Coach Dalmonte:

“Credo che facendo un’analisi cronologica nel primo tempo abbiamo concesso a Siena quasi il 50% al tiro e questo ci ha tolto dei possessi e ha abbassato la nostra presenza in attacco. Ogni loro rimbalzo offensivo era una picconata per la nostra fiducia. In difesa abbiamo fatto delle sbavature che sommandosi hanno fatto la differenza. Nel secondo tempo siamo ritornati in gioco. Sul -4, con un po’ di razionalità in più, potevamo cambiare la gara. La partenza ad handicap e lo sforzo per la rimonta ci hanno tolto energie nel finale. Non siamo partiti tristi o sfiduciati, eravamo consapevoli che si trattasse di una partita da dentro o fuori. Senza Taylor abbiamo solo un ball-handler (Goss, ndr) e quindi per noi è difficile giocare bene in attacco in queste condizioni. Non sto cercando giustificazioni, semplicemente sto constatando la realtà per affrontare il problema”.    

Time-out di Marco Crespi durante il quarto di finale contro Roma (foto Matteo Cogliati 2014)

Time-out di Marco Crespi durante il quarto di finale contro Roma (foto Matteo Cogliati 2014)

Coach Crespi:

“C’è soddisfazione dopo questo quarto di finale. Abbiamo reagito alla pessima prestazione mostrata a Bologna con questa partita di grande durezza mentale. Abbiamo giocato con intensità e abbiamo resistito al tentativo di rimonta di Roma.  Siamo scesi in campo sereni e seri. La difesa è stata di qualità nonostante la maggiore fisicità di Roma. Il nostro obiettivo era vincere contro Roma e l’abbiamo raggiunto, ora il nostro sogno è andare più avanti possibile. Milano rimane la favoritissima, deve vincere e vincerà”