Irresistibile Clark

Cantù- dopo la grande impresa col Maccabi, la Bennet Cantù si rituffa nel campionato contro una formazione ostica come Venezia, assente Tamar Slay fra i veneti ed ancora Gianella fra i canturini mentre Doron Perkins è arrivato dagli Stati Uniti per presenziare alla partita (e date le temperature penserà di esser finito nel Minnesota…) mentre domani, come anticipato da Dailybasket, farà gli esami medici che se daranno esito positivo lo renderanno il nuovo play titolare della squadra di Trinchieri.

Fa un freddo cane non solo fuori ma anche all’interno del Pianella bello pieno in ogni ordine di posti ed in questi momenti un palazzetto nuovo ed adeguatamente riscaldato sarebbe importante per la salute dei giocatori (che si devono riscaldare adeguatamente) e dei tifosi a forte rischio raffreddore del lunedì mattina. La partita invece è stata decisamente calda con Cantù che ha giocato un ottimo primo tempo, dominando con Markoishvili (22, 5-6 da due 2-4 da tre 6-6 ai liberi per 30 di val) poi nel terzo quarto KeeKee Clark l’ha rimessa in piedi praticamente da solo, oltre ad un ottimo Guido Rosselli (11 punti) ed un Bowers da 12 punti. La Bennet si è come bloccata in attacco, soli 25 punti segnati nella ripresa, sbagliando molti tiri piazzati con Micov (12 punti ma 2-8 da tre),Leunen e Mazzarino (1-6 da tre), poi nel miglior momento di Shermadini (10+4) il suo centro è uscito per falli, lasciando un buco in area che Brunner e Leunen non hanno saputo richiudere. La zona di Mazzon e l’esperienza di Young nel finale hanno poi fatto il resto ma senza il pazzesco terzo quarto di Clark l’Umana non l’avrebbe mai portata a casa.

Cronaca: Parte in quintetto Greg Brunner da centro ma è Cinciarini a partire bene segnando i primi 4 punti brianzoli in un inizio di gara vivace con le Reyer che colpisce bene da tre (9-11) con Clark e Bowers, è Manu Markoishvili a colpire un paio di volte in contropiede mentre Micov segna da tre (16-11). Venezia prova la zona 3-2 ma Markoishvili colpisce da tre; al terzo fallo di Fantoni coach Mazzon deve ricorrere a Daniele Magro, scuola Benetton, ed il vantaggio interno sale a 7 punti (26-19) al termine di un primo quarto in cui Markoishvili ha già segnato  11 punti.

La guardia georgiana è scatenata e continua a colpire mentre Brunner appioppa un paio di stoppatone a Bowers con Venezia che si deve affidare alle triple di Keydren Clark a cui risponde subito Basile (33-24), cinque punti di un ottimo Rosselli riporta la Reyer a -4 ma Leunen prima gli risponde subito da tre e poco dopo schiaccia in contropiede. Un 2+1 di Shermadini porta la Bennet a +11 (44-33 al 18’) mentre Mazzon ruota furiosamente tutti i suoi giocatori (li inserisce già tutti e 12 nel primo tempo) Venezia continua a confidare in Clark (15 punti all’intervallo, come Markoishvili) ma una bomba del Baso vale il 48-37 che manda le squadre negli spogliatoi con Cantù che tira benissimo (56% totale) e domina a rimbalzo (22 a 7).

Visto che fuori si congela non vengono aperte le porte ed i tifosi fumatori pensano bene di fumare all’interno del Pianella che diventa oltre che gelido pure puzzolente come una bettola malese cosicché l’aria si riempie di una fetida e malsana nebbiolina azzurrognola: trattasi di maleducazione oltre che di scarso rispetto nei confronti dei propri atleti e della legge. E’ sempre Clark a tenere viva la Reyer con 5 punti ad inizio ripresa (50-42), un paio di schiacciate del duo georgiano hanno l’intermezzo di una tripla di Fantoni ma è ancora KeeKee Clark, irresistibile solista in grado di segnare sino a questo punto 31 punti, a segnare per tre volte consecutive da tre per e trovare il clamoroso sorpasso dalla lunetta al 27’. Segna Micov appoggiandosi al tabellone, con Venezia che insiste con la zona 3-2 in grado di rallentare Cantù che con una schiacciata di Brunner chiude il terzo quarto sul 61-60.

Meini segna da tre e Szewczyck porta i suoi a +4 al 32’ mentre Cantù ora sbaglia tiri piazzati piuttosto semplici e non segna per 4’ sino a due liberi di Shermadini ed una tripla di Markoishvili (66-65) che ha il merito di riscaldare anche la mano di Mazzarino che trova il suo primo tiro da tre, quello del +4 a 4’40”. Segna Bowers, mentre Shermadini trova il gancione sui 24” e da due colpisce Clark. Quinto fallo di Shermadini, che stava divenendo un fattore nel finale di gara e Venezia pareggia, Brunner a 1’11” segna su rimbalzo offensivo (73-71), Bowers mette due liberi, sbaglia Mazzarino libero da tre e Young segna subendo fallo a 28” convertendo il libero (73-76). Cantù quasi perde palla ma in qualche modo Brunner la recupera e subisce fallo, il lungo dell’Iowa sbaglia entrambi i liberi e la Bennet deve mandare in lunetta Young che sbaglia il primo ed invade nel secondo che viene così annullato, Basile infine prova il pareggio ma viene stoppato (fallosamente?) così l’Umana segna in contropiede ed espugna Cantù.

Risultato: 73-78                                                                                               

Il Migliore: un primo tempo da 15 punti ed un terzo quarto da 16 punti con cui Keydren Clark ha prima tenuto in piedi Venezia e poi l’ha rimessa avanti a Cantù, poi si segnerà soli due punti nel quarto finale per un totale di 33 punti con 5-7 da due 6-9 da tre e 5-5 dalla lunetta per 35 di valutazione. Ma intanto la gara l’ha praticamente vinta da solo.

Il Peggiore: brutta serata per il capitano Mazzarino che non riesce mai a tenere Clark (meglio Markoishvili sul folletto veneziano) e non la mette mai da tre.

Le Pagelle:

Bennet Cantù: Micov 6.5 Markoishvili 8 Leunen 5.5  Marconato sv Mazzarino 5 Diviach ne Shermadini 6.5 Bolzonella ne A.Cinciarini 6 Meroni ne Basile 5.5 Brunner 5.5  all.Trinchieri

Umana Venezia: Clark 9 Allegretti sv Causin sv Tomassini sv Szewczyk 5  Meini 6 Young 6 Fantoni 5.5 Bowers 6.5 Rosselli 7 Magro sv Bryan 5  all.Mazzon