Le nuove maglie della Pasta Reggia Caserta (Foto Gennaro Buco, Juvecaserta Basket Official)

Le nuove maglie della Pasta Reggia Caserta (Foto Gennaro Buco, Juvecaserta Basket Official)

Una giornata che doveva essere di festa, con la presentazione delle nuove maglie da gioco, si tramuta in un punto interrogativo per la Juvecaserta. Perché all’improvviso nascono nuovi dubbi sul futuro dei bianconeri, da poco passati nelle mani della Fortune Consulting. Da qui a fra pochi giorni, il fondo che vede in Francesco Beneduci l’amministratore diventerà infatti proprietario unico della società dopo l’addio definitivo di Raffaele Iavazzi; lo stesso ormai ex numero uno ha lasciato con le sue parole una scia di grandi dubbi. Ma andiamo con ordine, dal momento sereno che ha visto le nuove maglie da gioco. Delle maglie piene di citazioni di passato e presente casertano, come annuncia Gino Guastaferro: “La linea inferiore rappresenta lo Skyline della Reggia; la linea rossa di sopra cita i primi colori della Juve, rossoneri, e sui pantaloncini c’è il tricolore per ricordare lo scudetto del 1991”. Una maglia targata Givova, rappresentata dal proprietario Giovanni Acanfora e dal direttore commerciale Antonio Mandile, che hanno annunciato di voler aumentare il loro impegno in società e di ampliare il merchandising, offrendo prodotti ad un prezzo fruibile per la tifoseria. Lo stesso Acanfora è colui che utilizza una frase di grande impatto: “In Inghilterra chi indossa il merchandising si sente sempre più vicino alla squadra. Ed è quello che vorremmo fare, fidelizzare il pubblico della Juvecaserta”. 

All’ improvviso iniziano ad addensarsi i nuvoloni con una notizia attesa da qualche giorno: Raffaele Iavazzi ha deciso di lasciare la società per i guai giudiziari . Ormai l’ex numero 1 decide di spiegare la situazione, rilasciando qualche parola al veleno: “Visti i problemi giudiziari della società di mio fratello, il dottor Fulco, delegato della Fortune, ha parlato con il sindaco Marino dicendo che non potevo restare in società. Ho già mandato il PEC da loro richiesto per la vendita del 38% delle quote, che avverrà a titolo nominale. Da adesso anche io mi unisco ai tifosi chiedendo alla società di rigare dritto con la maglia, perché è quella che resta. La mia condizione alla vendita resta sempre quella di non spostare la società. Ora posso dare la mia opinione: in alcune cose mi sono sembrati un po’ ‘sciarmati’, disorganizzati vista anche l’assenza all’evento del 14, dobbiamo aspettare ancora delle scadenze per versare dei soldi. Se il primo versamento non avviene? Ne parleremo poi. Se non fossi andato via non avrebbero continuato ad investire.

Nel clima diventato agitato, Gino Guastaferro prova a calmare le acque: “Dal 9 luglio in poi Iavazzi ci ha messo anima e corpo in questa squadra, spendendo altri soldi. Fino ad ora ho fatto capo a lui, da domani saprò a chi dovrò parlare per capire cosa fare. Intanto io continuo a fare il mio lavoro, la mia posizione è salda e cerco un nuovo esterno da inserire. Se invece mi chiederanno di non inserire l’esterno, rispetterò gli ordini. Chiedo solo una cosa: di rispettare la maglia”. Guastaferro quindi resta, dopo l’addio di Iavazzi, l’unico appiglio del passato casertano. Ora Bisognerà capire a chi il GM dovrà rispondere delle sue azioni dirigenziali.