Daniele Cinciarini, 18 punti per lui (Foto R.Caruso 2016)

Daniele Cinciarini, 18 punti per lui (Foto R.Caruso 2016)

La Juvecaserta ha ritrovato il fattore Palamaggiò. Arriva la quarta vittoria del campionato, la terza a Pezza delle Noci, strapazzando la Dolomiti Energia Trento per 84-67. La Juve ha tenuto le redini del gioco sin dalla palla a due, piazzando il colpo decisivo nel terzo parziale con una pioggia di triple che ha affondato la squadra di Buscaglia. Gara dunque mai in discussione: merito della Pasta Reggia, che tira con il 50% dal campo e recupera ben 20 palloni nell’arco della gara. Ma dall’altra parte Trento, che ottiene qualcosa solo da Jefferson e Baldi Rossi (30 punti e 17 rimbalzi in due, ma molto più incisivi nel primo tempo) e dalla fiammata di   Forray, tira male (35% dal campo) e ottiene pochissimo dai suoi esterni: oltre l’argentino, arrivano 19 punti tra Craft, Moraschini, Gomes, Lighty e Flaccadori. Per Caserta, tutti promossi: Putney e Cinciarini i migliori a quota 18, ma ognuno ha messo il suo mattoncino.

La partita inizia in maniera frenetica, con gli attacchi a prevalere sulle difese. A trarne maggior beneficio sono le coppie di lunghi in campo: in casa Juve sono infatti Putney e Watt a muovere con costanza il punteggio, con la combo fatta di atletismo e sapienza nel gioco in post. I bianconeri prendono subito in mano il pallino del gioco grazie ai due, ma in difesa concede molto a rimbalzo; Baldi Rossi e Jefferson strappano otto dei dieci rimbalzi offensivi della Dolomiti Energia, permettendo agli ospiti di rimanere in scia. Per Trento però la serata degli esterni non è delle migliori: sono tanti i tiri sbagliati dalla squadra di Buscaglia (14/40 totale al 20’)che deve affidarsi costantemente ai suoi lunghi. Caserta approfitta dell’anemia trentina e riesce a scappare sul 35-25 al 15’, ma i trentini hanno una reazione di orgoglio dettata dalle solite torri, l’Aquila mette a segno un break di 11-2 che sembra indirizzare la gara ad un nuovo padrone. La Juve però tiene duro e con Putney e Czyz arriva all’intervallo sul 41-36.

La partita in pratica si decide nel terzo parziale. Raphiael Putney vive due minuti da indemoniato e segna tre triple consecutive che mandano dietro la Dolomiti sul 50-38; il massimo vantaggio viene aumentato sul 55-40 da un’altra freccia scoccata da Marco Giuri. Buscaglia prova a cambiare le carte in tavola con una zona matchup e blocca le offensive casertane, ma in attacco gli ospiti continuano a non ingranare, perdendo ben dieci palloni nel corso del quarto. Al ritorno a uomo, si attiva Cinciarini che mette altre due conclusioni dall’arco e tiene le distanze sul 63-49 del 30’. Nel quarto decisivo Trento sembra avere le qualità di poter rimetterla in piedi. Caserta perde cinque palloni in 150 secondi, ma Craft e soci non ne riescono ad approfittarne fino in fondo. L’unico a provarci è Toto Forray, che segna 14 punti negli ultimi 10 minuti, ma si sveglia Sosa che risponde colpo su colpo alle offensive del numero 10 e tiene cristallizzata la distanza tra le due squadre fino all’84-67 finale.

Pasta Reggia Caserta – Dolomiti Energia Trentino 84-67. (21-17, 41-36, 63-49)

Caserta:  Sosa e Cinciarini 18, Putney 17, Watt 15. Rimbalzi 33 (Watt 10), assist 10 (Sosa e Giuri 4)

Trento: Jefferson 19, Forray 14, Baldi Rossi 11. Rimbalzi 38 (Jefferson 9), assist 7 (Flaccadori  e Lighty 3).