Shermadini, 18 punti stasera

Scavolini Siviglia Pesaro – Bennet Cantù 64-71

TORINO – Una Bennet Cantù buona solo per un quarto, il primo, ha la meglio su una Scavolini Pesaro lontana parente della squadra ammirata ai quarti contro Venezia. La Bennet avrebbe dovuto chiuderla prima ma si è vista recuperare in un quarto quarto con troppa suspense per le coronarie dei tifosi canturini. La buona prestazione di Micov,  autore di 9 punti, 7 rimbalzi e 6 assist e soprattutto di Shermadini è comunque sufficiente a coach Trinchieri per approdare in finale.

LA CRONACA – Seconda gara di semifinale di queste Final Eight di Coppa Italia che vede scontrarsi le due squadre che più delle altre hanno convinto con le loro vittorie nette. Da una parte Pesaro è uscita vincitrice da una gara che la sua sfidante Venezia ha lasciato scappar via troppo presto, dall’altra Cantù che ha approfittato dell’assenza di Dean e della mancanza di forma di alcuni giocatori chiave di Avellino per prendere il largo dopo un solo primo quarto equilibrato.
Coach Trinchieri ieri ha dato come favorita Pesaro per la vittoria della competizione, ma siamo certi che Cantù è convinta, giustamente, di fare sua questa sfida

Quintetti
Scavolini Siviglia Pesaro: D. Hackett, R. Hickman, J. White, J. Jones, T. Lydeka
Bennet Cantù: A. Cinciarini, G. Basile, V. Micov, M. Leunen, D. Marconato

Primo Quarto
La gara inizia con la tripla frontale di Jumaine Jones e Marconato che risponde da due. Poi è Micov che si guadagna un gioco da tre punti che converte per il 3-5 Cantù. Le fasi iniziali sono di studio e il risultato rimane in equilibrio, con Marconato e Lydeka che sotto canestro fanno a sportellate. Leunen spezza l’equilibrio con una bomba seguito da Cinciarini per il primo strappo Cantù che vale il +7. Con la schiacciata di Marconato che vale il 6-15 si arriva al primo timeout della partita, chiamato da coach Dalmonte. Lydeka spezza il parziale di 9 a 1 della Bennet grazie a due tiri dalla lunetta ma la squadra di Trinchieri inizia a trovare spazi troppo ampi nei backdoor. Le squadre continuano a usare molto il tiro da fuori e con una bomba per parte di Jones e Markoishvili e il canestro di Hachett si arriva sul 13-20. Trinchieri si vede costretto a sostituire l’MVP dei quarti Markoishvili al suo secondo fallo ma l’attacco non ne risente e ancora con una conclusione da fuori si arriva al massimo vantaggio, il primo doppia cifra, sul 15-25.

Secondo Quarto
Cusin segna i due primi punti della frazione continuando quello che è il trend offensivo della squadra di Pesaro, ovvero cercare di rifornire i lunghi sotto canestro. Cantù invece continua a cercare e a trovare soluzioni dalla distanza portando con Mazzarino il vantaggio a 13 lunghezze. Hackett in contropiede si guadagna un fallo che la terna giudica antisportivo ai danni di Basile ma dopo i liberi segnati il possesso non dà i frutti sperati. La difesa di Pesaro continua a concedere troppo spazio ai tiratori della Bennet, che già nel primo quarto hanno fatto male tirando il 75%  da due e il 67% da tre grazie ad un’ottima fluidità di gioco. A metà del quarto Cantù è avanti di 11 punti. Micov con una bella stoppata e Shermadini che dalla lunetta arriva alla doppia cifra sono un segnale importante che però Pesaro non vuole cogliere. E’ Hackett a prendere per mano la squadra con sei punti in fila mentre i compagni continuano a litigare con il canestro. Si va all’intervallo con una stoppata di Brunner e successivo canestro in contropiede di Perkins per il 42-31 Cantù.

Terzo Quarto
Cantù parte subito bene in difesa, costringendo Pesaro a un’infrazione di 24 secondi e un air ball sull’azione successiva. Solo un fallo sullo scadere della sirena permette a Pesaro di segnare dalla lunetta i primi punti del quarto. Offensivamente però la Bennet fa fatica e la partita pare non sbloccarsi esattamente come la Scavolini. Servono infatti 4 minuti e 27 secondi per vedere il primo canestro di azione, una tripla di Markoishvili. Ne servono incece più di 6 a Pesaro, fin qui a referto solo in lunetta, per trovare la schiacciata di Cusin che guadagna anche il fallo e converte il gioco da tre punti. Dopo le difficoltà iniziale la Bennet però trova maggiori soddisfazioni al tiro e si porta sul +13. Jones da tre e ancora un’affondata di Cusin fissano il punteggio sul 43-53 a un minuti dalla fine del quarto. I liberi di Markoishvili e White fissano il punteggio sul 44-55 che chiude un quarto che vede nella parte finale un Perkins in difficoltà contro Cavaliero.

Quarto Quarto
Shermadini sotto canestro continua a fare impazzire i suoi marcatori e Cantù può sfruttare maggiormente il gioco interno dato il brutto 2 su 11 al tiro pesante dei due quarti precedenti. Pesaro fatica ma con White riesce a riportarsi sotto la doppia cifra di svantaggio a 6:43 dal termine. Il punteggio è 49-57 con le due squadre che continuano a farsi rimbalzare le conclusioni dal ferro fino a quando Micov e Jones dalla lunga distanza non paiono voler cambiare il trend. Una palla persa di Micov a causa di una scivolata sul parquet e il successivo gioco da tre punti convertito da Hackett riportano Pesaro a -4 e la partita si prepara agli ultimi 5 minuti di fuoco. Buona la risposta del solito Shermadini che prima segna da sotto poi contesta la conclusione di Hackett. Hickman segna e subisce fallo e dalla lunetta porta Pesaro a un possesso pieno di vantaggio. La partita inizia a diventare più fisica e Pesaro può sfruttare il bonus contando sui due soli falli a suo carico. Il play pesarese fa 1/2 ai liberi e dall’altra parte Basile si sveglia giusto in tempo per ricacciare Pesaro a due possessi di distanza. Daniel Hackett prova a prendere in mano la squadra ma forza troppo mentre Cantù trova un canestro facile da Markoishvili che la porta sul +7 a 1:48 dalla sirena. Dal timeout Pesaro esce con Hickman che la porta dalla lunetta a -5 e Jones che dall’arco riapre i giochi. La svolta arrica a 52 secondi dalla fine con Shermadini che riceve sotto canestro e viene fermato fallosamente da Jones. Per gli arbitri è antisportivo, quindi liberi, realizzati, più possesso Bennet. Dalla rimessa, altro fallo di Pesaro ed altro antisportivo, decisione che Hackett, reo del fallo, non condivide. Markoishvili sbaglia il primo e realizza il secondo non senza patemi e sul +5 e possesso Cantù prende un buon margine. White sbaglia il tiro e dalla lunetta Micov realizza i liberi del 64-71. La tripla di Jones che si infrange sul ferro spegne le speranze di Pesaro che deve arrendersi ad una Cantù meno convincente di quella vista nei quarti.

MVP: Giorgi Shermadini con 18 punti è il giocatore che permette a Cantù di sopperire alle brutte percentuali da fuori dei due quarti centrali con importanti soluzioni nel pitturato.
Peggiore in campo: Richard Hickman si sveglia troppo tardi e il -6 di valutazione dei primi tre quarti è una delle prestazioni che condanna Pesaro alla sconfitta.

I tabellini


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