GRANAROLO BOLOGNA

V. Gaddefors: 6 – L’abbiamo più volte accusato di essere fin troppo timido per il talento che possiede, quindi oggi siamo felicissimi del pessimo 2/9 dal campo con cui ha chiuso la gara. Inoltre l’atteggiamento è sembrato quello giusto. Insomma, ci sono tutti i presupposti per far sì che con Valli si possa rivedere il Gaddefors d’inizio stagione.

D. Hardy: 5 – Non entra mai veramente in gara in attacco, forse anche perché condizionato dai falli che a inizio partita lo costringono a farsi molta panchina. Per questa volta va bene così, viste anche tutte le volte in cui ha tirato la carretta.

B. Motum: 7 – Che sia rinato con il cambio d’allenatore? La speranza dei tifosi bianco-neri è naturalmente questa. Ieri è piaciuto soprattutto per il fatto che non si sia accontentato dei soliti tiri da tre punti, ma che abbia provato più volte ad addentrarsi nella giungla dell’area colorata. E con la sua (ottima) tecnica se l’è cavata egregiamente.

M. Imbrò: 6,5 – Per tre quarti sembra non c’entrare assolutamente nulla con il resto della partita, poi due triple siderali ad inizio quarto periodo fanno letteralmente esplodere l’Unipol Arena e propiziano il mini-break con cui la Virtus andrà definitivamente in vantaggio.

S. Fontecchio: 6 – Partire titolare e giocare 25 minuti contro i campioni d’Italia per un classe ’95 è davvero un bello spot per la pallacanestro. Viene usato soprattutto per la difesa, mentre in attacco fa solamente da sponda.

A. Landi: n.g. – Qualche scampolo di partita per dar riposo ai titolari. Viene anche usato nell’insolito ruolo di ala piccola.

M. Negri: n.g. – Pochi secondi in campo per non far spendere falli ai titolari. Lui e gli altri giovani vengono elogiati da Valli in sala stampa per l’impegno profuso in settimana in fase d’allenamento.

C. Ware: 7,5 – Probabilmente la migliore partita della stagione del folletto nativo di Cerritos. Sia in difesa che in attacco gioca con l’atteggiamento giusto. Le sue incursioni mettono più di una volta in difficoltà la difesa toscana.

J. Jordan: n.g. – Non è chiaramente in forma e nei pochi minuti che Valli gli concede lo dimostra. Utile solo per dare un po’ di respiro a King.

S. King: 7 – Elogiato da Valli in sala stampa, effettivamente domina sotto le plance per tutti i 34 minuti in cui è in campo. Veramente in forma smagliante.

Coach Giorgio Valli: 8 – In pochi giorni riesce a dare al gruppo un’identità difensiva mai avuta nel resto dell’anno. Prova quintetti stranissimi con tre piccoli o tre lunghi assieme in campo. Batte i campioni d’Italia praticamente senza due americani (fra cui il migliore giocatore della squadra). Un esordio migliore non poteva esserci.

MONTEPASCHI SIENA

J. Viggiano: 5,5 – Una sfuriata nel secondo quarto con 7 punti consecutivi, poi scompare. Forse poteva anche essere provato di più degli appena 12 minuti in cui ha calcato il parquet.

O. Hunter: 4,5 – Perde malamente la sfida con King. Crespi per lunghi tratti gli preferisce (giustamente) Ortner.

D. Cournooh: 6,5 – Sicuramente il migliore dei suoi. Uno dei pochi a trovare con continuità la via del canestro. Peccato che un infortunio lo metta fuori gioco nel finale.

M. Haynes: 4,5 – Sfigura contro Ware, e per quello che finora aveva fatto vedere il play della Virtus è tutto dire. Troppe volte si accontenta del tiro da tre punti impedendo anche alla squadra di girare come dovrebbe.

J. Carter: 4,5 – Ci siamo ricordati adesso della sua presenza sul parquet. Ectoplasmatico è dir poco.

M. Janning: 5 – Quello che ci ricordavamo lo scorso anno era un giocatore ben diverso. Sarà che anche la squadra era ben altra.

T. Ress: 5 – Arrabbiatissimo a fine partita coi compagni, anche lui comunque non si può certo salvare dalla pessima prestazione collettiva.

B. Ortner: 5,5 – Il suo lo fa sempre. Se non incide come dovrebbe è anche perché molto spesso i compagni si accontentano del tiro da fuori piuttosto che servirlo.

S. Nelson: n.g. – Non doveva neanche giocare, invece è costretto a scendere in campo per 8 minuti nel secondo tempo. Regge.

M. Udom: 6 – Parte titolare ed arrivano i primi punti in serie A. Peccato non averlo rivisto nel prosieguo della gara.

E. Green: 6 – Si merita la sufficienza solo per il fatto che insieme a Cournooh è l’unico che fa canestro e soprattutto perché, a differenza di molti compagni, non si accontenta del tiro da tre punti.

Coach Marco Crespi: 5 – Non riesce a trovare antidoti alla stitichezza offensiva della sua squadra. Diciamo che le rotazione forsennate che propone magari non hanno aiutato i giocatori ad entrare in partita. L’unica speranza per lui è che questa brutta prova possa essere da stimolo in vista delle Final Eight.