Tyus e Lawal volano a quote impossibili (foto R.Caruso 2013)

Tyus e Lawal volano a quote impossibili (foto R.Caruso 2013)

Lenovo Cantù-Acea Roma  81-73

Cucciago: uno a due e palla al centro, nel suo fortino la Lenovo Cantù ritrova coraggio e concentrazione dopo due sconfitte brucianti a Roma, nonostante i soliti brividi finali con le solite insicurezze nelle rimesse dal fondo e la zona che funziona da kryptonite, questa squadra non ne vuol sapere di chiudere gli incontri con autorità, i padroni di casa vincono una gara comunque comandata per 40 minuti con la Virtus che non ha mai messo il naso davanti. Cantù su porta così sul 1-2 e venerdì cercherà di nuovo la spinta del pubblico, caldo ma corretto come chiesto dalla presidente Cremascoli, per portare la serie di parità con Roma che, già priva dello scavigliato D’Ercole, rischia di perdere Jordan Taylor colpito involontariamente al naso già fratturato contro Reggio Emilia. La Lenovo ha tirato molto meglio da due (60% contro il 42%) e dominato a rimbalzo (49 a 30) ma ha tirato in maniera pessima da tre (3-18) e perso una valanga di palloni, ben 21, statistiche da raddrizzare in gara 4 contro una Roma dal carattere indomito. Protagonisti canturini Alex Tyus e Pietro Aradori autore di una gara da killer silenzioso coi suoi 19 punti 8 rebs e 6 liberi decisivi nel finale, un Joe Ragland da 11 punti ma anche 9 rimbalzi ed un Jeff Brooks splendido dietro riuscendo a tenere Gigi Datome a 4-14 dal campo ma pure prezioso coi suoi 8 punti.  Clamorosa la prova bipolare di Stefano Mancinelli: da fustigazione nella pubblica piazza nel primo tempo ed invece importante nella ripresa con 6 punti e qualche rimbalzo. Detto di un Datome ben marcato, Calvani ha potuto contare su un Phil Goss da 19 punti ed un Bobby Jones tanto casinista quanto coraggioso (13).

Cronaca: Calvani propone il difensore Bailey in quintetto al posto di Goss e Czyz per Jones, gioco controllato da entrambi i fronti con Cantù che parte meglio (12-2) ma soffre a rimbalzo difensivo mentre Lawal combina ben tre infrazioni di passi consecutive mentre Tyus trova un paio di canestri in area che completano un 12-0 di parziale interrotto da Bailey in contropiede ed una tripla di Goss. Ma la Lenovo ricomincia a macinare e la tripla di Tabu la porta sul 19-7 cui risponde Lorant con la stessa moneta ed il primo quarto finisce 20-14 sul jumper di Taylor.

grande battaglia fra Datome e Brooks (foto R.Caruso 2013)

grande battaglia fra Datome e Brooks (foto R.Caruso 2013)

Si riparte con una tripla di Aradori dall’angolo ed una schiacciata di Tyus (+11 Ctu) e Calvani reinserisce subito Lawal che stoppa il centro di Florida che vola per la schiacciata e schiaccia dopo un rimbalzo offensivo conteso al centro brianzolo (26-16). Calvani schiera la zona che tanto ha fatto male alla Lenovo nelle prime due sfide e dalla lunetta arrivano i primi punti di Datome che portano la Virtus a -6. Bobby Jones trova una tripla di padella più fallo di Mancinelli poi batte di nuovo il Mancio e gli schiaccia in testa per il 30-27 con il 2×3 che completa il disastro facendo passi, finalmente Tyus sblocca Cantù che tira malissimo nel quarto (4-17) e chiude il primo tempo sul 35-32 a causa della penetrazione di Taylor.

Con due canestri di Aradori ed uno di Ragland Cantù sale a +9 (43-34 al 24’) mentre Bobby Jones continua ad attaccare Leunen che ha tre falli ma sbaglia tutto tirando con scarso equilibrio ed è invece Datome a sbloccare Roma col sardo che viene schierato da 4, la Lenovo trova ancora canestri di Ragland e Tyus mentre la Virtus si affida a Goss e Datome (47-42), Scekic sfrutta un fallo antisportivo, Mancinelli trova due liberi che fissa il terzo quarto sul 51-42.

Mancio ruba e schiaccia e Brooks segna per il +13, poco dopo in un tentativo di rubar palla Taylor viene colpito involontariamente al naso dallo stesso capitano azzurro e deve uscire, di nuovo Mancinelli a segno mentre Bailey segna con fallo seguito da Goss (57-46 al 35’), 2-2 di Scekic dalla lunetta causando il quarto fallo di Lawal che però segna nell’azione successiva. Tripla di Ragland in faccia al centro di Georgia Tech per il +14, con Roma che trova dei liberi importanti con Gigi Datome. Calvani ordina il press a tutto campo e su una palla persa Leunen commette fallo su Jones e gli viene fischiato uno sanguinoso antisportivo che riporta la Virtus a -7 con 3’ da giocare. Tap in di Tyus a cui però viene fischiata interferenza su una stoppata in parabola discendente, lo stesso centro israeliano segna subendo fallo di Jones ridando coraggio a Cantù con Ragland che ruba palla e segna (71-59 a 2’10”). Ma Roma non molla mai e gli ultimi minuti sono da tregenda: Bailey mette un libero e sul rimbalzo offensivo segna da tre Jones, persa di Cantù, Tyus però stoppa Jones ed Aradori segna in contropiede andando poi in lunetta dopo un recupero di Leunen cl bresciano che mette il sigillo. Segna Goss da tre e solita palla persa su rimessa dal fondo con Datome che va in lunetta per il 75-68 a 52”. Va di nuovo in lunetta Pietro Aradori che non sbaglia, bomba da otto metri di tabella di Goss (77-71) e dopo una serie di pasticci sulla rimessa Aradori recupera il rimbalzo tornando in lunetta non sbagliando, segna dalla rimessa dal fondo Czyz e fallo su Leunen che segna e stavolta è finita sul serio: 81-73 per la Lenovo.

Il Migliore: stavolta il duello dove volano solo le aquile lo vince Alex Tyus, spettacolare ad inizio gara e decisivo nel finale coi suoi zompi e rimbalzi (10), chiude con 18 punti e 8-15 dal campo ed un’energia strabordante.

Il Peggiore: il dilemma per Gani Lawal è se farlo giocare con le heavy rain, visto che la sua potenza gli fa slittare le gomme commettendo passi a profusione (ben 6 di cui 4 consecutivi nel primo quarto) o se lasciargli usare le slick per permettergli di volare.

Quintetto ideale: Ragland, Goss, Aradori, Brooks, Tyus

I Tabellini:

Lenovo Cantù: Abass ne Scekic 6 Smith ne Leunen 7 Mazzarino 3 Brooks 8 Tyus 18 Tabu 3 Ragland 11 Aradori 19 Cusin – Mancinelli 6 all.Trinchieri

Acea Roma: Goss 19 Jones 13 Tonolli ne Gorrieri ne Datome 15 Bailey 5 D’Ercole ne Taylor 6 Lawal 8 Czyz 4 Lorant 3 Tambone – all: Calvani