Acea Roma-Lenovo Cantù 74-68

Datome cerca il passaggio (Foto Alessio Brandolini 2013)

Datome cerca il passaggio (Foto Alessio Brandolini 2013)

 

Roma si porta sul 2-0 vincendo per la seconda volta di fila in rimonta su una Cantù che ha sprecato, come in Gara 1, un vantaggio in doppia cifra costruito nella prima metà di gara. Roma è rimasta concentrata e, complice qualche errore di troppo dei canturini e una difesa eccellente dei Romani, parte per Cantù con un vantaggio di 2 partite sugli avversari.

Lenovo Cantù: Pietro Aradori, Joe Ragland, Alex Tyus, Jeff Brooks e Maarten Leunen.

Acea Roma: Luigi Datome, Gani Lawal, Jordan Taylor, Bobby Jones e Phil Goss.

Primo Quarto

Cantù, pur avendo perso subito il primo pallone sulla palla a due, con Datome che recupera il pallone non controllato da Cantù, parte bene e prova subito a mettere subito in difficoltà Roma costruendo con Aradori, che segna il primo canestro della partita, e con Joe Ragland che si rende un cliente difficile per Phil Goss. Roma risponde con un parziale di 4 punti propiziato dai suoi esterni, Jordan Taylor e Phil Goss. Ragland è già su di giri. Trinchieri professa calma ma il suo play non sembra sentirlo perdendo due palloni consecutivi. Cusin sotto canestro è un fattore e lo si vede fin dai primi momenti della partita. Lawal è in controllo di Tyus ma quando si trova davanti il centro italiano fa tanta fatica a tenere con il fisico il numero 22 canturino. Datome si mette in moto con 3 minuti da giocare nel primo quarto, mettendo un canestro dal limite dell’area fuori ritmo che lascia senza fiato il PalaTiziano. Tornano dall’altra parte del campo, Datome commette fallo cercando di stoppare Brooks: è già il secondo fallo per il capitano virtussino che dovrà stare attento alla gestione della sua partita. Mazzarino entra in campo e pareggia a quota 14. Aradori, che non aveva giocato una straordinaria Gara 1, è partito veramente forte ed è già a quota 6 punti con due minuti da giocare nella frazione. Cantù esce fuori negli ultimi 3 minuti di gioco. I ragazzi di Trinchieri stringono un paio di viti difensive e Roma, costruendo male con Taylor e Bailey, perde tre palloni consecutivi. Brutta fine di primo quarto di Roma: Acea Roma 17-Lenovo Cantù 24.

Goss nel pitturato (Foto Alessio Brandolini 2013)

Goss nel pitturato (Foto Alessio Brandolini 2013)

Secondo Quarto

Roma inizia male anche la seconda frazione con Bailey e Taylor che si schiantano ancora contro le maglie della difesa canturina che stasera sta facendo un gran lavoro. E’ però Trinchieri a chiamare il primo Time Out del quarto dopo che Czyz segni un canestro sulla testa di Scekic che mette in partita tutto il palazzetto. Cantù esce male dal Time Out. Mazzario si fa stoppare da Lawal che poi replica su Cusin. E’ l’attacco di Roma a non funzionare. Sono già sei le palle perse dei romani quando Taylor finalmente riceve da Goss e mette la tripla per il meno 6 (22-28). Lawal replica subito da sotto e il palazzetto esplode mentre la rimonta ai canturini inizia a prendere piede. Lawal stoppa il quarto pallone della sua partita e sul contropiede Taylor riporta Roma a meno due. Il PalaTiziano è in delirio ma c’è un giocatore che sembra non sentire le voci dei tifosi romani: Nicolas Mazzarino. La sua tripla rimette Cantù sopra la linea di galleggiamento (34-28). Trinchieri sembra piuttosto preoccupato, anche perché il momento migliore di Roma è arrivato con Datome in panchina. I minuti finali della prima metà di gara sono piuttosto confusionari, con Cantù e Roma che tirano mattoni da una parte e dall’altra del campo che non toccano neanche il ferro. Lawal, si fa ingolosire da un pallone altissimo lanciato da Ragland, stoppando irregolarmente. Cantù gestisce magnificamente l’ultimo possesso del quarto e con una circolazione di palla perfetta trova Aradori all’angolo che punisce i romani. Si va negli spogliatoi con Cantù avanti 42-34.

Andrea Trinchieri (Foto Alessio Brandolini 2013)

Andrea Trinchieri (Foto Alessio Brandolini 2013)

Terzo Quarto

Datome, tenuto in panchina da Marco Calvani per tutto il secondo quarto, torna in campo e propizia subito il parziale che riporta sotto Roma a meno quattro punti. Trinchieri è costretto a chiamare Time Out prima del previsto. Cantù esce malissimo dalla pausa. Roma costruisce e Goss torna a casa con due punti e il fallo di Aradori. Goss trasforma il tiro libero e l’incubo canturino della rimonta nel terzo quarto, così come era successo in Gara 1, inizia a diventare realtà (45-46). Brooks segna il suo primo canestro dal campo della partita e interrompe il momento di difficoltà dei ragazzi di Trinchieri, che è imbestialito davanti alla panchina degli ospiti. Ragland vede un autostrada dove non sembrerebbe passare neanche uno spillo e segna per allungare su Roma sul più quattro. Cantù spreca il mini vantaggio per colpa del nervosismo: fallo tecnico di squadra. Roma pareggia: 50-50. Cantù è in crisi totale. Non riuscirà a segnare più nel quarto. Entra Czyz e il giovane polacco mette le sue mani nel minuto finale della frazione segnando i cinque punti, con due punti in schiacciata sulla sirena, che danno il primo vantaggio romano: 55-50. Sono solo otto i punti concessi a Cantù nel terzo quarto da Roma.

Datome e Brooks  (Foto Alessio Brandolini 2013)

Datome e Brooks (Foto Alessio Brandolini 2013)

Quarto Quarto

Roma continua a macinare bel gioco con Olek Czyz che viene servito solo sotto canestro da Bailey (57-50). Roma difende davvero. Non solo canestri per i ragazzi di Calvani. Tyus in due occasioni si ritrova con il pallone in mano sullo scadere dei 24 e Trinchieri rischia il secondo tecnico della serata. Cantù interrompe l’astinenza da canestro con Aradori, che segna una tripla importantissima per avvicinare i suoi. Datome, uscendo dai blocchi risponde a tono al suo compagno di nazionale. (62-53). Il canestro di Tabu, obbliga Calvani a chiamare Time Out che sente il ritorno di fiamma di Cantù e non vuole rischiare. Datome manda un segno al suo allenatore mettendo la seconda tripla uscendo dai blocchi. (65-61). Brooks, che era rimasto ai margini della partita per tutto l’arco del match, ora sembra inarrestabile e segna il secondo canestro consecutivo. Mazzarino dalla lunetta riporta in parità i canturini (65-65). Sarà un finale punto a punto. Goss trova la penetrazione per il nuovo vantaggio romano mentre Trinchieri che era stato costretto a tenere Ragland in panchina con quattro falli, rimette il suo playmaker titolare per i minuti finali. Roma perde palla, ma La Monica è invitato da Calvani a controllare con l’istant replay. La palla torna a Roma e il PalaTiziano esplode come se Datome avesse segnato da metà campo (67-65). Scekic in lunetta spreca dalla lunetta, con un minuto da giocare ma ci pensa Mazzarino a dare un nuovo leader alla partita: Cantù 68-Roma 67. 40 secondi da giocare e Taylor inventa per il +1 Roma. Cantù ha in mano il possesso per il nuovo vantaggio ma la difesa fisica di Roma prevale con Taylor che recupera ed è mandato in lunetta. I primo è dentro, il secondo è fuori ma Bobby Jones subisce il fallo a rimbalzo di Leunen che esce con 5 falli. Jones in lunetta mette, piuttosto fortunosamente, il primo. Sbaglia il secondo ma è di nuovo Roma a recuperare il rimbalzo, questa volta con Lawal che segna per il +5 Roma. 18 secondi da giocare, due possessi di distanza: sembra fatta per Roma. Time Out Trinchieri. Ragland, uscito dal Time Out sbaglia l’appoggio al vetro contestato. Rimbalzo di Phil Goss che in lunetta fa 1 su due. Roma vince Gara 2 e si porta sul 2-0 vincendo in rimonta per la seconda volta. Ora si va a Cantù. Ora si va al Pianella. Dove le urla dei tifosi romani saranno lontane. La serie è ancora lunga.

Tabellini


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