Jasaitis (Foto Marco Magosso 2015)

Jasaitis (Foto Marco Magosso 2015)

MANITAL AUXILIUM CUS TORINO

D. Ivanov: In post prova ad impensierire gli avversari, ma ogni tanto si intestardisce a voler per forza andare al tiro. In difesa lascia troppo spesso prendere posizione profonda al lungo avversario. Colpevolissimo su un tiro affrettato in chiusura di partita e nel non ruotare su Jasitis sul canestro della vittoria. La sensazione è che continui a giocare più per se stesso che per la squadra. 5

J. Giachetti: rispetto alle gare precedenti appare più in palla e anche in attacco dà fastidio agli avversari. Suoi alcuni canestri importanti che permettono di rimanere a contatto e una giocata difensiva con cui Torino riprende inerzia. 6,5

S. Mancinelli: Gioca una partita tutto cuore in tutte e due le metà campo. L’ultimo ad arrendersi e in attacco capace di caricarsi la squadra sulle spalle. Mette anche la tripla del +2 alla fine, poi vanificata dalle azioni successive. 7

T. Fantoni: Incide poco in difesa, dove dovrebbe dare il meglio. Esce visibilmente contrariato, probabilmente insoddisfatto anche lui di qualche giocata non troppo riuscita. 5,5

D. Robinson: Dopo essersi occupato di Gentile nella scorsa partita, stasera gli tocca Jasaitis, a cui rende parecchi centimetri. Fa quello che può, ma è meno efficace che contro l’Olimpia. 5,5

B. Mascolo: Gioca con compiti prettamente difensivi per mettere pressione sull’avversario e svolge il suo lavoro nel migliore dei modi. 6

A. Dawkins: Sbaglia le prime conclusioni, ma non si fa condizionare e inizia a bucare la retina con regolarità. Stavolta però paga molto in difesa e si perde l’uomo nel momento fondamentale della partita, poco dopo aver fatto un fallo sciocco che è costato il -2 a Torino. 5

I. Miller: come contro Milano, sente il peso di un possibile imminente taglio su di lui e in attacco diventa un fattore importante. In difesa è il solito giocatore dalle lunghe pause. 6

N. Ebi: gioca pochi minuti per far rifiatare i lunghi torinesi. Pesa uno 0 su 2 dalla lunetta, ma è in condizioni fisiche davvero precarie. SV

BETALAND CAPO D’ORLANDO

M. Ihring: A 16 anni viene buttato nella mischia e lui risponde da predestinato. Trova la sua mattonella e in attacco punisce la difesa torinese in un paio di rotazioni non troppo efficaci. 7

G. Basile: Ha le polveri bagnate al tiro, ma sopperisce con l’esperienza prendendo un importante rimbalzo d’attacco e organizzando i giochi dei suoi nell’ultima parte quando sostanzialmente gioca da play. 6,5

T. Laquintana: Dovrebbe lottare per assicurarsi il suo posto di play di backup di Ilievski, ma fatica a far vedere le sue qualità e patisce Giachetti più del dovuto. 5,5

Z. Perl: Al contrario di Laquintana in questa partita dimostra di avere grandi possibilità e un’ottima visione di gioco. Lo 0/2 ai liberi a metà quarto quarto rischia di essere fatale ai suoi, ma alla fine riesce a scamparla. 6,5

S. Nicevic: Con l’esperienza porta a casa giocate importanti in soli 13 minuti di gioco. 6,5

S. Jasaitis: Fin dall’inizio il giocatore più pericoloso dei siciliani. Impeccabile al tiro e importante in difesa, segna il canestro della vittoria dei suoi approfittando della disattenzione torinese. 7,5

L. Bowers: Sembra un po’ nascondersi, mostrando anche un po’ di nervosismo. Tutto sommato una gara abbastanza anonima. 6

N. Metreveli: Mette in netta difficoltà la difesa di Torino, perché è abile a portar fuori il suo marcatore. In difesa recupera anche due palloni importanti. 6,5

A. Oriakhi: in difesa patisce un po’ le situazioni in post, ma dentro l’area è infallibile, anche perché gli arbitri gli permettono di usare parecchio il fisico. 7