Okaro White (foto Serra/Virtus Pallacanestro)

Okaro White (foto Serra/Virtus Pallacanestro)

Granarolo Bologna – Openjobmetis Varese 86 – 78

BOLOGNA – La Virtus, quando è abbracciata dal calore dell’Unipol Arena, si trasforma e, dopo aver perso in trasferta due partite consecutive, ritrova la vittoria tra le mura amiche al termine di una gara mai in discussione. Il risultato finale non rispecchia il divario reale che c’è stato tra le due squadre. Bologna ha avuto anche 25 lunghezze di vantaggio, oltre al costante controllo della partita. Varese ha disputato una delle peggiori partite della stagione e non ha mai opposto una reale resistenza. Stasera nessuno degli uomini di Caja si è salvato. La Virtus, che ha conquistato la salvezza matematica domenica scorsa, ha dimostrato che il suo campionato non è ancora finito e che lotterà fino all’ultima giornata per conquistare quei playoff che mancano dal 2012.

CRONACA:

1 quarto:

La Virtus parte subito con le marce alte inserite e conquista già nel primo quarto il vantaggio in doppia cifra: 28 – 18. Le triple di Hazell e Ray scavano il primo solco della partita. Per Varese solo Callahan è pericoloso dalla lunga distanza. Tutto il quintetto virtussino va a referto, mentre Varese vive attraverso il binomio Maynor-Eyenga. La Openjobmetis è particolarmente fallosa dalla lunetta e il primo quarto si conclude 32 – 21.

2 quarto:

Varese ha assolutamente bisogno dell’apporto di Diawara per variare le sue soluzione offensive, ma il francese non è ancora al massimo della condizione atletica e il suo minutaggio sarà molto basso. Valli per diversi minuti schiera il doppio play con Gaddy e Imbrò contemporaneamente in campo: la Virtus non guadagna più fosforo, ma solo meno pericolosità in attacco. Il coach bianconero rimedia rimandando sul parquet i suoi tiratori Hazell e Ray e la Virtus ritrova il feeling con il canestro. L’Openjobmetis, invece, non riesce a pungere la difesa virtussina, nonostante quest’ultima non sia particolarmente arcigna. La squadra di Caja perde palloni a ripetizione (9 nel primo tempo) e abbassa le percentuali al tiro. Al termine del secondo quarto, caratterizzato da una pallacanestro brutta e confusionaria, la Virtus aumenta ulteriormente il suo vantaggio: 45 – 30 dopo 20 minuti di gioco.

3 quarto:

Il secondo tempo prosegue con lo stesso spartito: la Virtus fa immediatamente un parziale di 10 – 0 e il divario tra le due squadre diventa una voragine. Ray, Hazell e White martellano il canestro avversario sfruttando la non pervenuta difesa di Varese. La mente dei giocatori biancorossi è completamente annebbiata e anche i gesti più semplici diventano difficili da eseguire. La Granarolo si porta sul +25 (60 – 35). Realizza due punti anche Valerio Mazzola, l’unico giocatore bianconero schierato in campo che fino a quel momento non era ancora riuscito a smuovere la retina dell’Openjobmetis. 68 – 53 al 30esimo.

4 quarto:

Nell’ultimo quarto la Virtus stacca la spina troppo presto e permette a Varese di ridurre lo scarto fino a sei lunghezze. Jefferson aggiusta le proprie statistiche, ma ormai è troppo tardi. Negli ultimi due minuti la Virtus gestisce il vantaggio non fallendo dalla lunetta e riassapora la vittoria. Finisce 86 – 78.

MVP Dailybasket: il pubblico dell’Unipol Arena. Il popolo virtussino, quest’anno, ha la capacità di far crescere in modo esponenziale il talento dei propri beniamini. Se in trasferta la Virtus è una squadra da salvezza, in casa la Granarolo si trasforma in una squadra da playoff.