Sundiata Gaines è stato il migliore in campo con 28 punti, 5 rmbalzi e 4 assist (foto ntvspor.net)

Sundiata Gaines è stato il migliore in campo con 28 punti, 5 rmbalzi e 4 assist (foto ntvspor.net)

Continua ad ingranare la Sidigas Avellino, che si affaccia nelle zone nobili della classifica con la terza vittoria consecutiva. I bianco verdi di Vitucci fanno un sol boccone della Pasta Reggia Caserta per 91-105, in un derby con poca storia sin dai primi minuti: un Gaines stellare da 28 punti, 5 rimbalzi e 4 assist conduce i suoi al vantaggio, frutto anche di una eccezionale prova balistica da due punti (34/41) che ha coinvolto tutti gli starter, ognuno in doppia cifra; prova facilitata anche dalla difesa casertana di Enzino Esposito, volenterosa ma poco organizzata, incapace di tenere il primo passo degli esterni avversari, e dalla brutta prova di Sam Young, che segna il grosso dei suoi 13 punti soltanto negli ultimi minuti di gara dopo essere tenuto a lungo in panchina da Esposito. La Juve vede solo carbone per Natale, Vitucci assapora le Final Eight.

Caserta: Young, Capin, Vitali, Scott, Ivanov

Avellino: Anosike. Gaines, Hanga, Banks, Harper

La Juve è impacciata nei primi possessi e perde subito due palloni, Avellino prova subito ad andarsene con Gaines ed Anosike, ma le bombe di Scott e Vitali riportano in linea di galleggiamento i padroni di casa. Soluzioni troppo estemporanee per Caserta che riceve nulla da Young (2 punti in 10’), con i bianco verdi che vanno di difesa e contropiede ed innescano un nuovo break di 9-0 per il più 10 (8-18 al 10’). Antonutti e Moore, preferito a Bozo Avramov, provano a suonare la carica non riuscendo però a colmare le lacune difensive dei bianconeri, colpiti ancora da Hanga ed Harper che suggellano un primo quarto da incorniciare al tiro ed il doppiaggio all’8’ (14-29). Scatto d’orgoglio bianconero nel finale, che riduce il bantaggio di qualche incollatura: è 19-31 al 10’.

Capin ed Harper aprono il secondo parziale con una tripla per parte, un rush di Tessitori e Vitali fanno tornare la Juve sotto la doppia cifra di vantaggio sul 28-35. Il terzo fallo di Sam Young complica i piani di Esposito e la Scandone azzanna subito la presa con il maggiore talento dei loro esterni che creano per sé e per gli altri: break di 2-11 in due minuti e gli irpini conducono comodamente sul 30-46 del 16’. Non si può dire che la Juve di Esposito non sia volenterosa, ma è difensivamente straziante, facendosi sistematicamente battere sul primo passo da Banks e compagni; la grinta di Antonutti addolciscono la pillola, ma i punti segnati sono ‘solo’ 44 a confronto dei 59 concessi, frutto di un fenomenale 17/21 da due punti in cui la Juve di Esposito ha le sue colpe.

Si ci affida a Tommasini e Michelori per avere una migliore spinta difensiva, con Young sulle tracce del pariruolo Hanga. Il numero 4 prova ad entrare in partita con quattro punti consecutivi, ma due appoggi sbagliati in maniera sanguinosa rassicurano Avellino che si tiene a distanza di sicurezza con Banks e Gaines (53-68). Dentro Antonutti per l’ex Memphis e sembra esserci finalmente la grinta che Esposito che vuole dai suoi ragazzi, che si buttano su ogni palla: gli uomini di Vitucci sopperiscono però con il maggiore tasso di talento di Gaines ed Harper, che rigettano ogni tentativo della Juve di rialzare la testa, cristallizzando le quindici lunghezze di margine sul 65-80 dell’ultimo stop and go.

L’attacco casertano è comunque presente, con Tessitori che non ha paura di sgomitare con Anosike lasciando intravedere i motivi per cui Sassari si era innamorata di lui; l’attacco avellinese continua però a penetrare come una lama calda nel burro tenendosi stretti i due punti legittimati durante la prima frazione. La schiacciata in campo aperto di Sundiata Gaines scrive il +22, massimo vantaggio ospite (75-97 all’alba del 36’). Il resto è garbage time, con la Juve che riesce ad indorare la pillola; magrissima soddisfazione, l’en plein di sconfitte e i fischi del pubblico rimangono, mentre Avellino sorride e resta in piena corsa per le Final Eight.

MVP: Sundiata Gaines. Il playmaker è letteralmente infermabile, colpisce da ogni posizione e mette perfettamente in moto i compagni. Ne mette 28 a referto ma la sua leadership è assurda, la partita resta saldamente nelle sue mani per 40’.

Pasta Reggia Caserta – Sidigas Avellino 91-105 (19-31, 44-59, 65-80)

Caserta: Antonutti 18, Young 13, Capin 12. Rimbalzi 34 (Young 7), Assist 15 (Capin 5)

Avellino: Gaines 28, Banks 21, Harper 17. Rimbalzi 24 (Gaines 5), Assist 17 (Gaines 4)

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