MONTEPASCHI SIENA

J.Viggiano: 6 – Gara in sordina per il nativo di Hartford. Il rientro di Nelson lo riporta a fare a tempo pieno l’esterno, normale che necessiti di un paio di gare per resettare il suo hard disk.
O.Hunter: 7 – Consapevole di non essere un pivot interpreta il ruolo con dinamicità e costrutto. Il suo jump da cinque metri inizia a far male, e con i tiri che entrano anche la voglia di darsi da fare a rimbalzo sembra tornata quella dell’avventura sassarese. Inchioda anche 3 stoppate.

Daniel Hackett, 18 punti e 9 assist, Mvp della serata (foto Alessia Bruchi 2013)

Daniel Hackett, 18 punti e 9 assist, Mvp della serata (foto Alessia Bruchi 2013)

D.Cournooh: 6 – Entra sul 45-26, non certo un approccio facile. Nonostante il punteggio però si danna in difesa, bella la stoppata con cui ferma Wanamaker, e si costruisce conclusioni efficaci.
T.Rochestie: 6.5 – Si becca un tecnico sulle cui dinamiche non ci avventuriamo in commenti che potrebbero andare ad infierire sulla salute mentale dell’arbitro Paglialunga. Nella ripresa gestisce il vantaggio, infilando anche alcuni tiri allo scadere dei 24”.
J.Carter: 6 – Nel fantascientifico primo tempo da 11/16 tre punti della Montepaschi, strano a dirsi, il peggiore dei suoi è lui che si presenta alla gara con il 63.6% in stagione… Lascia la ribalta ai compagni in una serata che lo vede anche dedito alle assistenze (3).
T.Ress: 7.5 – La miglior gara in stagione del capitano biancoverde. Oltre alla bella prova aggiunge al personale palmares anche una nuova cicatrice sul mento. Abile spalla di Hackett nell’avvio a spron battuto della Montepaschi, nella ripresa è un suo 3/3 dalla lunetta a chiudere il pericoloso break di Pistoia che stava rischiando di rovinare tutto quanto di buono fatto fin li.
B.Ortner: 6.5 – L’unico giocatore di post basso della Mens Sana sfrutta al meglio l’opportunità di trovarsi di fronte avversari dalla ridottissima taglia. I falli ne limitano i minuti sul parquet, ma il risultato permette di non rischiarlo.
S.Nelson: 6 – Dopo i fuochi d’artificio di venerdì era lecito attendersi una gara assai meno brillante dall’Ammiraglio, e così è stato alla fine. Le sei settimane di stop si fanno sentire, 1/5 dal campo e 3 perse, ma con lui le rotazioni di Crespi tornano ad essere più lineari e già questo è un grande vantaggio. Diamogli tempo per riprendere il ritmo gara.
M.Udom: ng
D.Hackett: 8.5
– Parte come una freccia: 8 punti nei primi quattro minuti, 18 al diciottesimo con 4/4 da tre punti. Il massimo dell’esaltazione arriva però per un canestro di Hunter dopo due rimbalzi offensivi. Al PalaEstra il suo modo di giocare senza guardare il tabellone o i propri numeri è cosa nota, ma è sempre giusto ricordarlo anche ai più distratti. Continua a vedersi fischiare più falli a favore in Eurolega che in campionato, ma sembra aver imparato a convivere con questa anomalia ed a convogliare in qualcosa di positivo la sua rabbia. Nel secondo tempo si limita a far giocare la squadra, 9 assist a fine gara.
E.Green: 6 – Parte al solito col freno a mano tirato, nel secondo quarto si scalda. Manca sempre però quel qualcosa in più che solo a Malaga ha fatto vedere. Nel finale fallisce anche una schiacciata in contropiede…
Coach: Marco Crespi: 8 – L’ottima circolazione di palla che nel primo quarto porta all’8/10 da tre punti con cui Siena si presenta nel derby toscano è figlio del grande lavoro compiuto in palestra in questi primi mesi di stagione. Il rientro di Nelson e la leggerezza sotto le plance degli avversari facilita poi le cose anche nei pressi del canestro. Una volta recuperato fisicamente Nelson, stanti i miglioramenti mostrati nelle ultime uscite da Ress ed Hunter, anche il reparto lunghi dei campioni d’Italia potrà dire la propria, almeno in campo nazionale.

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GIORGIO TESI GROUP PISTOIA

E.Daniels: 5 – L’unico a far gol nel freddissimo avvio degli ospiti. In difesa però non ne indovina una. Dei 14 punti della coppia Hackett-Ress nei primi cinque minuti molti arrivano dalle sue letture sul pick&roll senese. Vero che i dettami tattici ordinano di lasciare spazio ad Hackett, ma… Esce anzitempo per un contrattempo all’anca sinistra.
G.Meini: 5 – 13 minuti sul campo, 0/1 al tiro e 3 rimbalzi difensivi. Un troppo poco per uno della sua esperienza.

Brad Wanamaker, il migliore per Pistoia (foto Alessia Bruchi 2013)

Brad Wanamaker, il migliore per Pistoia (foto Alessia Bruchi 2013)

G.Galanda: 5 – Ancora meno rispetto a Meini. E pensare che il suo mestiere servirebbe come l’aria sotto le plance per Pistoia. Ha comunque il secondo plus/minus dei suoi (-8), sintomo di efficacia nonostante i numeri non siano dalla sua.
B.Wanamaker: 7 – Il più navigato degli americani di Pistoia ed alla fine il migliore dei suoi. Lancia occhiate di sfida agli arbitri e non ha tutti i torti, ma questo passa il convento Brad… Presente su ambo i lati del campo, 15 punti, 8 assistm 5 rimbalzi, è l’anima del break di inizio ripresa che riporta gli ospiti a -12.
D.Washington: 5 – Era dato in odore di taglio nelle scorse settimane e, dopo averlo visto all’opera, non ci domandiamo certo il motivo di tale incertezza sul suo conto. Inconcludente ed anche poco vigile, fa due volte fallo su tiro da tre punti degli avversari regalando sei liberi a Siena.
R.Cortese: 5.5 – Eterna promessa. A 27 anni compiuti ormai non lo aspettiamo più. Deve avere più coraggio, i mezzi ed i numeri ci sono. Nonostante il 2/9 al tiro chiude con -6 di plus/minus, il migliore di Pistoia.
F.Evotti: ne
D.Bozzetto: ng
– Ha chilogrammi e centimetri per essere un giocatore utile all’interno di una squadra senza lunghi. Nelle quattro apparizioni che coach Moretti gli ha concesso però non è stato capace di prendersi neppure un tiro.
K.Gibson: 6 – Con il suo ingresso in campo l’attacco di Pistoia inizia a sfondare. Si lascia prendere la mano, 4/12 dal campo, e finisce per rovinare le sue cifre. Nel complesso comunque molto meglio di Washington.
J.Johnson: 6 – Dopo la gara dei record della scorsa settimana torna con i piedi per terra. Ha la sinistra abitudine di sbagliare piede su cui girare nel fade away, non certo l’unico errore tecnico del suo repertorio come dimostra l’8/21 da due punti con cui chiude la gara. Fisicamente ricorda moltissimo Maceo Baston, con cui condivide anche la prima esperienza in Europa nel pistoiese (Montecatini nel 2000). Se mette su qualche chilo e un po’ di voglia nel partecipare attivamente alla fase difensiva, è un ala grande su cui investire.
Coach Paolo Moretti: 6 – Ammette in sala stampa che, al di la della grande emozione personale nel ritornare da protagonista all’interno del palazzetto che l’ha visto crescere come cestita e uomo, le cose positive della serata sono state veramente poche. Nel rientro leonino dei suoi dopo l’intervallo di sicuro ci mette del suo, ma sperare di rendersi credibile in trasferta tirando con il 36% dal campo è pura utopia. Un grande in bocca al lupo per la stagione al miglior prodotto nella storia del vivaio senese, Datome compreso.

Arbitri (Sabetta, Paglialunga, Quarta): 5 – In una gara che si è scritta e letta da sola, trovare il modo per scontentare entrambe le squadre non è certo facile. Sabetta non certo il primo arbitro che con il carisma trascina due semi esordienti, ma neppure ci ha provato. Al di la del folkloristico Quarta, l’arbitro più alto della nostra Serie A con i suoi quasi due metri, a impressionare sono state alcune interpretazione di Paglialunga…in negativo sia chiaro! Il tunnel di mediocrità che stanno attraversando gli arbitri italiani, fino a qualche stagione fa a mani basse i migliori d’Europa, vedrà mai la luce dell’uscita?