindisi. Nonostante le tre sconfitte patite nelle ultime tre uscite l’Enel è ancora lì, in lotta, almeno in teoria, per il secondo posto, più realisticamente per conservare almeno il quarto posto che le garantirebbe il fattore campo nel primo turno di play-off. Per conservare la posizione occorrerà fare bottino pieno quanto meno nelle due gare casalinghe rimaste  e poi stare a vedere che succede.  Avellino non è squadra semplice per nessuno e  già all’andata aveva superato l’Enel sulla sirena grazie all’esperienza dei suoi giocatori. Il leit motiv dell’anticipo di domani (si gioca alle 16.30 per  la diretta streaming su gazzetta.it) sarà di nuovo l’atletismo di Brindisi contrapposto all’esperienza di Avellino, che tra l’altro è sempre tornata da Brindisi con i 2 punti. La squadra di coach  Frank Vitucci , probabilmente senza Dragovic, è comunque squadra lunga ,che difende  e si passa molto bene la palla. La maggior parte dei suoi punti (30 di media in 2) viene in dote dalla coppia di  lunghi Thomas ed Ivanov che già avevano affondato l’Enel all’andata( 39 punti e 22 rimbalzi) e questo sarà certamente uno dei punti cruciali dell’incontro anche alla luce delle ultime  non brillantissime  uscite, in attacco ma soprattutto in difesa,  dei pari ruolo Pugliesi. Coach Bucchi, fresco di rinnovo biennale del contratto, dovrà poi fronteggiare gli esterni Sidigas col solo Dyson in regia, rilasciato Jackson non si è ancora riusciti a chiudere con Umeh, ed il rischio è che come a Montegranaro Dyson cali vistosamente nel finale anche a causa delle sue non perfette condizioni fisiche.  Di seguito le parole di coach  Piero Bucchi sulla prossima partita:“Non siamo in un buon momento e ciò è abbastanza evidente. I nostri allenamenti continuano a ranghi non completi per le note assenze e le prestazioni in campo ne risentono; mi auguro che a breve possa arrivare un giocatore in grado di offrirci la mano di cui abbiamo bisogno. Andiamo comunque avanti con fiducia nei nostri mezzi, avendo ben chiaro il cammino che ci attende e che richiederà il massimo sforzo. Cominciando da sabato: dovremo affrontare Avellino che può essere definita una bomba ad orologeria. Infatti, è una squadra di talento, qualità, valore pronta ad esplodere da un momento all’altro. Varie problematiche non hanno permesso il rispetto dei pronostici che la indicavano quale candidata ai primi quattro posti alla fine della fase regolare. Oggi la classifica dice altro ma ci sono ancora quattro partite da giocare e molto potrà ancora succedere”.

Avellino+SponsorAvellino. Nessun pensiero al futuro ma sguardo e concentrazione rivolti al PalaPentassuglia di Brindisi per la Sidigas Avellino. Per entrambe le sfidanti la sfida di domani costituisce un’importante crocevia sotto diversi punti di vista. In primo luogo la Scandone arriva a quest’appuntamento con l’infermeria svuotata nell’arco delle due settimane di sosta che permetterà a Vitucci di avere a disposizione un gruppo privato soltanto di Nikola Dragovic, alle prese con i  noti problemi alla caviglia. Riscattare i rispettivi passi falsi nell’ultimo turno di campionato è un altro elemento che accomuna sia l’Enel che la Sidigas: James e compagni sono reduci dal passo falso sul parquet della Sutor Montegranaro, avversaria tra due settimane della Scandone sconfitta il 6 aprile scorso dalla Granarolo Bologna dinanzi al proprio pubblico. In quell’occasione Avellino ha dovuto fare a meno della sua stella, Jaka Lakovic, finito al centro delle cronache per piccoli fraintendimenti col suo allenatore nel corso dell’amichevole infrasettimanale con la Pasta Reggia Caserta. Vitucci, che alla domanda di qualche cronista si è mostrato leggermente infastidito per la vicenda, ha mostrato il pugno di ferro, auspicando che il nervosismo dello sloveno possa trasformarsi in energia positiva in campo. E, sulle rive dell’Adriatico, l’ex regista del Panathinaikos tornerà al suo posto in cabina regia, cercando di mantenere la striscia positiva di risultati dei lupi nell’impianto di contrada Masseriola. Nei due precedenti, infatti, la pattuglia irpina è riuscita nell’intento di fare bottino pieno: nel 2010-2011 Dean e compagni dominano in lungo e in largo per 68-112 al cospetto di una Brindisi già retrocessa. Meno agevole ma prezioso dal punto di vista della classifica il trionfo del 24 marzo 2013 quando la Sidigas di Pancotto guidata da Dean, Richardson e dai gregari Hunter e Brown va oltre le aspettative, al punto da ricevere il saluto e i ringraziamenti del tifo biancoverde al rientro della squadra in città. Nella gara d’andata decise una magia a fil di sirena di Daniele Cavaliero che completò la splendida rimonta di Avellino, costretta a rincorrere gli avversari spinti dalla triple di Dyson e Snaer. Una nuova chance ci sarà per Leemire Goldwire e Kieron Achara che hanno sfruttato la sosta per intensificare il loro inserimento nelle alchimie tattiche del trainer lagunare che spera di poter invertire in questo scorcio finale dell’anno un bilancio sin qui deludente.

Da Avellino Davide Baselice