Nemmeno il fattore Palmaggiò aiuta la Pasta Reggia Caserta a conquistare il primo successo stagionale. I bianconeri escono sconfitti contro la Enel Brindisi per 69-78, in una gara condotta per lunghissimi tratti dai pugliesi per poche lunghezze; la Juve non è quasi mai riuscita a mettere il naso avanti quando ha potuto, soffrendo terribilmente la premiata ditta Mays (poi infortunato nel finale) – James sotto canestro, capaci ogni volta di portare la Enel con il naso in avanti con 16 punti a testa, accompagnati da un buon Elston Turner che chiude a 15. Non basta il debutto da 16 punti di Sam Young, quando vuole incontrollabile dalle difese avversarie ma ancora incapace di riconoscere quando giocare per se’ e quando per la squadra.

Caserta: Howell Mordente Young Moore Scott
Brindisi: James Mays , Henry, Denmon, Turner

Brindisi parte cavalcando Mays e James, bravi a sfruttare ogni uno contro uno possible nel modo migliore; tre minuti e mezzo e Molin deve fermare il gioco sul 4-10. Fuori Young per Gaines e Caserta si affida a Michelori per contrastare Mays, mentre in attacco Scott e Mordente trovano la mano infiammata da tre punti, la rincorsa viene incoronata da due liberi di Gaines (17-16). Elston Turner vuole partecipare al three point contest imbastito al Palamaggiò sfidando il numero 1 della Juve e aiuta la Enel a chiudere in vantaggio il primo quarto sul 25-26.

Una tripla di Zerini apre la seconda frazione; la Juve vive dei passaggi a vuoto offensivamente e Cournooh ed Henry la puniscono facendola sprofondare a -7; ci pensa Young a cancellare la paura con una tripla ed un coast to coast di puro fisico e talento. I bianconeri però sprecano sempre la possibilità di piazzare il naso avanti con un paio di errori da sotto di Michelori; quando ci riescono con una fantastica penetrazione di Young, Ron Moore si fa fischiare tecnico rischiando di ribaltare l’inerzia. Brindisi però non trova semplice attaccare gli esterni bianconeri che si mettono a fare buona guardia, il piazzato di Howell chiude i primi 20’ su un giusto 42 pari, con Caserta che spadroneggia da tre punti (6/9) e Brindisi da due (13/23)

Brindisi inizia con un break di 5-0, inaugurato da un libero per espulsione di Esposito, e Caserta è costretta di nuovo a inseguire. Ci pensa Howell a rimettere i bianconeri in carreggiata, seguito poi da un gioco da tre punti di Ron Moore per il 49-50. L’equilibrio persiste con il solito copione, Enel a tirare e la Juve a lei incollata; i tagli di Mays e James aiutano gli ospiti a tenere il punteggio a favore, palesando le difficoltà nel pitturato dei bianconeri. Queste difficoltà emergono ancora di più quando la Juve non riesce più a trovare la retina: tre minuti con soli due punti segnati e la Enel allunga sulle ali di Delroy James sul 56-65.

La tripla di Gaines reinfonde fiducia negli uomini di Molin, mentre le due panchine danno spazio ai migliori in campo Mays e Young. Si inizia ad inceppare anche l’offensiva pugliese e Caserta prova a metterla sulla garra con Michelori abilissimo a recuperare due palloni in serie; il punteggio però fatica a muoversi, dopo quattro minuti si è 61-67. Sembra mettersi male per Brindisi con l’infortunio di Mays a rimbalzo che lo costringe ad uscire e il piazzato di Scott che porta la Enel a -4, ma la tripla di Turner e il contropiede creato e concluso da James ridà il +9 agli ospiti. La Juve dopo aver perso l’occasione della vita è un pugile caracollante che crolla su se’ stesso provando a ricucire sparacchiando da tre, i titoli di coda sono per la schiacciata in contropiede di Sek Henry.
MVP: La premiata ditta James – Mays. I due fanno completamente ammattire gli avversari ogni volta che mettono piede in campo. Dominatori incontrastati del pitturato.
Pasta Reggia Caserta – Enel Brindisi 69-78 (25-26, 17-16, 14-23, 13-13)
Caserta: Young 16, Scott 13, Gaines 12. Rimbalzi 32 (Young 10) Assist 10 (Moore 5)
Brindisi: James e Mays 16, Turner 15. Rimbalzi 36 (Mays 12) Assist 13 (Mays e James 3)